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mercoledì 26 settembre 2012

MITICA VALE

MITICA VALE

31/08/2012 - ARGENTINA - SM. DE LOS ANDES
LA MIA ESPERIENZA IN PATAGONIA CON DONNAVVENTURA VOLGE AL TERMINE
Anche se con qualche difficoltà, abbiamo portato a termine la prima parte di spedizione e
con lei sono finiti anche i miei 24 anni, infatti tra pochi giorni ne compirò 25. Non è da tutti
poter festeggiare il proprio compleanno in Patagonia!
Mi porterò nel cuore dei bei ricordi di questa magica terra: l'ho attraversata da nord a sud,
tra Cile e Argentina, passando tra distese di vigneti, vulcani incappucciati di neve che
torreggiano dei bellissimi laghi, due Oceani, il Pacifico e l’Atlantico, toccando con le mie
mani un iceberg di un azzurro impressionante, attraversando uno stretto, quello di
Magellano, fino a toccare il punto più estremo del mondo, Ushuaia, con il suo paesaggio
australe, dato anche dalle montagne sempre innevate.
Non posso credere di essere arrivata fino laggiù! Grazie a questo programma ho scoperto
queste terre che probabilmente non avrei mai conosciuto.
Ancora sono incredula a pensare di essere arrivata fino alla città più meridionale del
mondo alla guida di un pick up, affrontando ogni genere di piste, dall'asfalto alla ghiaia,
dalla neve al ghiaccio vivo percorrendo, fino oggi, più di 8000 chilometri.
Anche se con una squadra differente da quella di partenza, stiamo risalendo verso
Santiago.
Il viaggio si è fatto ancora più interessante dal punto di vista paesaggistico: abbiamo
potuto ammirare l'imponente ghiacciaio Perito Moreno, uno dei pochi ancora in continuo
avanzamento, dal quale enormi pezzi di ghiaccio precipitano nel lago Argentino
provocando dei boati incredibili. Addirittura, ho potuto provare l’ebrezza di camminarci
sopra, potendo ascoltare da vicino lo scricchiolio del ghiaccio che si stacca, lasciando le mie
impronte chiodate nel blu profondo della sua superficie.
Non solo, il mio sguardo si è perso nell'immensità di un gran canyon, nelle cui grotte
l'uomo ha lasciato le impronte del suo passaggio (sono state, infatti, ritrovate delle pitture
rupestri antichissime raffiguranti mani e animali impresse nella roccia ).
La Patagonia è veramente una terra tutta da scoprire, avventurosa e affascinate, ricca di
colori e di montagne dalle svariate forme, come dei giganteschi panettoni o delle onde
pietrificate, che circondano l'unica strada percorribile, la cui fine è impercettibile. ‘I’: senti
libero, sei solo tu e la natura.
Viaggiando su queste strade non incontri le solite auto o i soliti camion, niente traffico o
caos, solo innumerevoli animali che ti accompagnano fino a destinazione. Migliaia di
guanaco attraversano il tuo percorso con i loro occhioni dolci, o i nandù che corrono
velocissimi in questa terra di nessuno, per non parlare delle innumerevoli specie di uccelli,
dai colorati pappagalli ai famelici condor, che volano in questo cielo dalle nuvole di mille
forme e colori.
Innumerevoli pascoli s'incontrano lungo via, dove il bestiame è libero di pascolare in
assoluta tranquillità, respirando aria pulita e cibandosi di erba non contaminata da smog o
sostanze tossiche.
La Patagonia, con la sua immensità e tranquillità ha, da sempre, ispirato la fantasia di
numerosi scrittori e cantanti e ha lasciato il segno anche a me. Spero di poter tomare in
questa terra e, come compagno d’avventura, sceglierei mio fratello, con il quale potrei
pescare dei giganteschi salmoni o delle ottime trote.
Ora stiamo percorrendo la celebre ruta 40 che attraversa tutta l'Argentina, lungo la
cordigliera andina. Ci stiamo preparando ad affrontare la seconda parte di viaggio:
l'Oceano Pacifico. Fin da piccola sognavo di poter raggiungere queste isole meravigliose
circondate da acque cristalline. L'Isola di Pasqua è stata, addirittura, la protagonista di
uno degli argomenti che ho portato nella tesina di scuola superiore. Mi sono sempre detta
che una volta nella vita dovevo raggiungerle e adesso l'occasione è arrivata.
Speriamo che il capo spedizione, per il mio compleanno, mi regali un bel biglietto aereo per
il Pacifico!

