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venerdì 17 febbraio 2012

AGGIORNAMENTO NEVE PREVISIONI ARTICOLI VIDEO ECC...

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La neve cade dal tetto e abbatte la struttura davanti alla pasticceria di Cagli

La neve cade dal tetto e abbatte la struttura davanti alla pasticceria di Cagli



Poteva andare molto peggio. Ma questa è solo una magra consolazione. Erano le 17 circa di ieri quando. Con un grosso boato, è crollata la struttura davanti alla pasticceria Be Happy di Cagli. Un enorme blocco di ghiaccio e neve – e qualche tegola -, infatti, si è staccato dal tetto ed è precipitato sul telone, facendo cedere i sostegni in ferro e accartocciare la struttura. Tre ragazzine stavano entrando al momento del crollo: tanta la paura, ma, per fortuna, nessun danno. Una delle tre era rimasta più indietro. Ma in quel punto, sopra il telone, ci sono due piani di terrazzi che devono aver attutito il colpo: soltanto in quei pochi centimetri la struttura è rimasta in piedi. Abbastanza per lasciare nella ragazzina solo un brutto ricordo. Per qualche ora è rimasta bloccata la viabilità su viale delle Vittoria – regolata dalla polizia municipale -, accanto al Torrione, per consentire a esercito e vigili del fuoco di rimuovere la neve restante dal tetto. Come da ordinanza del sindaco, erano già state rimosse le formazioni di ghiaccio. Ma la neve che continua a sciogliersi al sole di giornate tiepide non smette di far paura.

Quell'interruzione del segnale Rai: "Ecco come abbiamo riparato l'avaria"

Il 14 febbraio durante Sanremo

Il cagliese Mirko Palmieri: "Alle due di notte siamo riusciti a raggiungere il Centro di Monte Nerone e a ripristinare la funzionalità del Centro Trasmittente"

 

L'antenna Rai al Monte Nerone (foto Mario Carnali)
L'antenna Rai al Monte Nerone (foto Mario Carnali)
Cagli (Pesaro Urbino), 17 febbraio 2012 - Mentre il Festival di Sanremo è ormai alle ultime battute, non tutti sanno perché il giorno iniziale, martedi 14 febbraio alle 22,50, poco prima dell’entrata in scena del contestato monologo di Adriano Celentano, c'è stata un'interruzione del segnale. In molti hanno pensato che fosse da attribuire al maltempo o al segnale digitale.

Chi aveva il satellite ha potuto vedere senza problemi la trasmissione, ma per una gran parte del Centro Italia fino al confine austriaco, il segnale RAI era scomparso.

A spiegare quanto è accaduto è il cagliese Mirko Palmieri, responsabile regionale di RAI WAI, ovvero manutenzione degli impianti e ripetitori, quel settore della RAI meno conosciuto ma ugualmente importante.

"Approfitto per chiarire cosa è successo – afferma Palmieri – c’é stata un'avaria nella sala Gruppi Elettrogeni di Monte Nerone. L'avaria ha riguardato il circuito di alimentazione dei motori avevamo carburante a sufficienza grazie all'operazione di giovedì 9 febbraio, di cui vi dirò in seguito. I Generatori di Monte Nerone erano in funzione ininterrotta da martedi 7 febbraio per la mancata fornitura di energia elettrica da parte ENEL. Alle 24 circa di martedi 14 febbraio i tecnici del Nucleo di Cagli - provenienti ognuno dalle loro abitazioni : Fabriano, Gualdo Tadino, Acqualagna e, io, da Cagli - dopo aver verificato che ogni tipo di intervento poteva essere rimandato solo nella tarda mattinata del giorno successivo, hanno deciso di tentare ugualmente un intervento notturno nonostante le pessime condizioni ambientali dovute alle abbondanti nevicate dei giorni precedenti. Nel rispetto della sicurezza, siamo riusciti a raggiungere il Centro di Monte Nerone con una turbina attorno alle 2 di notte. Alle 2,50 abbiamo ripristinato la funzionalità del Centro Trasmittente. Il giorno successivo le condizioni atmosferiche non avrebbero consentito l'accesso al sito in tempi brevi: la strada è stata infatti aperta alle 14.30 dopo un lungo lavoro dei mezzi della Provincia. Enel ci ha finalmente ridato energia mercoledi 15 febbraio alle 20 circa. E ormai mi auguro che per il centro di Monte Nerone i problemi dovrebbero essere terminati".
Mario Carnali


