“Ambiguità del vicesindaco”
 Firma la richiesta di tutela di Maiano poi ci mette il fotovoltaicoCagli Il decreto sulle liberalizzazioni interrompe la  concessione degli incentivi statali per il fotovoltaico “a terra” con  l’obettivo di porre un limite al consumo di suoli agricoli a causa del  proliferare di impianti fotovoltaici. Suoli agricoli già invasi per il  42,4% dal fotovoltaico complessivo. Anche la Coldiretti ha già da tempo  segnalato il pericolo che rappresenta per il territorio la diffusione  selvaggia degli impianti di fotovoltaico che hanno già distrutto nelle  Marche oltre 160 ettari di terreno agricolo, suscitando proteste da  parte di molti sindaci  e dalla popolazione. “Nonostante ciò - scrivono  il rappresentanti del comitato Terra vivente -  il Comune di Cagli non  intende retrocedere nella realizzazione del progetto del vasto parco  fotovoltaico nella zona di Sant’Angelo in Maiano, subentrando alla  Società PiQuadro che vi ha rinunciato. E’ stato più volte evidenziato   l’eccezionale valore storico-ambientale di questo territorio, fino ad  ora preservato da interventi antropici , presso il quale si erge  l’antica Torre dei Michelini Tocci. Fu proprio Alberto Mazzacchera,  attuale assessore  e vicesindaco, a evidenziare (nella relazione per  richiesta di vincolo) nel corpo di fabbrica della fine del ’400, ma  rimaneggiato nella prima metà del ’500, elementi stilistici e decorativi  di notevole pregio che per certi versi rimandano alle architetture di  Francesco di Giorgio Martini. Di recente è stata depositata in Comune  una Carta Archeologica, redatta dall’Università di Urbino, che conferma  l’importanza  culturale di quest’area in cui sono stati rinvenuti   numerosi reperti archeologici che hanno arricchito il locale museo e non  solo. Sorge spontaneo un dubbio: “Ma perché l’amministrazione si ostina  a voler realizzare il suo progetto in un territorio su cui non a caso  la Sovrintendenza regionale ha posto un vincolo monumentale?” Che senso  ha lo sforzo del progettista incaricato da PiQuadro, di abbellire  l’operazione con un parco polivalente?  Non sarebbe più saggio ricorrere  a soluzioni meno dispendiose, cambiando la scelta della località e  destinando al fotovoltaico , anziché zone di pregio, terreni meno  qualificati e in disuso”?
domenica, 26 febbraio 2012
Letizia Francesconi,                                                                                                                                                                                       




Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.