| Cagli: Pierfranceschi su Cinema e Palazzo Zamperoli | 
CAGLI Torna d’attualità la maxisala in costruzione alle porte della  città e il Palazzo Mochi Zamperoli di proprietà della Provincia. Diversi  gli interrogativi su queste due strutture che incuriosiscono da tempo i  cagliesi ed a rompere gl’indugi con un comunicato è Anacleto  Pierfranceschi, consigliere comunale di minoranza del PdL: "QUANDO  APRIRA’ IL NUOVO CINEMA DI CAGLI? COSA NE SARA’ DEL PALAZZO MOCHI  ZAMPEROLI? Visto che la Ditta Giometti – afferma Pierfranceschi -  intende cedere le proprie sale come annunciato sulla stampa, chi gestirà  il nuovo cinema di Cagli? La Provincia ha messo in vendita il Palazzo  Mochi-Zamperoli: ed i finanziamenti pubblici che fine faranno? Quale  sarà pertanto il futuro del costruendo cinema di Cagli? La domanda è  attuale visto che l’imprenditore Giometti cederà al colosso Uci Cinemas  gran parte delle sale cinematografiche in proprio possesso. Questa  struttura di Cagli, tanto decantata dall’Amministrazione Comunale ed in  particolare dall’Assessore Mazzacchera, dopo vari rinvi dovrebbe essere  aperta come annunciato dallo stesso assessore  tra agosto e settembre;  ora alla luce di quanto sopra esposto quando sarà fruibile dai cittadini  cagliesi e delle zone limitrofe dopo anni di attesa? Sarebbe opportuno  che il prima possibile l'amministrazione comunale si attivi per  conoscere se  la società che dovrebbe rilevare le oltre cento sale  cinematografiche di Giometti sia intenzionata a gestire pure questa  nuova sala. Ma c'è un'altra situazione a Cagli da chiarire e riguarda  l'intenzione della Provincia di Pesaro-Urbino vendere Palazzo  Mochi-Zamperoli  per ripianare i propri debiti. E’ bene ricordare che la  Provincia ne è diventata proprietaria nel 1997 e nel 1998 ha ottenuto  un contributo  di circa 4.100.000,00 euro quale attuazione coordinata  della L. 61/98 e della L.R. 43/98 per il “Progetto do ripristino,  recupero e restauro di Palazzo Mochi-Zamperoli – Nuovo Polo  Bibliotecario – Archivistico”  i cui lavori sono stati inaugurati  nell’anno 2007. Oltre a ciò, all’inizio dell’anno 2010 il Consiglio  Comunale, con i voti della maggioranza, la minoranza si è astenuta, ha  approvato il progetto per la realizzazione del  “Polo Culturale  d’Eccellenza” presso in palazzo in oggetto per un importo complessivo di  € 365.000,00 di cui 15.000,00 euro finanziati dal Comune di Cagli e  350.000,00 euro finanziati dal Ministero della Cultura. Il 21 marzo 2006  l’allora assessore alle opere pubbliche della provincia di Pesaro e  Urbino dichiarava che i lavori eseguiti fino a quella data erano stati  realizzati a tempo di record, che la loro ultimazione era prevista per  il mese di agosto e che, cosa molto più significativa, che le modalità  dell’intervento erano la prova della considerazione che l’Ente  provinciale avevano di questo ben storico-culturale, patrimonio non solo  di Cagli ma di tutto il territorio. Adesso la decisione della Provincia  manda tutto all'aria. Dopo aver ottenuto fondi regionali e nazionali  per restaurare tale fabbricato e quindi aumentarne il valore si cambi  obiettivo. E' lecito, è legale? E gli investimenti fatti dal Comune di  Cagli per la realizzazione del Polo Culturale di Eccellenza che fine  faranno? Non ci sembra questo sia il modo di gestire i soldi dei  contribuenti. Non è colpa dei cittadini se l'Amministrazione Provinciale  è incapace di gestire le risorse pubbliche e non è assolutamente  corretto scaricare sui cagliesi debiti facenti riferimento ad altre  realtà o scelte".
 
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