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mercoledì 19 ottobre 2011

Gone for Dogs: vis-à-vis con il trio acustico

Gone for Dogs: vis-à-vis con il trio acustico
Autore: Jennyfer Truffelli
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Da dieci mesi delle nuove sonorità fanno emozionare l’entroterra pesarese. Si tratta dei Gone for Dogs, trio acustico chitarra – voce. Dopo aver seguito varie tappe del loro tour, averne apprezzato le sonorità, la bravura, la simpatia, dopo aver visto il loro successo affermarsi sempre più tra la gente, abbiamo incontrato i componenti del gruppo per farci raccontare chi sono effettivamente i Gone for Dogs. Intanto vi presentiamo i componenti del gruppo che sono Michele De Sanctis alla voce e chitarra d’accompagnamento, Jacopo Chiarucci voce solista e chitarra d’accompagnamento, Stefano Ferretti chitarra solista e cori.
Michele, com’è nata l’idea di questa nuova formazione?
“L’idea è stata mia e di Jacopo. In un momento in cui con le nostre band storiche eravamo un po’ in crisi e non riuscivamo ad andare avanti, noi due ci siamo ritrovati in un locale dove fanno musica dal vivo. C’era un gruppo acustico che si esibiva e quasi per scherzo ci siam detti 'perché non facciamo anche noi un duo acustico?”

E da lì alla effettiva formazione? Il passo è stato breve?
“Beh, breve breve non proprio. Ci siamo resi conto delle difficoltà a cui saremmo andati incontro senza un vero chitarrista visto che entrambi suoniamo solo l’accompagnamento. Così abbiamo cominciato la ricerca. Quando Stefano ha accettato la nostra proposta siamo rimasti molto sorpresi, non pensavamo sarebbe successo realmente.”

Così sono nati i Gone for Dogs… Jacopo ma da dove viene l’idea di questo nome particolare?
“Letteralmente il nome significa Giti pi’ cani nel dialetto locale e dobbiamo ringraziare un nostro amico, Enrico Bei, per esso. In principio era il nome che Enrico aveva scelto per il nostro improbabile gruppo punk che alla fine però non si è mai concretizzato. Siccome a due giorni dalla nostra prima data ancora non avevamo un nome, Michele per scherzo e per fare arrabbiare Enrico gli ha rubato il nome. Teoricamente doveva essere solo per quella sera, ma nella pratica ci ha portato fortuna ed è rimasto fisso da lì in poi.”

Il vostro repertorio è molto vasto e insolito per un gruppo acustico…
“In generale ci riteniamo un gruppo Rock acustico che spazia dagli anni ’50 fino ai più recenti brani del 2011. Abbiamo fatto la scelta di non suonare i soliti brani acustici che tutti fanno, anche se ovviamente qualcuno non possiamo esimerci dal riproporlo, tipo 'More than words' o 'Wish you were here'. Tuttavia la nostra idea è di rendere acustico ciò che è impensabile in acustico tipo gli AC/DC, Muse, Foo Fighters, Simple Minds, U2, Prince…”

Una sfida insomma. Stefano, per gli arrangiamenti dei brani come procedete?
“Ovviamente per quanto possibile cerchiamo di farli tutti noi e di copiare il meno possibile gli altri gruppi più o meno famosi. Io mi occupo prevalentemente della linea della chitarra, mentre Jacopo delle linee vocali.”

Credo sia logico pensare che le vostre personali esperienze in altri gruppi, i vostri gusti musicali influenzino il vostro stile…
“Indubbiamente. Io ad esempio sono legato al rock e al blues e soprattutto nei momenti di solo si possono distinguere rifacimenti a Clapton, Hendrix, Police. Jacopo invece per la voce è influenzato principalmente da Eddie Vedder, Bono Vox e persino Piero Pelù. Michele invece è più vicino al rock anni ’70, i Doors, Led Zeppelin, o il grunge degli Stone Temple Pilots. Siamo insomma tre personaggi totalmente diversi, ma crediamo che proprio questa integrazione dei diversi stili ci permetta di non stancare né la gente né noi stessi assopendoci in un unico ramo musicale.”

Michele, ultimamente non ti sei esibito con il resto della band, sei uscito dal gruppo?
“No, non ho lasciato la band. Ho ricevuto un incarico lavorativo in Sardegna e questo non mi permette di essere sempre presente. Comunque appena portato a termine l’incarico tornerò più spesso qui a Cagli e potrò continuare questa bella esperienza con gli altri due ragazzi.”

Sta girando in internet una vostra registrazione…ce ne volete parlare?
“Sì, certo. Un nostro amico, Jury Truffelli, ci ha permesso di poter registrare un demo musicale di 5 brani con estrema professionalità nonostante pure a lui manchi l’esperienza. È stata decisamente una bella prova formativa musicalmente parlando sia per noi e credo anche per Jury che ha così avuto modo di prendere mano con delle attrezzature che in futuro gli serviranno.”

A questo punto ragazzi…quando vi esibirete di nuovo?
“Venerdì 21 ottobre saremo a Cagli, presso il pub ristorante pizzeria 'Squaqua' per l’apertura della stagione invernale.”
A questo punto ragazzi, ringraziandovi per la gentilezza e il tempo donatoci, non ci resta che farvi un grande in bocca al lupo per il futuro.

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