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I vigili del fuoco a Cagli: situazione tragica che affrontiamo con poche risorse
“I mezzi promessi non si sono visti”
Cagli Migliorano le condizioni climatiche, ma è ancora  al lavoro tutta la macchina operativa messa in moto dal comune, dai  vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale dello Stato per  far fronte alle tante richieste di intervento. Dopo aver aperto la  strada che conduce a Pieia, ieri pomeriggio i vigili del fuoco sono  riusciti a liberare dalla neve e dal gelo anche le strade che conducono  alle frazioni di Tarugo, Monte Paganuccio, Cario e Torricella di  Fossombrone. Qui molte persone, tra cui diverse famiglie e anziani,  erano ancora isolate. Un altro importante intervento è avvenuto a  Frontone. I vigili sono riusciti anche a mettere in salvo una coppia di  anziani infermi; il peso della neve aveva compromesso seriamente la  stabilità del tetto della loro casa e il crollo era inevitabile. Le  priorità sono quindi le persone, soprattutto bambini e anziani, la  fascia sociale più debole che, molto spesso, non chiede aiuto perchè non  avverte il pericolo. Siamo al lavoro senza sosta – commentano i vigili  -. I mezzi promessi non sono arrivati e continuiamo a fare del nostro  meglio con una pala gommata e una turbina che hanno messo a nostra  disposizione. Sono arrivati ieri mattina in elicottero 12 uomini della  Guardia di Finanza e un numero consistente di personale del soccorso  alpino. I vigili hanno istituito anche una nuova sala operativa a  Pergola per garantire un intervento tempestivo nei luoghi dove c'è più  bisogno. Adesso che ha smesso di nevicare – affermano i vigili del fuoco  – il pericolo è il disgelo: valanghe e frane soprattutto. Continuano a  cadere capannoni industriali e stalle. Ieri gli alpini hanno subito  indossato gli sci per mettere in salvo alcuni cani che, nella campagna  di Apecchio, stavano per morire di fame.
martedì, 14 febbraio 2012
Irene Ottaviani,                                                                                                                                                                                           
L’elenco diventa minaccioso
Un’emergenza allenata dai vari eventi tellurici
Ancona L’elenco comincia a diventare minaccioso.  Qualche copertura ha già ceduto, altre resistono, ma fino a quando? Il  Palazzo Ducale e la Chiesa del Santissimo Crocifisso a Urbania; Palazzo  Gherardi, la Chiesa di San Francesco, quella dei Cappuccini, il Duomo a  Urbino; le Chiese di Santa Chiara e San Filippo a Cagli; il Museo della  Carta a Fabriano, la chiesa di Santo Stefano a Bassano, e poi ancora San  Francesco a Matelica, Santa Maria al Doglio di Sassoferrato... l’elenco  sembra destinato ad allungarsi, come sempre quando ci si trova di  fronte a calamità naturali. Ma a contrastare l’opera deleteria della  neve, è già scattata l’operazione salvataggio, con un coordinamento  eccellente tra soprintendenze e Regione Marche. Ma ci sono interventi  difficili da effettuare, in alcuni casi intervenire è molto complicato,  soprattutto in questi momenti di grosse difficoltà di movimentare mezzi e  persone.
Come per il terremoto, peggio del terremoto? Se è già lungo l’elenco degli edifici di interesse architettonico e storico che il maltempo ha coperto di una pesante coltre, non c’è nessuno, nelle Marche, che dica: “Prima i civili e poi le opere d’arte”. L’abitudine all’emergenza dei Beni culturali, si sa, si è qui consolidata, allenata da vari eventi tellurici che hanno messo a repentaglio l’integrità dei beni culturali custoditi nel territorio.
Come per il terremoto, peggio del terremoto? Se è già lungo l’elenco degli edifici di interesse architettonico e storico che il maltempo ha coperto di una pesante coltre, non c’è nessuno, nelle Marche, che dica: “Prima i civili e poi le opere d’arte”. L’abitudine all’emergenza dei Beni culturali, si sa, si è qui consolidata, allenata da vari eventi tellurici che hanno messo a repentaglio l’integrità dei beni culturali custoditi nel territorio.
martedì, 14 febbraio 2012
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BOLLETTINO METEO PER IL CENTRO
PROSSIME ORE
generali condizioni di bel  tempo, con cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso. Qualche  annuvolamento in piu' lungo le coste abruzzesi e molisane, dove non si  esclude qualche fiocco di neve in serata. Temperature massime in lieve  rialzo, ma ancora inferiori alla norma. Venti da deboli a moderati  settentrionali. Mari mossi.
DOMANI
MATTINO: in Toscana cielo  nuvoloso con fiocchi di neve non esclusi. Nubi in aumento anche su alto  Lazio e Umbria, bel tempo altrove. Gelate ancora intense e diffuse.
POMERIGGIO: nubi in aumento ovunque. Deboli e isolati fenomeni nei settori di ponente, specie a ridosso dell'Appennino, nevosi a quote collinari. Massime in lieve rialzo sull'Adriatico. Venti occidentali in rinforzo.
POMERIGGIO: nubi in aumento ovunque. Deboli e isolati fenomeni nei settori di ponente, specie a ridosso dell'Appennino, nevosi a quote collinari. Massime in lieve rialzo sull'Adriatico. Venti occidentali in rinforzo.
DOPODOMANI
MATTINO: nubi e locali  deboli fenomeni tra Abruzzo e Molise. Per il resto bel tempo, ma con  banchi di nebbia nelle valli. Minime ancora diffusamente sotto lo zero.
POMERIGGIO: in tutte le regioni bel tempo, ma con venti moderati da nord sull'Adriatico. Massime in aumento, clima meno freddo. Mari mossi, localmente molto mosso l'Adriatico.
POMERIGGIO: in tutte le regioni bel tempo, ma con venti moderati da nord sull'Adriatico. Massime in aumento, clima meno freddo. Mari mossi, localmente molto mosso l'Adriatico.





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