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domenica 26 febbraio 2012

Cagli, Pierfranceschi (Pdl) sulla frana di Molleone: “Quanto spreco di denaro pubblico”

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 Cagli, Pierfranceschi (Pdl) sulla frana di Molleone: “Quanto spreco di denaro pubblico”
 
“Dopo gli ottocentomila euro che non sono stati riscossi dal Comune di Cagli da Natura  con grave danno economico per le già esigue casse comunali un’altra tegola economica si abbatte come una scure sui cittadini cagliesi.
Infatti alla data del 31.12.2011 sono altri 700.000 euro che la cittadinanza tutta è costretta a pagare per negligenza ed approssimazione delle amministrazioni di centro sinistra che hanno governato e che governano tutt’ora questa città.
Tale importo deriva dal risarcimento che comune e regione dovranno pagare ai Sigg. C.M. e P.M. in seguito alla causa da loro intentata nei confronti del comune di Cagli per errore essenziale nell’acquisto dell’immobile a loro venduto al prezzo di circa 75.000 euro dal Comune nell’anno 2004 (giugno) e quale compenso per i danni da loro subiti e subendi in quanto l’immobile veniva acquistato per realizzarci una struttura ricettiva che doveva servire quale loro fonte di reddito:  Stiamo parlando dell’ex scuola elementare di Molleone.
A Dicembre dell’Anno 2005 si è manifestato il primo movimento franoso mentre a Gennaio del  2006 è avvenuto il secondo movimento franoso.
Da marzo 2006 a tutt’oggi, a seguito dell’Ordinanza di sgombero sindacale del fabbricato i sigg.ri C.M. e P.M. alloggiano presso una struttura ricettiva di Cagli a spese del Comune con un costo attuale pari ad euro 34.750,00; né consegue con ciò un grave disagio loro arrecato con perdita di lavoro e conseguente mancanza di entrate economiche malgrado loro si vedano anche costretti a pagare il mutuo loro concesso per la ristrutturazione di un fabbricato non più utilizzabile.
A seguito di apposita gara informale, in data 21.07.2006 il Comune ha appaltato  i lavori di pronto intervento e ripristino del tratto di strada comunale interessato dalla frana per un costo iniziale dell’opera di 150.000,00 euro che poi alla fine sono diventati 230.000,00.
E’ ben ricordare che tali lavori non hanno dato nessun esito positivo tant’è il tratto di strada interessato dalla frana e su cui sono stati realizzati detti lavori risulta essere tutt’ora inutilizzabile.
Su sollecitazione dei malcapitati acquirenti il Comune, visto anche che la perizia del secondo CTU nominato dava loro torto, si è attivato al fine di richiedere i fondi regionali destinati alle aree colpite da dissesti idrogeologici quale incentivo per la delocalizzazione degli immobili delle aree dissestate; tale richiesta ha trovato accoglimento da parte della Regione Marche con l’attribuzione di risorse economiche pari In data 13/01/2010 è stata emessa la liquidazione dell’importo di € 87.000,00 valutata sulla base delle notizie trasmesse dalla Amministrazione di Cagli: ma come è stato possibile giudicare da parte dei nostri amministratori che tale importo era congruo a sanare il danno loro arrecato ai coniugi C.M. e P.M. certificando l’idoneità della spesa? Come hanno fatto ha non rendersi conto che tale importo era totalmente inadeguato? Invece di continuare ad errare se si fossero resi conto subito che tale somma era inadeguata la causa non  sarebbe proseguita e si sarebbe di conseguenza risparmiato molto denaro pubblico.
Visto che tale somma non è stata ritenuta sufficientemente idonea  a risarcire il danno subito la causa è proseguita comportando di fatto altre spese legali e di affitto che si sarebbero potute eliminare con maggiore accortezza da parte dell’Amministrazione.
Alla fine dell’Anno 2011 il Dirigente Regionale della posizione di funzione e difesa del suolo e risorse idriche, assegna al comune di Cagli la somma € 275.000,00  quale ulteriore contributo per incentivo per la delocalizzazione degli immobili delle aree dissestate, come previsto dalla legge regionale 28 dicembre 2010, n. 20.
Però è ancora da stabilire chi paga le spese legali dei sigg.ri C.M. e P.M. mentre le spese legali a carico del comune ammontano a circa 50.000,00 euro a cui vanno sommate circa 5000 euro per spese di CTP e CTU.
Concludendo si può affermare che se il Comune fosse stato più attento e meno superficiale forse l’immobile in questione non si sarebbe venduto e non incassato i 75.000 €  ma al contempo non si sarebbe con ciò arrivati a costi così elevati con conseguente sperpero di denaro pubblico.
L’amministrazione di centro-sinistra, si è dimostrata ancora una volta superficiale e approssimativa; tutto ciò ha comportato e comporterà ulteriori aggravi economici per i cittadini cagliesi.
Cittadini che sono stanchi di essere governati da amministratori che non hanno attenzione verso il nostro territorio (vedi l’interesse per la realizzazione del mega impianto fotovoltaico a Sant’Angelo in Maiano), che spendono soldi della collettività per loro errori (come sopra riportato) ma che al contempo indugiano nel richiedere quanto spettante da società loro debitrice (Naturambiente srl) solo per obbedire ad indicazioni di partito”.

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