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LETTERA DEL COMITATO A DIFESA DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI DELLA COMUNITA' CATRIA E NERONE AI SEGRETARI E CAPIGRUPPO REGIONALI
Le scrivo a nome del Comitato che si è costituito ufficialmente il giorno 17 Febbraio 2011 a Cagli per la difesa della qualità dei servizi sanitari ed ospedalieri, del diritto alla salute di abitanti di zone periferiche che per età, condizioni personali e sociali non hanno voce , ma che sono i più fragili.
Il Comitato, composto da tutti i partiti politici, rivendica il diritto a prestazioni sanitarie adeguate,dignitose ed appropriate per ogni cittadino.
Siamo contro sterili municipalismi, ma siamo convinti che ci sia , a volte, più municipalismo in una grande città che tende a racchiudere in sé ogni livello di prestazione, che in piccole e decentrate cittadine.
Siamo terra di confine,subiamo una elevata mobilità passiva verso l’Umbria,abbiamo una popolazione composta prevalentemente di anziani, ma anche da tanti che pur non essendo anziani hanno scelto di vivere qui per amore della propria terra ed impedire un ulteriore degrado del territorio ed ambiente.
Non facciamo richieste irrealizzabili,chiediamo però attenzione vera alle problematiche sanitarie e sociali delle persone che vivono in questo territorio,chiediamo serietà e trasparenza nella gestione dei servizi.
Avvertiamo infatti, spesso, solo una decisa volontà di tagliare i servizi periferici ed in quest’ottica Cagli ed il territorio dei Comuni del Catria e Nerone hanno già subito una forte riduzione dei servizi ospedalieri e sanitari, impossibilitati a funzionare adeguatamente per assenza di personale mai integrato.
Ulteriori tagli e riduzioni lascerebbero queste popolazioni prive di adeguati servizi sanitari e non potrebbero chiaramente essere accettati.
I cittadini dell’entroterra hanno la netta sensazione di essere considerati di serie inferiore rispetto agli abitanti della costa in quanto costretti a lunghe attese e dispendiosi spostamenti per usufruire dei servizi sanitari , salvo poi essere messi sullo stesso piano in quanto a tassazione.
E’ giusto dotare alcuni ospedali della regione di eccellenze, di strumentazioni all’avanguardia, ma è altrettanto ingiusto lasciare le piccole strutture periferiche con dotazioni obsolete e funzionanti a singhiozzo.
Sappiamo che si sta discutendo in Consiglio Regionale il nuovo Piano Socio Sanitario e Le chiediamo di farsi difensore e portavoce di realtà periferiche e non dare adito a sentimenti “persecutori” e di mancata sensibilità alle tematiche che Le abbiamo sottoposto.
Il Presidente Spacca ha parlato di nuovo modello di sanità,i sindacati sono in agitazione perché non si sentono coinvolti nelle scelte, i medici protestano perché vorrebbero partecipare a decidere quali strutture ospedaliere ridurre ….e noi che siamo gli utenti di tali strutture dovremmo tacere?
Lo stesso Piano Socio Sanitario Regionale prevede la presenza di Comitati dei cittadini che partecipano e vigilano sulla gestione dei servizi sanitari.
Non facciamo nulla di più e nulla di diverso, per questo difenderemo con decisione le giuste necessità delle nostre popolazioni .
Certi che vorrà contattarci ed ascoltare le nostre giuste istanze salutiamo cordialmente.
Comitato a difesa dei servizi socio-sanitari della
Comunità Catria e Nerone.
Il Presidente dott. Sergio Castellucci
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