| Curiosità e manifestazioni per il 150° anno dell'Unità d'Italia | 
CAGLI _ E’ ancora vivo in città il ricordo di un caso che ha fatto molto  scalpore poco tempo fa nel aver cancellato Via Risorgimento dalla  toponomastica cittadina per intestarla all’artista Corrado Cagli. Un  episodio non da tutti condiviso che proprio nella ricorrenza dei 150  anni dell’Unità d’Italia poteva essere evitato. Per questo storico  anniversario saranno cambiati i nomi dei ponte di accesso alla città.  Ponte Risorgimento, verrà chiamato il collegamento tra il centro storico  e la nuova zona d’espansione, mentre gli altri due ponti verranno  chiamati Ponte Cavour e Ponte Mamiani. Altre iniziative sono previste in  teatro per il 17 marzo con l’esibizione del Coro Polifonico, la Banda  Cittadina e il gruppo Ultimo Binario. Nel Salone degli Stemmi sono  inoltre da menzionare e che furono ricordati con varie lapidi dai  cagliesi di un tempo, valorosi cittadini che combatterono per l’unità  nazionale come Secondo Bartoccini che dal 1848 al 1860 partecipò come  “caporale tamburo” a numerose campagne garibaldine. Tra le curiosità di  questo avvenimento anche il ricordo di una “battaglia” risorgimentale a  Porta Lombarda, avvenuta esattamente nel marzo di vent’anni fa per solo  per fini cinematografici. I cagliesi ricordano ancora come il grande  regista Monicelli aveva fatto allestire la finzione scenica della difesa  della città dalle truppe austriache nel film “Rossini Rossini”. E  sempre legato alle truppe austriache, non va dimenticato un episodio che  avvenne nel nostro territorio provinciale lungo l’antica Flaminia nel  punto più strategico per difendere la via verso Roma: il Passo del  Furlo. Esattamente l’accesso sud nei pressi delle due gallerie, fu  teatro di una aspra battaglia da parte di patrioti della giovane  Repubblica Romana di Giuseppe Mazzini. Il 24 maggio 1849 il colonnello  garibaldino Luigi Pianciani bloccò infatti questo valico con 700 uomini,  impedendo il passaggio delle truppe austriache inviate per riportare il  Papa sul trono. Un secolo fa, i cagliesi vollero ricordare con una  lapide collocata nella parete sud della galleria ed ancora oggi  visibile, questo episodio del risorgimento italiano. Furono infatti i  soci della F.AU.M. (Federazione Alpinistica Umbro Marchigiana) ancora  presente in Cagli con oltre 130 associati, a voler affiggere nel 1911  questa memoria alla presenza dell’allora On. Miliani, proprietario delle  rinomate cartiere: "QUANDO NEL MDCCCXLIX I SOLDATI DELL'AUSTRIA  IRROMPEVANO FURIOSI NELLE TERRE D'ITALIA PER RESTAURARE IL GOVERNO  TEOCRATICO AD IMPEDIRNE NELL'UNICA VIA APERTA LA CALATA SU ROMA LE  SCHIERE DELLA REPUBBLICA COMANDATE DAL COLONNELLO LUIGI PIANCIANI QUESTO  VALICO CHIUSERO E FORTEMENTE MUNIRONO NEL MCMXI CINQUANTENARIO DEL  RISORGIMENTO LA FEDERAZIONE APPENNINA UMBRO MARCHIGIANA MUNICIPI E  CITTADINI RICORDANDO LA DIFESA QUI ROMANAMENTE APPRESTATA POSERO". Al  Furlo fu dunque ricordato già un secolo fa con una solenne cerimonia, il  sacrificio dei 700 volontari che al comando di Pianciani barricarono la  galleria per impedire il passaggio verso Roma alle truppe austriache.
 
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