vallata con un lungo tratto della consolare Flaminia e si teneva in comunicazione tanto con la città di Cagli quanto con altri castelli vicini quali ad esempio il Castello di Drogo e Castellonesto.
Da Porta Lombarda, turrita dal Duecento fino al Settecento, è infatti ben visibile il sito del Castello di Donico.
I ruderi che sono riemersi hanno un rilevante interesse storico. Non esistono locali sotterranei, data l’orografia del sito, ma le murature e gli avanzi di pavimentazione sono importanti per capire la dimensione di questa struttura di avvistamento.
Il castello è stato abbandonato si direbbe di proposito. Ciò spiega l’assenza di suppellettili ed altri reperti tipici della vita quotidiana.
Va detto che la nascita dell’istituzione comunale anche a Cagli ebbe a segnare l’inizio di un nuovo periodo. Da quel momento “la fortificazione dovrà trovare la sua giustificazione di essere non più nella logica della casata nobiliare, ma nella politica, spesso audace dei governanti locali. Certo è che il Comune non fu un risultato improvviso e casuale, bensì il prodotto della combinazione favorevole di molteplici fattori. […] Non v’è dubbio che Cagli nel Medioevo andasse acquisendo il ruolo tipico della città, divenendo infatti centro di riferimento d’un territorio in espansione. Nella sua ascesa il Comune avrebbe fagocitato, a dire del Gucci, oltre cinquanta castelli, superando, anche con il ricorso alle armi, le ritrosie dei feudatari, che , dal canto loro, non mancheranno di cogliere le occasioni propizie per ribellarsi al governo cittadino, come avvenne ad esempio nel 1219” (A. Mazzacchera, Cagli. Comune e castelli, in Catria e Nerone un itinerario da scoprire, Pesaro, 1990, pp. 83-136).
Tale sito archeologico, insieme ad altri quale lo stesso Castello di Drogo di proprietà comunale, potrebbe diventare una delle tante tappe di suggestivi percorsi naturalistici da dispiegare sul territorio dove i siti degli antichi castelli costituirebbero dei belvedere mirabili per posizione ma anche in quanto carichi di testimonianze storiche.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento.