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sabato 18 febbraio 2012

«Pericolo valanghe concreto. Ci sono pendii a rischio»

«Pericolo valanghe concreto. Ci sono pendii a rischio»

Accurata ricognizione in elicottero del Corpo Forestale. Parla l’esperto Roberto Perucci

IL PERICOLO di valanga, sul Monte Catria c’è ed marcato 3, su una scala europea di misurazione del rischio che va da 1 a 5. E’ questo il verdetto dell’ultimo bollettino del servizio Meteomont del Corpo forestale dello Stato, concluso ieri dall’ispettore capo Roberto Perucci, dopo aver terminato il suo giro di perlustrazione lungo tutte le maggiori vette dell’entroterra. Sul Catria, 1.700 metri di fatto le foto mostrano che la valanga sul versante di Chiaserna ha bloccato in due punti la strada provinciale che va da Acquaviva verso Chiaserna, la Sp 105 che, appena possibile, dovrà essere sgomberata.
Sul Petrano, 1.000 metri, una slavina è scesa a valle e sta ostruendo il torrente Bosso, mentre al Passo del Furlo, testa del Duce, il terzo movimento slavinico attualmente in atto, continua ad essere monitorato. «Ma la situazione è stazionaria rassicura Perucci —. Infatti il manto nevoso presenta un consolidamento su molti pendii ripidi da debole a moderato. Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di piccola e media grandezza sia di neve a debole coesione sia a lastroni».
MA PER IL SUPER esperto di valanghe, operativo nel Centro Meteomont di Visso «la situazione è abbastanza confortevole. Questo perché la temperatura ha un lieve rialzo nelle ore centrali della giornata e si mantiene rigida durante la notte. Questa situazione ci permette di stare tranquilli perché la neve si assesta gradatamente. Se invece le condizioni meteo cambieranno con repentini rialzi di temperatura dello zero termico a quote elevate dovremmo rivedere le cose sotto l’aspetto del pericolo».
DA GIORNI una residente di via Flaminia ad Acqualagna, che abita vicino al Centro visite della Riserva Naturale StataleGola del Furlo, lamenta un forte disagio, teme che possa venire giù una slavina. Come è la situazione al Furlo? «La situazione del Furlo ci conforta: la neve si è molto assestata. Sulle pareti verticali lo scaricamento è stato per gravità e quello ha interessato la parte del fiume ed ha alleggerito il versante. Attualmente siamo abbastanza fiduciosi. Si deve vedere l’evoluzione meteo per i prossimi giorni. Dal Centro Polifuznionale Rischi della Regione Marche ci dicono che ci sarà un rialzo delle temperature con lo zero termico a 1.900 metri, quindi la situazione va valutata».
A fine settimana si prevede pioggia. Che cosa accade quando alla neve si aggiunge l’acqua?
«Impregnandosi la neve aumenterà di peso. Nei pendii a rischio potrebbe creare delle problematiche, pesando di più potrebbe scendere per gravità».

di Solidea Vitali Rosati

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