Cagli: un bilancio dello SbarcoDesGas2012, l'incontro dei gruppi di acquisto solidale
Si
è tenuta a Cagli, nella nella sede della Comunità Montana Catria e
Nerone, la conferenza stampa convocata dalla Rete dell'Economia Solidale
delle Marche, a cui hanno partecipato Massimo Ciabocchi, presidente
della Comunità Montana, Tarcisio Porto, assessore all'ambiente della
Provincia di Pesaro e Urbino, Katya Mastantuono, Aurelio Clementi e
Fausto Foglietta della REES Marche.
L'incontro è stato convocato per presentare un bilancio sociale dello
SbarcoDesGas2012, cioè dell'assemblea nazionale dei Gruppi di Acquisto
Solidale che si è tenuto lo scorso giugno alla Golena del Furlo, ma
anche per rilanciare la progettualità sul territorio con una proposta di
“Patto di solidarietà” che parte proprio dall'esperienza e dalle
relazioni maturate in quell'occasione. Infine si è parlato del progetto
di vendita delle terre demaniali da parte del Governo e della necessità
che i cittadini si organizzino per non vedersi sottratta un'altra parte
di patrimonio collettivo.
Massimo Ciabocchi ha introdotto l'incontro ringraziando tutti i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito ad organizzare l'evento di giugno, per l'attenzione dimostrata al territorio. “Ci dobbiamo impegnare insieme per il benessere e il ben vivere, che ormai non sono più direttamente collegati agli aspetti puramente economici” ha detto il presidente. “Per certi aspetti i nostri territori in questo impegno sono favoriti e possono essere un modello per gli altri, pechè la marginalità ha contribuito a mantenerli maggiormente integri”.
Aurelio Clementi, referente territoriale di REES Marche nella provincia di Pesaro e Urbino, nel presentare il “bilancio sociale” dello Sbarco ha precisato che quell'evento è stato solo un primo passo di attenzione al territorio, e certamente non un'azione spot che non lascerà traccia. Il territorio infatti è stato pronto ad accogliere l'evento mettendosi in gioco nel suo insieme, attraverso tutte le sue forze vive. Sono nate relazioni che ovviamente producono dinamiche verso altre progettualità. Anche la squadra di lavoro nata per l'evento è una risorsa che resta e che continuerà a collaborare.
Katya Mastantuono, co-presidente di REES Marche, ha affermato che è stata una sfida dimostrare che le relazioni tra le persone possono creare un nuovo tipo di economia. “Fin da quando abbiamo iniziato a pensare di realizzare lo Sbarco al Furlo abbiamo immaginato che non doveva essere solo un evento, ma il volano per far nascere nuove esperienze”.
Tanti soggetti diversi hanno saputo interagire e mettersi in gioco, dalle istituzioni alle imprese più attente alla qualità, dai cittadini organizzati nei gruppi di acquisto alle associazioni locali.
“Ora proponiamo un passo successivo” ha rilanciato Mastantuono, “l'integrazione di tutti questi soggetti e di altri ancora sul territorio per avviare veramente la costruzione di un'economia diversa. Proponiamo la definizione di un patto di solidarietà territoriale che ci porti assieme a pensare e realizzare un modello economico davvero rispondente ai bisogni di questa realtà. Nel nostro linguaggio noi parliamo di Distretti dell'Economia Solidale, che sono il punto di arrivo a cui giungere proprio a partire da questo patto territoriale.”
Tarcisio Porto, a nome della Provincia, ha ribadito la vicinanza ai soggetti e ai progetti dell'economia solidale, strettamente legati ai valori della sostenibilità a cui la giunta si richiama. “Come Provincia metteremo in campo risorse per sostenere le progettualità e pensiamo anche che il Furlo possa rappresentare un luogo simbolico per questo tipo di iniziative, un vero e proprio punto di incontro per tutte queste realtà”.
Fausto Foglietta, agricoltore biologico e responsabile della Galleria dell'Altra Economia di Urbino, ha illustrato il prossimo appuntamento della REES Marche sul territorio, fissato per il 22 settembre a Urbino. Una giornata dedicata ai prodotti biologici e all'economia solidale. “Nell'ambito di questo appuntamento stiamo organizzando anche un convegno per affrontare il tema delle mense pubbliche, e della necessità che siano in prima linea nel valorizzare e nel promuovere i prodotti sani del territorio”.
