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domenica 20 marzo 2011

“Vanno ristabiliti i posti letto per la chirurgia”

clipped from www.google.it
“Vanno ristabiliti i posti letto per la chirurgia”
Marcello Mei e l’ospedale di Cagli
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Cagli “Si è parlato molto nei mesi passati di sanità, dell’ospedale unico in vicinanza di Fano e Pesaro, della sorte degli ospedali di polo, concretamente però poco si è mosso”. Lo afferma il segretario provinciale dell’Udc , per rilanciare le questioni della struttura sanitaria cagliese. “Ritengo sia il caso di reclamare con forza che vengano ripristinati i 20 poti di chirurgia, com’era prima del 16 giugno 2010 quando a causa, si disse allora, della carenza di personale dovuta al periodo delle ferie, il numero venne temporaneamente ridotto a 5 unità. Contrariamente a quanto assicurato la riduzione è stata mantenuta, sempre a causa di carenza di personale”.

Mei sottolinea che “non è possibile che duri questa situazione, per cui essendo venute meno da tempo queste motivazioni, si ritiene ingiustificato tale provvedimento che danneggia l’ospedale e pertanto necessario l’immediato ripristino di tutti i venti posti di chirurgia”. “Inoltre c’è da dire - aggiunge il segretario provinciale dell’Udc - che in varie occasioni, da ultimo nel corso della rcente riunione del Comitato per l’ospedale, il sindaco di Cagli si è assunto l’impegno di intervenire presso la responsabile della zona sanitaria dottoressa Capalbo, per ripristinare il numero di posti letto previsti, non essendovi alcun atto amministrativo che ne riduce il numero. Ancora però non vi è alcun riscontro a questa richiesta. In base a quale logica non si riporta alla piena attività un servizio, che fino a quando ha funzionato appieno ha dato risposte soddisfacenti agli utenti? Perché un reparto che prevede venti posti letto viene per così tanto tempo ridotto a soli cinque posti? Quale è l’autorità che, sembra in assenza di un atto amministrativo, continua a ridurre le potenzialità del “Celli” e costringe gli utenti ad affrontare trasferte in altri ospedali? Forse è il caso che anche qualcun altro, ad altri livelli, si ponga tali quesiti, visto che la erogazione dei servizi sanitari non può essere limitata per tanto tempo se non in presenza di atti amministrativi certi oppure di improrogabili e temporanee carenze di personale dovute a cause straordinarie e quindi di breve durata”.
g.b.,

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