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Frane e dissesto, lavori in tre collegamenti
Aperti i cantieri per la provinciale Cagli-Pianello e per le due strade di montagna chiuse dalla scorsa estate
Cagli Sono partiti i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale 29 che collega Cagli con la frazione di Pianello. Due anni fa una grossa frana aveva fatto crollare l'asfalto di quasi metà della carreggiata proprio nei pressi della frazione, tanto che negli ultimi tempi un lungo tratto di guard rail era sospeso nel vuoto.
Il fiume aveva infatti sgottato nel tempo il costone rendendo la via, particolarmente trafficata tutto l'anno, molto pericolosa. Ora, se le condizioni metereologiche lo permetteranno, il lavoro verrà terminato in breve tempo. Negli stessi giorni sono iniziati anche i lavori di sistemazione delle strade montane che da Moria arrivano al pianoro di Monte Petrano e la strada Tenetra sul Monte Catria, chiuse dalla Provincia durante tutto il periodo estivo, causando quindi grossi disagi a quanti lavorano in quelle zone o vi si recavano per turismo.
Problematiche importanti che nei mesi scorsi aveva sollevato con forza il consigliere provinciale dell'Udc Marcello Mei, sia attraverso la stampa locale che in consiglio, sollecitando l'assessore Massimo Galuzzi ad intervenire tempestivamente. “Avevo sollecitato la Provincia ad intervenire – commenta Mei - al fine di permettere a quanti sono soliti transitare sulle strade in questione per recarsi sui pascoli o per tagliare legna.
La chiusura era anche un impedimento al transito di turisti che nei mesi estivi cercano tranquillità e refrigerio nelle nostra montagne. Ritengo doveroso ora dare atto all’assessore provinciale Galuzzi di aver dato corso alle sue promesse di interessamento in merito alle tre problematiche. In un periodo di difficoltà economica per tutti gli enti locali Galuzzi ha saputo mantenere quanto mi aveva anticipato.
“I lavori sulla frana all’ingresso di Pianello e quelli di manutenzione delle due strade di montagna sono iniziati e consentiranno presto il ripristino del traffico veicolare e la messa in sicurezza dell’ingresso di una frazione popolosa. Le nostre montagne -conclude Mei - sono una ricchezza che va tutelata e quanti vi abitano hanno diritti uguali a quanti risiedono in città”.
Irene Ottaviani,
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