Il cuore della provincia difende l’acqua di tutti
È
emerso dalle (poche) acque del Burano. A segnalarlo è Toni Matteacci
che scrive: “Al passaggio, se hai la fortuna di passare in questa via
ormai quasi secondaria, ti sorprendi e cedi allo stupore. Un gioco
dell’infanzia, una meraviglia apparentemente effimera, quasi ad
aspettare la prima piena. È il cuore generoso del Burano che con
gentilezza, a bassa voce dice qualcosa a quanti gridano profanando,
violentando e disperdendo acque e bellezze, paesaggi e suoni. Sarà d’ora
in poi, questo grande cuore che aspetta le piene autunnali e le
violenze non solo invernali, il simbolo mite di tutti coloro che
lotteranno lungo tutti gli argini della bellezza”. Domani tutto
l’entroterra sarà attorno al Burano, per la prima Festa della
valorizzazione dell’entroterra e acque interne, con stand gastronomici e
musica, ma anche la voglia di gridare soluzioni a quella costa che,
sempre più spesso, dimostra di non ascoltare. O di sentire, ma senza
capire.
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