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“Con il nuovo ospedale il Celli sarà a rischio”
Cagli Sull’ipotesi dell’ospedale nuovo Fabio Remedia di Nuova Italia - Valle del Biscubio interviene sostenendo in sostanza che la nuova struttura verrà pagata con la chiusura dei piccoli ospedali.
“L'operazione presenta degli aspetti - precisa Remedia - poco trasparenti e non molto chiari, sia nei tempi che nei modi, come conferma un verbale citato in una interrogazione del consigliere Giancarlo D'Anna alla Giunta Regionale nel quale l'Assessore alla Sanità velatamente conferma che l'operazione serve più a salvaguardare l'azienda S. Salvatore che altro. Evitando di entrare in polemica, sorge spontanea una domanda: quali conseguenze avrebbe per l'entroterra pesarese? Un ospedale unico determinerebbe la chiusura delle altre realtà ospedaliere. La nuova struttura, infatti, sarebbe sicuramente più all'avanguardia e la Sanità Regionale in poco tempo dirotterebbe tutti gli investimenti dall'entroterra alla costa. Così quando dovremo recarci in ospedale per effettuare magari un banale controllo, o accompagnare una persona anziana o indigente, dovremo recarci non a Cagli percorrendo un tratto di strada relativamente breve, ma ci recheremo nella migliore delle ipotesi a Fano. Che ci sia un disegno politico in atto - commenta Remedia - lo dimostra anche lo smantellamento pressoché totale dei servizi che sta subendo l'ospedale di Cagli, il quale viene demolito non fornendogli il personale medico, o non sostituendo quello che la scia, rendendo i servizi specialistici sempre meno specialistici. Probabilmente ne rimarrà solamente un Pronto Soccorso ed una struttura di lungodegenza o cronicaria. Un altro aspetto di una realtà ospedaliera di piccole dimensioni è il rapporto dal volto umano che si instaura tra paziente e personale ospedaliero, aspetto di non poco conto per la qualità della degenza. A noi non interessa la polemica politica, ci interessa invece la salvaguardia dei servizi nel territorio per evitare una decadenza dei nostri paesi che si realizzerebbe con la fuga dei giovani, altrimenti privati di tali servizi. Giovanni bartoli
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