Contributi alle cooperative che assumono soggetti svantaggiati  
Definiti da parte della giunta regionale
 delle Marche i criteri per la concessione di contributi finanziari alle
 cooperative sociali di tipo B che assumono soggetti svantaggiati. «Le 
cooperative sociali di tipo B della nostra regione - spiega l’assessore 
ai Servizi sociali, Luca Marconi - rappresentano un importante punto di 
riferimento per l’integrazione lavorativa delle persone svantaggiate, in
 particolare per i soggetti con patologia psichiatrica che, inseriti 
stabilmente nell’ambiente di lavoro, hanno la possibilità di trarre 
beneficio anche dal punto di vista della socializzazione».Sin dal 2008, 
nell’intento di riconoscere la particolare difficoltà di inserimento 
lavorativo delle persone con patologia psichiatrica, la regione ha 
destinato fondi a favore delle cooperative di tipo B per l’assunzione 
con contratto a tempo indeterminato di soggetti di tutte le categorie di
 svantaggio, specialmente quelli con patologia psichiatrica.       
«L’esperienza maturata in questi tre anni di applicazione della 
procedura - continua Marconi - ha evidenziato alcuni aspetti critici. In
 primo luogo, le problematiche legate alla patologia psichiatrica e al 
disagio mentale in genere sono vissute anche all’interno di altre 
categoria di svantaggio, quali le dipendenze patologiche, il carcere e 
altre disabilità». «Non sempre - sottolinea l’assessore - è possibile 
avere una precisa indicazione della patologia sui verbali di invalidità.
 Necessaria, inoltre, la presenza di un programma individualizzato di 
inserimento lavorativo con mansioni adeguate alle capacità residue, 
mantenuto fino al raggiungimento degli obiettivi fissati e sottoposto a 
verifica da parte degli operatori».       Il fondo regionale disponibile
 sarà ripartito in maniera proporzionale tra le cooperative sociali 
richiedenti prendendo in considerazione un tetto massimo di onere 
salariale annuo non superiore a 15.000 euro. Il contributo regionale non
 può superare il tetto massimo di 30.000 euro assegnabile a ciascuna 
cooperativa sociale.       La proposta della giunta, ora al tavolo della
 competente Commissione consiliare per la richiesta di parere, è stata 
discussa lo scorso giugno nella riunione del Comitato tecnico consultivo
 per la cooperazione sociale che ne ha condiviso le linee essenziali.
 
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