Aurelio Clementi e Katya Mastantuono hanno introdotto il tema della vendita delle terre demaniali, riferendo che il governo ha già avviato un percorso attraverso il quale metterà all'asta grandi estensioni di suolo in tutta Italia. REES Marche denuncia come si tratto dell'ennesima privatizzazione che in sostanza si tradurrà nella sottrazione di altri beni comuni alla cittadinanza. “La proprietà pubblica dei terreni” ha aggiunto Mastantuono” ha rappresentato nel tempo per molti enti la possibilità di sperimentare nuova economia, creare occupazione giovanile, dare risposte a problemi ambientali. Privatizzare questi beni significa privarsi di molte possibilità, togliere ad un territorio una risorsa e rischiare di destinarla a scopi puramente speculativi”. I rappresentanti di REES Marche hanno concluso annunciando iniziative comuni per contrastare questi rischi.
Massimo Ciabocchi ha introdotto l'incontro ringraziando tutti i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito ad organizzare l'evento di giugno, per l'attenzione dimostrata al territorio. “Ci dobbiamo impegnare insieme per il benessere e il ben vivere, che ormai non sono più direttamente collegati agli aspetti puramente economici” ha detto il presidente. “Per certi aspetti i nostri territori in questo impegno sono favoriti e possono essere un modello per gli altri, pechè la marginalità ha contribuito a mantenerli maggiormente integri”.
Aurelio Clementi, referente territoriale di REES Marche nella provincia di Pesaro e Urbino, nel presentare il “bilancio sociale” dello Sbarco ha precisato che quell'evento è stato solo un primo passo di attenzione al territorio, e certamente non un'azione spot che non lascerà traccia. Il territorio infatti è stato pronto ad accogliere l'evento mettendosi in gioco nel suo insieme, attraverso tutte le sue forze vive. Sono nate relazioni che ovviamente producono dinamiche verso altre progettualità. Anche la squadra di lavoro nata per l'evento è una risorsa che resta e che continuerà a collaborare.
Katya Mastantuono, co-presidente di REES Marche, ha affermato che è stata una sfida dimostrare che le relazioni tra le persone possono creare un nuovo tipo di economia. “Fin da quando abbiamo iniziato a pensare di realizzare lo Sbarco al Furlo abbiamo immaginato che non doveva essere solo un evento, ma il volano per far nascere nuove esperienze”.
Tanti soggetti diversi hanno saputo interagire e mettersi in gioco, dalle istituzioni alle imprese più attente alla qualità, dai cittadini organizzati nei gruppi di acquisto alle associazioni locali.
“Ora proponiamo un passo successivo” ha rilanciato Mastantuono, “l'integrazione di tutti questi soggetti e di altri ancora sul territorio per avviare veramente la costruzione di un'economia diversa. Proponiamo la definizione di un patto di solidarietà territoriale che ci porti assieme a pensare e realizzare un modello economico davvero rispondente ai bisogni di questa realtà. Nel nostro linguaggio noi parliamo di Distretti dell'Economia Solidale, che sono il punto di arrivo a cui giungere proprio a partire da questo patto territoriale.”
Tarcisio Porto, a nome della Provincia, ha ribadito la vicinanza ai soggetti e ai progetti dell'economia solidale, strettamente legati ai valori della sostenibilità a cui la giunta si richiama. “Come Provincia metteremo in campo risorse per sostenere le progettualità e pensiamo anche che il Furlo possa rappresentare un luogo simbolico per questo tipo di iniziative, un vero e proprio punto di incontro per tutte queste realtà”.
Fausto Foglietta, agricoltore biologico e responsabile della Galleria dell'Altra Economia di Urbino, ha illustrato il prossimo appuntamento della REES Marche sul territorio, fissato per il 22 settembre a Urbino. Una giornata dedicata ai prodotti biologici e all'economia solidale. “Nell'ambito di questo appuntamento stiamo organizzando anche un convegno per affrontare il tema delle mense pubbliche, e della necessità che siano in prima linea nel valorizzare e nel promuovere i prodotti sani del territorio”.
Aurelio Clementi e Katya Mastantuono hanno introdotto il tema della vendita delle terre demaniali, riferendo che il governo ha già avviato un percorso attraverso il quale metterà all'asta grandi estensioni di suolo in tutta Italia. REES Marche denuncia come si tratto dell'ennesima privatizzazione che in sostanza si tradurrà nella sottrazione di altri beni comuni alla cittadinanza. “La proprietà pubblica dei terreni” ha aggiunto Mastantuono” ha rappresentato nel tempo per molti enti la possibilità di sperimentare nuova economia, creare occupazione giovanile, dare risposte a problemi ambientali. Privatizzare questi beni significa privarsi di molte possibilità, togliere ad un territorio una risorsa e rischiare di destinarla a scopi puramente speculativi”. I rappresentanti di REES Marche hanno concluso annunciando iniziative comuni per contrastare questi rischi.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.