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sabato 15 gennaio 2011

I Vuoti dell'Anima. Dipinti di Fabrizio Chiarucci in mostra da La Gioconda

clipped from www.facebook.com
I Vuoti dell'Anima. Dipinti di Fabrizio Chiarucci in mostra da La Gioconda
14 gennaio 20.30 - 19 febbraio alle ore 23.30
Ristorante Osteria La Gioconda
Brancuti sn
Cagli, Italy
blog it

I vuoti dell’anima
Negli sguardi
Distratti
Che ci siamo lasciati
Sfuggire
Tra la pioggia e il dolore
Tra le memorie
Senza colore
Sono l’ombra del tempo
Che non ci appartiene
Silenzi nella carne
Rimarginati
Resteranno a guardare
Il rumore del mondo
Sparire


Dipinti su tela, legno e plexiglass acrilico e olio.

Le opere trattano temi sia religiosi che mitologici interpretati in chiave simbolica: Deposizione, Adamo ed Eva, S. Sebastiano, Edipo Re e S. Giovanni Battista.

Fabrizio Chiarucci, Laureato in Lettere e Filosofia, con una triennale di Valorizzazione dei Beni Culturali e una specialistica in Storia dell’arte Medievale Moderna, è alla sua prima mostra ufficiale.

Ingresso gratuito.
Ore pasti.
Chiuso il lunedì

Vai all'intervista:
http://www.territoriomusicale.it/canali/arte+e+cultura/index.aspx

MOSTRE. I VUOTI DELL'ANIMA DI FABRIZIO CHIARUCCI. INTERVISTA
di Stefano Mauro_Territoriomusicale.it
Dopo “Paesaggi Notturni” di Francesca Giovannelli, una nuova mostra d’arte da "La Gioconda" di Cagli. Fino a metà febbraio Fabrizio Chiarucci espone:   “I Vuoti dell’Anima”. Il giovane artista di Cagli, Laureato in Lettere e Filosofia, con una triennale in Valorizzazione dei Beni Culturali e una specialistica in Storia dell’arte Medievale Moderna, è alla sua prima mostra ufficiale.

Lo abbiamo incontrato su Facebook. Ecco l’intervista.

Le tue opere, come dici tu, “trattano temi sia religiosi che mitologici interpretati in chiave simbolica: Deposizione, Adamo ed Eva,  S. Sebastiano, Edipo Re e S. Giovanni Battista.”
Cos'è per te l'espressività artistica e in che relazione si pone con il mezzo artistico?

L’espressività artistica è la necessità che deriva dall’istinto, la necessità che ci porta ad esprimerci a comunicare. Non è un bisogno ma una “necessità” quindi qualcosa di autonomo, indispensabile ed incontrollato che attraverso il mezzo viene razionalizzato o almeno cristallizzato in una forma più o meno riconoscibile, Bacon diceva “ … La creazione è come l’amore, non ci si può far niente …”


I vuoti dell'anima. Cos'è per te l'anima?

L’anima è l’essenza umana, quello che ci distingue dagli animali dagli oggetti, un soffio di vita divina che si muove nel nostro corpo di carne. Per Jung è l'immagine femminile presente nell'uomo (nel lato maschile), la sua parte sensibile- creativa, e I vuoti dell’anima sono proprio questa perdita, una disumanizzazione che ci porta ad uno stato di dolore e sofferenza.



Il tema è attuale: si dice per colmare i vuoti si consuma di più. Che tipo di legame trovi tra l'essenziale ed il superfluo e dei due cosa nutre e "riempie l'anima"?

Sicuramente per nostra natura siamo portati a colmare i vuoti a volte anche in modo ossessivo. Dopo una perdita si ha sempre la necessita di compensare e il consumo – consumismo può essere visto certo come un palliativo per questo vuoto opprimente. Penso che oggi si abbia sempre più la voglia di superfluo, che diviene quasi un esigenza, è l’essenziale che è diventato superfluo, un’inversione di ruolo divertente e spaventosa. Penso che l’equilibrio ci possa riappacificare con l’anima, ma è una merce rara e ancora non l’ho trovata.


La tua mostra di dipinti si completa con una bella poesia. La poesia e l'arte visiva. Quanto l'una è parte dell'altra?

La poesia è essenziale per la creazione visiva di cui si nutre a sua volta, c’è uno strettissimo legame una correlazione profonda una sorta di demone che le unisce.


Cosa ci vuoi dire alla fine, hai un messaggio?

Spero che ci sia un riavvicinamento all’arte, nel senso di una maggior attenzione a tutte quelle manifestazioni della nostra sensibilità, considerate spesso superflue ma che ci permettono uno sviluppo interiore di cui si sente proprio il bisogno. Magari anche qualche finanziamento – investimento da parte dello stato… ‘Ahahah’

Hahhahhhahhhaaaaahhaahaaah! Grazie Fabrizio.

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