“Ospedale, smentito Mezzolani”
Cagli, per il consigliere regionale Elisabetta Foschi è già in atto la riconversione
Cagli Sono venuta in possesso solo due giorni fa  della determina di Ceccarelli, il direttore generale dell'Asl che,  palesemente, smentisce ciò che ha affermato l'assessore Almerino  Mezzolani in merito all'ospedale di Cagli. Così Elisabetta Foschi,  consigliere regionale del Pdl, ha spiegato ieri mattina a Cagli, davanti  ai membri del suo partito e ai rappresentanti del Comitato  pro-ospedale, perchè la situazione dell'ospedale A. Celli non è da  sottovalutare. La determina – spiega Elisabetta Foschi - all'allegato 6  parla di una riconversione dell'ospedale A. Celli in casa della salute,  con rimodulazione dei posti letto di chirurgia e medicina in  lungodegenza. Praticamente ci sarà la trasformazione del laboratorio  analisi in punto prelievo e, per quanto riguarda i posti letto, nel  documento è chiaro che sono cancellati i sedici di chirurgia generale  mentre medicina non è più presente perchè i suoi posti letto sono  inglobati tutti in lungodegenza.
L'aspetto che più  preoccupa la Foschi e i rappresentanti del Comitato è che il punto di  primo intervento, fondamentale nel territorio vista la lontananza dai  principali ospedali, sarà attivo solo 12 ore al giorno e capace di  rispondere solo a patologie di minore complessità. Il Piano sanitario  regionale – ha affermato la Foschi - è stato approvato dalle  commissioni, tra l'altro in una seduta lampo, ma deve essere ancora  approvato dal Consiglio regionale. La Giunta nel frattempo è andata  avanti. Il 28 marzo Ceccarelli ha approvato la determina che sarà  effettiva a maggio. Ma gli allegati di tale determina sono stati  consegnati solo due giorni fa, documenti che tuttavia già circolavano  tra le forze sindacali, ma non tra i consiglieri regionali.
In poche parole, secondo Elisabetta Foschi, la determina di Ceccarelli è già stata recepita dai direttori sanitari che, piano piano, la applicano senza attendere l'approvazione del piano sanitario dal consiglio. Quella determina – commenta la Foschi – dimostra che non tutti gli ospedali vengono trattati allo stesso modo. Qui a Cagli – conclude la Foschi - ci sono tre figure forti del Pd ma nei fatti è la peggio trattata. Intanto il Comitato pro-ospedale continua con la raccolta di firme tra i cittadini mentre il centro-destra cagliese propone un'azione comune di difesa dell'ospedale. Noi dell'entroterra siamo troppo divisi – ha affermato il sindaco di Piobbico, Giorgio Mochi – dobbiamo evitare campanilismi e fare un'azione comune. Un appello già lanciato in passato, ma che non è mai riuscito a concretizzarsi.
irene ottaviani,                                                                                                                                                                                           



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