05/09/2012 - CILE - SANTIAGO DEL CILE
SE LA MIA ESPERIENZA CON DONNAVVENTURA FINISSE A SANTIAGO
Bella o brutta che sia è sempre un'esperienza!
Sono passati quasi 50 giorni dal mio arrivo in Sudamerica e ne sono successe di tutte i
colori!
Con le difficoltà che un nuovo team può avere, ci siamo messe in marcia, ma con tanto
dispiacere ho visto piano piano il dissolversi della squadra. In alcuni momenti ho pensato
anch'io di non farcela e di voler mollare tutto, ma la voglia e il desiderio di voler scoprire il
mondo mi hanno incoraggiato a non abbandonare la spedizione.
Mi sarebbe piaciuto poter affrontare tutto il viaggio con Sara, Vale e Paola ma accetto ogni
loro decisione perché ognuno è libero di scegliere e di agire come meglio crede.
Sicuramente, una volta tornate in Italia, ci ritroveremo e organizzeremo anche un viaggio
tutte insieme. Sono stata veramente felice di averle conosciute, sono delle persone
splendide, delle vere amanti dell'avventura, proprio delle ottime compagne di viaggio.
Se la mia esperienza con Donnavventura finisse a Santiago owiamente mi dispiacerebbe,
non solo per una sconfitta personale, ma, soprattutto, per non poter vedere quella parte
di mondo in programma, estremamente affascinante.
Superato il gelido inverno patagonico ci vorrebbe proprio un po’ di caldo, ma il verdetto
non spetta a me.
Sicuramente non sarà mia la decisione di voler tornare a casa. Il Capo Spedizione tra
pochi giorni ci consegnerà i biglietti, conosceremo cosi la sorte delle tre “superstiti” di
questa edizione: o biglietto per il Pacifco o quello per l'Italia.
Questa esperienza comunque me la porterò per tutta la vita, non è da tutti riuscire ad
affrontare le piste sterrate del Sudamerica alla guida di un pick-up, tra freddo, neve,
ghiaccio, per non parlare dello stress psicologico e lontano da tatti gli affetti. Sono proprio
poche le donne in grado di affrontare questo tipo di esperienza e io non posso che essere
orgogliosa di me stessa!

19/09/2012 - NUOVA CALEDONIA - NOUMÉA
FUSA DAL FUSO
La nostra avventura nel Pacifico è iniziata con un susseguirsi di voli e spostamenti di
lancette.
Il nostro primo volo è partito da Santiago già con -5 ore di fuso dall'Italia, e dopo circa 6
ore siamo atterrate all'Isola di Pasqua dove il fuso dall'Italia sale a -7. Qui abbiamo fatto
solo uno scalo tecnico, infatti, dopo una breve visita di qualche ora in questa magica isola
ci prepariamo per un altro decollo, quello per Tahiti.
Le lancette si spostano ancora, sempre in negativo, fino a segnare -12 dall'Italia. Neanche
il tempo di ambientarsi un po’ ed è tornato il momento di risalire tra le nuvole: sulla pista ci
attende il nostro velivolo che ci farà fare un vero e proprio viaggio nel futuro! Si parte per
la Nuova Caledonia, dove le nostre lancette compiranno quasi un giro di 360°, 21 ore in
più da Papeete. Un vero viaggio nel tempo! La Nouvelle Caledonie si trova infatti a +9
dall'Italia! In tutto ciò, però, i voli non sono finiti: inizia l'odissea di quelli interni!
Con degli aeromobili notevolmente più piccoli di quelli presi fino a quel momento abbiamo
visitato le isole di Ouveà, Lifou e l'Isola dei Pini. Voli più brevi di quelli presi negli ultimi
giorni, ma con più emozioni. Sono salita addirittura in cabina di pilotaggio, seduta accanto
ai due piloti, sembrava di essere in un videogioco pieno di pulsanti e spie!
Ricapitolando: abbiamo preso 9 voli in poco più di una settimana! Fortunatamente a me
piace tanto volare e non ho risentito le ore di fuso! In tutto ciò la nostra avventura non è
ancora finita...chissà domani, dove voleremo!

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