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giovedì 29 marzo 2012

Cagli No a Distinti Salumi

Cagli No a Distinti Salumi

CAGLI _ Quest’anno a Cagli non ci sarà Distinti Salumi e molte sono le considerazioni su questa mancata riedizione di una manifestazione che ha suscitato apprezzamenti e anche critiche negli anni scorsi. La nuova edizione non si farà per motivi finanziari e si vocifera che l’Amministrazione comunale abbia dovuto far fronte anche ad un un ulteriore aggravio di fondi per ripianare i costi dello scorso anno. E secondo Vincenzo Mei ex Sindaco di Cagli e capogruppo di Uniti per Cagli non c’è stato un coinvolgimento delle risorse locali ed ha inviato il seguente comunicato: "Sono dispiaciuto della decisione, ma era purtroppo prevedibile – afferma Mei - in passato ho spesso criticato la manifestazione ma quando la nostra città perde qualcosa non posso certamente essere contento. Purtroppo le preoccupazioni che avevo manifestato sulle linee organizzative si sono avverate e ciò vuol dire che le mie non erano critiche e suggerimenti fuori luogo. Fin dalla prima edizione – continua Vincenzo Mei - avevo sottolineato che se non si fosse cercato anche un forte legame con il territorio, ben presto si sarebbero mostrati gravi difficoltà ed è proprio quello che è successo. L’idea di una manifestazione legata alle tradizioni della gastronomia locale, era e resta ancora valida, ma bisognava curare meglio il rapporto con i settori collegati, come il mondo agricolo, la ristorazione, il commercio ecc…Poiché, in verità la “norcineria” nel nostro comune non è poi così “forte”, bisognava creare un vero circuito di interessi. Si è parlato di “cinturello”, ma non si è nemmeno provato ad offrire incentivi ad aziende agricole per aiutarle ad avviare allevamenti di questa razza. Si è completamente trascurato che esiste ancora una buona presenza di allevamenti di carne bovina di qualità, i ristoratori locali sono stati praticamente lasciati alla loro buona volontà. Insomma si è fatto poco o nulla per creare un indotto che trasformasse una manifestazione di pochi giorni in un fatto economico durevole e le pur lodevoli iniziative di pochi imprenditori della ristorazione e del commercio non sono bastate. Per questo la manifestazione, senza linee guida definite, si è risolta in un fatto episodico slegato dall’economia locale ed alla fine non ha retto. Così si è persa un’altra buona occasione per pubblicizzare il nostro territorio ed aiutare tutta l’economia locale. Di questo non sono certamente soddisfatto. Voglio dire – conclude Vincenzo Mei - una cosa che sicuramente farà storcere il naso a molti, ma siccome é noto a tutti che la maggiore produzione di tartufi pregiati è nel territorio del comune di Cagli, forse è il momento di smetterla di fare gli “snob”e provare, seppure in ritardo, come stanno facendo con successo altri comuni, ad organizzare qualcosa legato ad un prodotto di cui il nostro territorio è veramente ricco".

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