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venerdì 23 marzo 2012

CAGLI (PU) TRAGICO EVENTO

Saimo Luchetti verso il carcere e spunta un testimone

In giornata il GIP dovrebbe ascoltare Saimo Luchetti - il 23enne di Cagli che domenica mattina ha gettato la ragazza giù da un cavalcavia a Fossombrone per poi seguirla nel vuoto - direttamente in ospedale per la convalida dell'arresto. Intanto spunta un testimone che passava nel viadotto al momento della tragedia.
Se il provvedimento della custodia cautelare dovesse essere confermato per Saimo Luchetti si avvicinerebbero le porte del carcere e, a quel punto, spetterebbe ai medici del nosocomio regionale decidere se e per quanto tempo Luchetti dovrà rimanere su un letto di ospedale prima di essere trasferito all'infermeria del carcere. Il ragazzo, muratore di professione e calciatore per passione, ha infatti riportato una frattura al bacino e per questo era stato operato il giorno successivo al ricovero, vista la lesione ad un osso importante del corpo umano la prognosi per il giovane è ancora lunga.

Intanto pare che davanti ai carabinieri si sia presentato un testimone: un uomo che domenica mattina, attorno alle 5:30, stava percorrendo proprio il viadotto prima della galleria a Fossombrone. Dalle prime indiscrezioni l'uomo avrebbe visto i due ragazzi "abbracciati" al bordo della strada e, leggendo i giornali, avrebbe ricollegato ciò che aveva visto all'accaduto.

I Carabinieri continuano ad indagare coordinati dal Pubblico Ministero Simonetta Catani, della procura di Urbino, che segue il caso.

I carabinieri cercano altri testimoni

Cagli Quanto è credibile il testimone? Gli inquirenti non danno molta importanza alla testimonianza dell'automobilista che domenica intorno alle 5 ha visto i due giovani abbracciati sul viadotto e, dopo aver letto la notizia sui giornali, si è recato spontaneamente dai carabinieri. Il suo racconto non avrebbe aggiunto elementi nuovi alla dinamica dei fatti. Troppo lontana e poca concentrata era l’osservazione per risultare accurata. Le indagini quindi proseguono e si cercano altri testimoni che magari possano offrire informazioni più importanti o precise. L'ora circostanziata è quella dalle 5 alle 8 di domenica mattina sulla provinciale 73 bis tra Cagli e Fossombrone. Ogni momento comunque può portare con sé importanti novità, sia dal punto di vista delle condizioni dei due ex fidanzati che da quello delle testimonianze. Perciò gli inquirenti rinnovano l’appello.

La diciottenne migliora


Ha aperto gli occhi. La città di Cagli rispetta la consegna del silenzio

Cagli Ha aperto gli occhi tornando a mostrare, come fugaci sprazzi di luce, il suo sguardo azzurro e ha mosso le gambe. Tuttavia non riesce ancora a respirare da sola. Questi i miglioramenti che alimentano la speranza per il recupero delle migliori condizioni di salute di Andrea Toccaceli.

La 18enne di Cagli si trova ancora nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale Torrette di Ancona circondata da amici e familiari. E’ stata una sua compagna di classe a riferire i miglioramenti della giovane. Tuttavia per l'intero il pomeriggio di ieri si è aspettato invano un bollettino medico più preciso, promesso il giorno prima dall’azienda ospedaliera.

Intanto si attende anche la decisione sulla convalida dell'arresto di Saimo Lucchetti, muratore di 23 anni, su cui pende l'accusa di aver gettato l’ex fidanzata da un viadotto dopo averla picchiata e fatta salire in auto portandolo sul posto. Viadotto, situato in zona Bellaguardia vicino a Fossombrone dal quale lo stesso giovane si sarebbe poi gettato tentando il suicidio. L’udienza di convalida sarà svolta per rogatoria dal Gip del Tribunale di Ancona, che dovrà decidere sull’eventuale applicazione di misure cautelari. Il ragazzo è tuttora all’ospedale regionale.

Attesa e no comment a Cagli sulla vicenda dopo il silenzio stampa chiesto dalle famiglie Toccaceli e Lucchetti chiuse nel proprio dolore. La città fa quadrato e rispetta tali volontà. Nessuno parla o rilascia dichiarazioni. Poche anche le esternazioni delle ragazze amiche di Andrea e dei suoi amici alcuni dei quali sono al nosocomio vicino a lei.

Evidentemente da domenica è passato troppo poco tempo per accettare i fatti, semmai sia possibile accettarne di simili, specialmente perché le condizioni della diciottenne sono ancora delicatissime.

Ha fatto notizia la volontà della famiglia di osservare il silenzio stampa sui due protagonisti della vicenda, le due famiglie martedì avevano inviato al sindaco di Cagli Patrizio Catena una lettera dove annunciavano la loro intenzione di non rilasciare dichiarazioni, interviste ai media né tanto meno di partecipare a trasmissioni televisive. Nessuna intenzione di contribuire alla “tv del dolore” che suscita invece molto interesse in un certo pubblico. Il clima che si percepisce in città è quello dell’attesa, l’attesa di tanti che sperano di poter presto confortare e tornare ad abbracciare, anche solo con lo sguardo, la giovane Andrea.

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