Rientrata l'emergenza per neve Permane un'allerta valanghe

Rientrata l’emergenza neve, rimane aperto il rischio valanghe. Per sopperire ai pericoli derivanti dai fenomeni nivologici il corpo forestale dello Stato di Cagli si è specializzato nell’osservazione di questi eventi. Si è concluso di recente infatti il primo corso regionale per osservatore meteonivometrico – organizzato dal Comando regionale delle Marche del corpo forestale dello Stato, rivolto al personale di Marche e Umbria – che ha preparato gli assistenti dei comandi che operano nelle zone montane a valutare ed affrontare al meglio le situazioni di emergenza.

“Lo scopo del corso - spiega il commissario capo Marta De Paulis - è stato quello di qualificare il personale nelle attività di osservazione, rilevamento e segnalazione dei fenomeni meteorologici, nivologici e valanghivi che si verificano in montagna e nel monitoraggio e previsione del pericolo neve e valanghe, per l’elaborazione e la pubblicazione giornaliera del bollettino Meteomont nazionale, anche a supporto delle attività di Protezione civile svolte dal Centro funzionale multirischi della Regione Marche”.

Il servizio Meteomont è nato per incrementare le condizioni di sicurezza della montagna innevata, attraverso l’attività di prevenzione e previsione del pericolo valanghe. Ad oggi copre tutto il territorio nazionale ed è svolto in collaborazione con il comando delle truppe alpine dell’Esercito ed il servizio meteo dell’Aeronautica militare.

“Il corso prevedeva anche esercitazioni esterne – continua De Paulis -, in particolare una a Frontignano di Ussita (Mc) insieme al Corpo nazionale del soccorso alpino (Cnsas) con una piccola lezione teorica presso l’ente parco di Visso (Mc), l’unico campo Arva del Centro-Sud all’interno del quale è presente questo sistema elettronico utile a trovare persone sommerse in valanga”.

Dopo il corso si è svolto un esame alla presenza di una specifica commissione formata, tra gli altri, da tecnici e docenti, previsori Meteomont, che lavorano presso il centro settore Meteomont di Visso in cui ogni giorno si elabora il bollettino del centro settore Appennino umbro-marchigiano.

La zona più a rischio è quella dei Sibillini dove si verificano spesso eventi valanghivi. “In caso di necessità – prosegue De Paulis - si spostano in prima battuta gli esperti di neve e valanghe – che nelle Marche sono in tre, oltre a due previsori - e nei casi di pubblica incolumità si sposta tutto il corpo, in funzione dell’entità del fenomeno”.


BOLLETTINO METEO PER IL CENTRO

PROSSIME ORE

nel pomeriggio non mancheranno le schiarite seppure alternate a temporanei passaggi nuvolosi, specie su alta Toscana e basso Lazio. Tra sera e notte tendenza a un aumento delle nubi a iniziare dalla Toscana. Temperature massime simili a ieri, comprese tra 6 e 14 gradi. Venti deboli. Mari in prevalenza poco mossi.

DOMANI

MATTINO: sole sull'Adriatico, nubi sparse sul Tirreno. Piogge isolate su alta Toscana. Minime in rialzo, specie sul Tirreno.
POMERIGGIO: ancora nubi sul Tirreno con locali pioviggini. Poco nuvoloso altrove. Massime comprese tra 8 e 15 gradi. Venti deboli con qualche rinforzo da sud sulla bassa Toscana. Mari in prevalenza poco mossi.

DOPODOMANI

MATTINO: precipitazioni sparse sul Tirreno, specie sul Lazio e sull'alta Toscana. Minime in rialzo, quasi ovunque positive.
POMERIGGIO: ancora fenomeni sparsi concentrati sul Tirreno. Poco nuvoloso sull'Adriatico. Massime in lieve calo sul Tirreno. Venti sud-occidentali da deboli a moderati. Mosso il Tirreno, poco mosso l'Adriatico.

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