Pierfranceschi: sacchi sospetti nella discarica di Ca' Guglielmo |
CAGLI _ Nuovo allarmismo per la discarica di Ca Guglielmo e ancora una volta è il consigliere di minoranza del PDL Anacleto Pierfranceschi a non abbassare la guardia ed ha inviato il seguente comunicato: "DISCARICA DI CA’ GUGLIELMO: COSA CONTENGONO I SACCHI CHE SONO IN PARTE RINTERRATI? Perché – afferma Pierfranceschi - la Giunta Regionale non ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere regionale del PDL Giancarlo D’Anna in merito alle problematiche causate dalla presenza di tale discarica?. In seguito alle numerose richieste pervenutemi dagli abitanti della zona adiacente alla discarica in oggetto ed inoltre per cercare di espletare nel migliore dei modi il mandato conferitomi dai cittadini Cagliesi ho presentato in mattinata una richiesta all’ASUR di Urbino e per conoscenza al Sindaco di Cagli al fine di verificare il contenuto dei sacchi conferiti in discarica. Tutto ciò al fine di fugare i dubbi e le perplessità circa l’idoneità e la pericolosità di tali materiali visto anche che allo stato attuale dovrebbe essere conferito in questo sito solo materiale idoneo alla colmatura finale. Questa nuova richiesta è il seguito di quanto già da me denunciato alcuni mesi fa a mezzo stampa; poi tale denuncia è stata ripresa dal consigliere regionale Giancarlo D’Anna tramite la presentazione di una interrogazione scritta al presidente della Giunta Regionale. In essa si riportavano le lamentele di alcuni cittadini in merito a cattivi e persistenti odori e la preoccupazione relativamente allo sversamento di liquidi presumibilmente provenienti dalla discarica nel fosso denominato “Screbbia” . Ora, alla luce di questa nuova denuncia, perchè a tutt’oggi tale interrogazione non ha avuto ancora alcuna risposta? Io credo che dovrebbe essere la Provincia di Pesaro Urbino, alla quale spetta il controllo dei materiali conferiti in discarica, a “garantire” la verifica di tutte le fasi di conferimento dei rifiuti nel rispetto delle normative, dei Piani e di adeguamento con particolare attenzione alla tipologia e all’ammissibilità dei rifiuti conferibili e non dovrebbero essere sempre i cittadini tramite i propri rappresentanti politici a richiede tali verifiche e controlli".
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