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Chiesa di S.Bartolomeo scrigno d’arte recuperato
Cagli, con l’aiuto della Confraternita
Cagli Si sono conclusi i lavori nella vhiesa di San Bartolomeo, nel centro storico della città, caratteristica per il suo prezioso soffitto a cassettoni d'inizio Seicento di Benedetto Ginestra da Fossombrone. L'intervento è stato possibile grazie alla compartecipazione della Confraternita della Madonna del Buon Consiglio. Ora - afferma il vicesindaco Alberto Mazzacchera - la chiesa con le facciate rinnovate, anche se mancano i ritocchi finali, torna a chiudere in maniera adeguata piazza Giovanni XXIII: una piazza non grande ma di buon livello per la qualità architettonica dei fabbricati che vi prospettano. Sono spariti, così, anche i graffiti vicino all’ingresso alla scuola materna. Grazie all'impegno della Confraternita della Madonna del Buon Consiglio che ha inteso incrementare del 60% il fondo messo a disposizione dal Comune di Cagli, in collaborazione con il parroco don Nazzareno Bartolucci, questo scrigno d'arte del Seicento torna a riavere la sua decorosa continuità tra interno ed esterno. Per le riquadrature dei finestroni della facciata si è ripreso il motivo documentato dalle lastre fotografiche d'inizio Novecento.
Un restauro decisamente significativo, che permette al patrimonio architettonico cagliese di accrescere il suo valore e di arricchire il circuito turistico cittadino.
giovanni bartoli,
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