"Basta impoverire l'entroterra"
“La
presa di posizione mia e del gruppo Giovani del Pd sul Pozzo del Burano
è solamente il manifestare un dissenso rispetto a certe scelte che
riteniamo errate e che portano a un peggioramento della qualità della
vita dei cittadini dell'entroterra”. Lo fa sapere Massimo Ciabocchi dopo
l’intervento dal capogruppo in consiglio comunale di Uniti per Cagli
Mei. “Ripetiamo, sanità, servizi al cittadino e gestione delle risorse e
del patrimonio ambientale demaniale, sono temi che ci stanno a cuore,
per il futuro nostro e dei nostri cittadini. Sono anni che teniamo
posizioni a difesa del territorio, ma il capogruppo di uniti per Cagli
vuol cogliere solo posizioni demagogiche nei confronti di chi con
passione e difficoltà cerca di fare il bene del proprio territorio. il
fatto che ci sia una discussione tra amministratori del Pd e iscritti
allo stesso partito non credo sia il male profondo, ma anzi dimostra che
il Pd è vivo e al suo interno c'è un dibattito, su tutte le tematiche e
questa è buona cosa. i nostri militanti non devono seguire dictat dal
proprio partito come forse è abituato a fare il capogruppo di uniti per
Cagli, i nostri iscritti che siano amministratori o semplici tesserati
han diritto ad avere una loro opinione e a manifestarla, ovviamente in
modo educato e nel rispetto delle persone, cosa che invece non dimostra
Mei. Se noi dormivamo in questi anni, tra l'altro cosa assolutamente
falsa perché siamo stati sempre al tavolo delle decisioni riuscendo a
salvaguardare il pozzo grazie all'intervento dei nostri rappresentanti
nei vari livelli, come mai Mei Vincenzo si sveglia oggi dal letargo in
cui è stato per oltre 20 anni non ricordando che era a capo della
amministrazione di Cagli che nel 1989 diede avvio alle procedure di
trivellazione del Pozzo del Burano in accordo con gli "amici" della
Regione Marche e in particolare del Presidente Massi che nel 1990
deliberava in Giunta il finaziamento della trivellazione stessa? Perché
quella amministrazione ipotizzava e pensava di realizzare una condotta
che quell'acqua avrebbe portato via?? facile criticare senza
memoria....e poi una commissione comunale cosa risolverebbe? un
monitoraggio lo abbiamo fatto per troppi anni e i risultati sono sotto
gli occhi di tutti. noi chiediamo uno studio serio e duraturo per il
tempo che serve per capire di che falda acquifera si tratta e chiediamo
che l'utilizzo sia solo per le emergenze come utilizzo di acqua ad uso
potabile come determinato dalle norme Regionali. basta fare semplice
demagogia, la politica ha bisogno di fatti concreti e di unità di
intenti”.
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