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giovedì 8 marzo 2012

Flaminia, strada antica e dimenticata

Flaminia, strada antica e dimenticata

Oltre a Lucciarini ben pochi si batterono per completare e migliorare con le quattro corsie, ad esempio il tratto Cagli-Acqualagna


Cagli (Pesaro-Urbino), 7 marzo 2012 - Flaminia dimenticata, trascurata, un nuovo appello per riportare l’attenzione su questa antica strada romana, la numero 3 d’Italia dopo l’Appia e l’Aurelia fino agli anni Sessanta nell’ordine d’importanza dell’Anas. Oggi trattata con molta indifferenza nella nostra Provincia. Una statale resa più moderna da Fano verso Roma con il tracciato di una superstrada a quattro corsie fino alle porte di Acqualagna dove un tempo “regnava” la dinamicità di un sindaco come Ovidio Lucciarini.
Fu Lucciarini a battesi con le “unghie e con i denti” si disse allora per far continuare da Calmazzo oltre il Furlo le quattro corsie ed il raddoppio delle gallerie. Ma oltre a Lucciarini ben pochi si batterono per completare e migliorare con le quattro corsie, ad esempio il tratto Cagli-Acqualagna. Tratto molto pericoloso con diversi attraversamenti a raso, che dovrebbe consentire alle porte di Cagli l’innesto con la futura Pedemontana nei pressi di una grande rotatoria.
E l’assurdità è il fatto che non sia stata nemmeno prevista l’uscita per chi proviene da Roma e l’Umbria per immettersi verso il nuovo tratto di Pedemontana per Frontone e Fabriano. Poi proseguendo verso l’Umbria, a Pontericcioli prima dell’innesto con la Statale Contessa, una serie di saliscendi definiti una sorte di “taganà”, quando si poteva collegarla molto meglio con un tracciato più diritto e pianeggiante e risparmiando molte risorse pubbliche.
Da qui ormai per proseguire verso Roma e anche Umbria e la Toscana, vi è la Statale Contessa che si innesta a Gubbio con una nuova direttrice verso Umbertide dove sono in corso lavori per migliorare il tracciato o verso Branca per innestarsi nella direttissima del Quadrilatero Perugia – Ancona.
E le notizie di questi giorni sul “crono programma” dei lavori della Perugia – Ancona, ha suscitato reazioni nelle zone interne. A farsene portavoce è il consigliere provinciale dell’Udc, Marcello Mei: "Nell’Anconetano e nel Maceratese – afferma Mei – si procede con i grandi lavori del Quadrilatero, mentre questa zona della nostra Provincia che con la Flaminia collega Roma e l’Umbria, non è più tenuta da troppo tempo nelle dovute considerazioni, anzi è molto trascurata e direi anche dimenticata. L’importanza di questo tratto viario che ormai porta a Gubbio e da qui verso Roma o la Toscana, deve assolutamente essere riscoperto, ammodernato iniziando dal tratto rimasto in sospeso, tra Cagli ed Acqualagna. E non si può più far finta di interessarsene, senza una azione di forte pressione che sia veramente decisa e non più rinviabile. Spero che presto si discuta la mozione che ho presentato al presidente Ricci perché ritengo che ci sia la necessità di potenziare ed ammodernare la viabilità per avvicinare la Provincia di Pesaro a Roma e l’Umbria"
"Strade migliori verso queste regioni non è alternativa alla Fano-Grosseto - continua -,  della quale ci si interessa e se ne parla molto negli ultimi tempi, questa è più una via per la sola Toscana. Sono comunque tutte e due importanti ma per ora la Flaminia ha dei flussi di traffico molto più sostenuti in ogni stagione e quindi non si può più attendere un radicale miglioramento ed occorre far accelerare all’Umbria il completamento della GubbioUmbertide".
"Da Calmazzo a S. Giustino - conclude Mei - si dovrà raddoppiare la Guinza e realizzare ben 82 chilometri di nuova superstrada con costi ingenti. Via Flaminia da Fano a Roma ne mancherebbero circa 15 e con costi molto più sostenibili. Gli amministratori locali, Cagli, Acqualagna, Cantiano, dovrebbero anche loro interessarsi di più e dar più voce a questa necessità. Infine è indispensabile che la Flaminia torni sotto la giurisdizione dell’ANAS poiché il fondo stradale non è sempre ottimale e le gallerie sono molto buie, non è una situazione più accettabile da Fano fino a Gubbio".
Mario Carnali

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