| Ciabocchi chiede un rappresentante nella Multiservizi | 
CAGLI _ Il nuovo consiglio di Marche Servizi sta suscitando molte  reazioni  da parte di politici dell’entroterra e tra questi a prendere  posizione è il Presidente della C. M. del Catria e Nerone Massimo  Ciabocchi: "L’elezione del nuovo CdA di Marche Multiservizi dello scorso  15 aprile – rilegge nel comunicato inviato da Massimo Ciabocchi -  evidenzia una problematica di rappresentanza dei territori  dell’entroterra della nostra Provincia. Nonostante come rappresentanti  delle Comunità Montane, il sottoscritto,Michele Maiani per il  Montefeltro e Alceo Serafini per l’Alto e Medio Metauro, abbiamo  espresso l’esigenza di avere un rappresentante dei piccoli comuni, come  previsto da statuto, all’interno dell’organo esecutivo della più  importante società partecipata che eroga servizi ai cittadini della  nostra Provincia, ci siamo visti non solo negare la presenza a scapito  di un rappresentante del Pian del Bruscolo, quindi della costa, ma non  siamo neanche stati tenuti in considerazione nella fase precedente alla  nomina stessa. Questo succede ormai da troppo tempo, i territori montani  non sono tenuti nella dovuta considerazione nella condivisione di  scelte importanti, servono solo come bacino di approvvigionamento (di  voti e di risorse), ma ogni volta che c’è da fare nomine in società o  Enti veniamo dimenticati e in nessun modo coinvolti nelle fasi  decisionali. È mortificante subire questo trattamento visto che già  viviamo in territori che se pur meravigliosi dal punto di vista della  integrità ambientale, sono carenti di infrastrutture e rischiano ogni  giorno di vedersi tagliare servizi fondamentali (scuola, sanità,  sociale, trasporti) per la politica dei tagli imposta dal Governo agli  Enti locali. L’esempio lampante di quanto i tagli nelle aree montane  sono più pesanti che nella costa è quello del trasporto pubblico,  tagliare una corsa nell’entroterra significa allungare da 2 a 3 ore il  tempo per raggiungere Pesaro, tagliare una corsa nella costa significa  allungare l’attesa di 5 minuti. Non si può vivere felici così……..e non  avere voce dove si decide significa non contare nulla e non poter  sostenere le nostre istanze. Le valli del Metauro, del Burano e del  Cesano non hanno un rappresentante nella Giunta Povinciale ad esempio,  Fano ne ha 3! Nonostante l’apprezzamento per l’attenzione del Presidente  Ricci per le nostre realtà credo che l’assenza in Giunta di un nostro  rappresentante sia un gap troppo pesante e ora l’estromissione pure  dalla più importante società partecipata ci penalizza ulteriormente. Se  poi come si paventa da più parti si chiuderanno le Comunità Montane i  nostri territori non solo non avranno più voce, ma non avranno più  nemmeno quegli ottimi servizi di cui fin ad ora i cittadini hanno fruito  e con cui è stato possibile migliorare la qualità della vita di chi ha  scelto di vivere in montagna. Credo sia giunto il momento che la  politica eserciti il suo ruolo e cominci a dare risposte concrete a  queste carenze che guarda caso sono tutte a sfavore dei territori  montani. Il PD che è il partito di riferimento nelle maggioranze di  Provincia e Regione deve garantire ai territori più deboli maggiore  coinvolgimento e risposte chiare e coerenti con i valori e gli ideali  che lo animano dimostrando la vicinanza a chi è in difficoltà, a meno  che non si voglia fare come l’assessore Regionale alla Montagna che da  quando si è insediato e ha ricevuto la delega non si è mai posto il  problema di come stanno gli Enti Montani o di come si vive in montagna".
 
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