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domenica 23 gennaio 2011

“Parco del Furlo svilito da una pessima gestione”

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“Parco del Furlo svilito da una pessima gestione”
Il Pdl chiede dove siano finiti i 4 milioni di fondi dello Stato
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Cagli “I nostri sospetti non sono più soltanto nostri”. Così i rappresentanti del Pdl dell'entroterra, Mauro Damiani e Anacleto Pierfranceschi, denunciano la cattiva gestione del Parco del Furlo e di come siano stati spesi male, nel corso degli anni, i finanziamenti statali ottenuti da questo ente. A loro giudizio una lunga storia di scelte sbagliate.

In effetti – spiegano i due consiglieri comunali del Pdl - non si sa che fine abbiano fatto i circa quattro milioni di euro di contributi ottenuti dallo Stato nel periodo di tempo compreso tra il 2002 e l’anno 2009. Questo perché non siamo ancora riusciti ad ottenere la documentazione ufficiale delle spese sostenute, ancorchè siano state richieste già da un lungo periodo di tempo e dopo ben tre comunicazioni di sollecito.

Nel 2001 il Furlo è diventato riserva naturale statale, riceve quindi periodicamente denaro per la sua manutenzione e per realizzare tutte quelle iniziative volte a incentivarne il turismo. Il denaro arriva direttamente nelle casse provinciali dal ministero dell'ambiente e, secondo quanto affermato da Damiani, i primi finanziamenti ammontavano a circa 600 mila euro, per poi diventare 300 mila ogni anno successivo al 2001.

La riserva dovrebbe essere la nostra punta di diamante aveva affermato il consigliere regionale del Pdl Mirco Carloni due mesi fa quando il coordinatore Mauro Damiani l'aveva invitato, insieme al vicepresidente del consiglio provinciale Mattia Tarsi, a visitare la riserva.

Entrambi avevano voluto vedere con i loro occhi la situazione in cui versa il monte del Furlo. Si sono così improvvisati turisti, curiosi di salire le cime del monte del Furlo fino al profilo di Benito Mussolini, ma i sentieri mostravano dei seri punti di pericolo e la vegetazione bloccava la via in diversi tratti evidenziando lo stato precario dell’area in questione.

Ci sono punti di osservatorio bellissimi – aveva affermato ancora Mirco Carloni - ma chi viene qui si trova davanti a rifugi chiusi e strade impraticabili, questa è una grave mancanza per tutta la provincia. La Riserva così gestita non è utilizzabile dai turisti, dalle scuole, dai giovani”. Cancelli chiusi, sentieri impraticabili, steccati rotti e strade “tagliafuoco” (quelle utili per i mezzi di soccorso e antincendio) non più percorribili. Sarebbe opportuno – concludono i rappresentanti del Pdl - che gli amministratori provinciali, invece di apparire e farsi belli nelle varie celebrazioni ed inaugurazioni (maestri in questo tipo di evento), siano più attenti nel verificare come vengono impiegate le risorse economiche da loro gestite. Ed inoltre quanto sopra esposto dimostra come tale amministrazione utilizzi e spenda il il denaro pubblico in modo discutibile.
Irene ottaviani,

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