ULTIMO BINARIO -  Roma. Carla Aspetta
A Roma martedì 21 Febbraio 2012 alle ore  21.30 al Centro Sociale Astra n. 19 la band Ultimo Binario presenta in  anteprima nazionale: “Carla Aspetta”, una canzone importante  perchè: “ Nel novembre 2010 abbiamo incontrato Carla Verbano – spiega  Francesco Moroni, voce e chitarra di ultimo Binario – ci ha accolto in  casa sua e ci ha raccontato … abbiamo ascoltato, abbiamo registrato,  abbiamo letto il suo libro … ed è nata questa canzone”.
Ultimo Binario è una band folk cantautorale della provincia di Pesaro che fa musicaCarla Verbano che  adesso ha 86 anni, è una donna forte e tenace, una di quelle che proprio  non rinuncia a capire perchè il 22 febbraio 1980 ovvero 32 anni fa,  alcuni ragazzi dell’apparente età del figlio Valerio, lo uccisero. La  Signora Carla non ha mai smesso di cercare la verità e di capire chi ha  ucciso Valerio che si trovava appena nella stanza accanto a quella in  cui lei ed il marito Sardo erano da poco stati immobilizzati. Valerio  Verbano, giovane di appena 21 anni e di sinistra studente a Roma  dell’Istituto  Archimede, fu ucciso con un colpo di pistola.
Tratto da Wikipedia: Valerio Verbano  (Roma, 25 febbraio 1961 – Roma, 22 febbraio 1980) è stato un attivista  italiano, militante del Collettivo Autonomo Archimede e simpatizzante  del Comitato di Lotta Valmelaina, emanazione territoriale di  Autonomia Operaia del Liceo Scientifico Archimede, sezione L, situato  nel quartiere romano di Nuovo Salario. Valerio Verbano inizia il suo  impegno politico nel 1975 nel proprio liceo e la sua militanza è attiva,  non risparmiandosi anche a rischio della sua incolumità fisica. Valerio  pratica sport e da bambino inizia a frequentare gli impianti sportivi  in cui pratica soprattutto le arti marziali tra cui il Jūdō e il karate.  Come tutti i ragazzi divide la sua passione politica con altri  interessi: la musica con i Beatles i Pink Floyd, e la AS Roma, sua  squadra del cuore. Un altro dei suoi interessi è la fotografia, ed è  proprio attraverso i suoi scatti che egli inizia a documentare gli  avvenimenti politici dell’epoca e a redigere una personale inchiesta sui  movimenti di estrema destra nella capitale. Il 22 febbraio del 1980,  alle 12,44, tre giovani armati e coperti da un passamontagna entrano in  casa Verbano, al quarto piano di via Monte Bianco 114 nel quartiere  Monte Sacro, dichiarando ai genitori del giovane di essere suoi amici;  armati di pistole con silenziatore, dopo essere entrati immobilizzano i  genitori nella loro camera ed attendono Valerio dicendo di voler parlare  con lui. Valerio non è ancora tornato da scuola; alle 13,40 apre la  porta di casa ed è subito assalito dai tre. Ne segue una colluttazione  durante la quale Verbano riesce anche a disarmare uno dei tre  assalitori; il ragazzo tenta di fuggire dalla finestra dell’appartamento  ma è raggiunto da un colpo di pistola alla schiena che gli perfora  l’intestino. Morirà poi nell’ambulanza che lo stava trasportando  all’ospedale.



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