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martedì 10 maggio 2011

Dichiarazioni ex sindaco e portavoce Comitato Difesa Ospedale, Vincenzo Mei‏

Dichiarazioni ex sindaco e portavoce Comitato Difesa Ospedale, Vincenzo Mei‏
Autore: m.c.
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CAGLI _ Continua l’acceso dibattito sul futuro dei poli ospedalieri dell’entroterra ed evitare lo smantellamento dell’Ospedale di Cagli è possibile? Una domanda che lsa gente si chiede ed in merito alle prospettive future abbiamo raccolto le dichiarazioni di Vincenzo Mei già Sindaco di Cagli e portavoce del locale “Comitato per la difesa dei servizi socio-sanitari del Catria-Nerone. "Quanto contenuto nel Piano Sanitario Regionale – afferma Mei - relativamente alle previsioni riguardanti i piccoli ospedali ci sembra estremamente preoccupante. L’allegato n.6 della Determina 240 del 28/03/2011 disegna,infatti, una riorganizzazione degli Ospedali di Polo che penalizza Cagli molto più di altre strutture analoghe e non può essere accettata così come é stata proposta. La partita,però, è ancora aperta ed è possibile difendere le ragioni del nostro territorio. Dalla lettura dell’atto emanato dal Direttore Generale dell’ASUR - continua Mei - emerge chiaramente che il Comitato sorto a Cagli aveva visto giusto fin dall’inizio. La famigerata Determina 240 certifica, infatti , un dato molto chiaro; cioè che la riorganizzazione degli Ospedali di Polo non avverrà con le stesse modalità su tutte le strutture (Cagli-Sassocorvaro-Pergola-Fossombrone) ma, come abbiamo sempre sostenuto,ci saranno interventi diversificati. che terranno conto della posizione territoriale, della vicinanza con altre regioni e dei comuni interessati. Quindi la possibilità di intervenire per difendere la funzione dell’Ospedale “A. Celli” è un fatto concreto. L’Ospedale di Cagli offre un servizio essenziale ad una vasta fascia di territorio che interessa anche i comuni di Acqualagna , Apecchio, Cantiano, Piobbico nonché Frontone e Serra Sant’Abbondio; inoltre è posto in posizione confinante con l’Umbria, contribuendo così a limitare fortemente la mobilità passiva verso quella regione, pertanto non si capisce perché dovrebbe subire una sorte diversa e peggiore rispetto alle altre strutture, se non nell’ottica di scelte che certamente non si possono reggere su motivazioni né tecniche né di risparmio. Poiché la Determina in questione è stata sospesa fino al 15 giugno – continua Vincenzo Mei - esiste ancora uno spazio di manovra ed in questo contesto l’attività del Comitato continuerà ad essere vigile e presente perché l’azione delle amministrazioni locali e delle forze politiche dovrà essere autorevole,forte,decisa e senza tentennamenti se vuol diventare determinante nel definire le scelte che si stanno per fare. Nel frattempo, inoltre, bisogna evitare che a livello locale, vengano attuate o predisposte dai responsabili della Zona Territoriale, azioni che arrechino altre difficoltà alla struttura, depotenziando ulteriormente l’ospedale di Cagli ed i servizi socio-sanitari sul territorio. Nei prossimi giorni il Comitato sarà presente nei vari comuni per continuare l’opera di informazione e sensibilizzazione proseguendo anche nella raccolta firme".

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