Mazzacchera: di nuovo deturpata la Chiesa di San francesco |
CAGLI _ Di nuovo imbrattata la Chiesa di S. Francesco e sull’argomento interviene il vicesindaco Alberto mazzacchera: "Nel gennaio 2009 si era verificato lo stolto e incivile imbrattamento dei paramenti murari della chiesa di San Francesco – afferma Mazzacchera - a cui aveva fatto seguito: la denuncia in forza dell’art. 639 del codice penale, la ripulitura nonché il posizionamento di un nuovo cancello in ferro. Oggi di nuovo l’area absidale della chiesa di San Francesco è oggetto di un grave fatto di imbrattamento compiuto, questa volta, tra un elevato numero di bottiglie di birra vuote da ragazzini che stando alle informazioni assunte sembra che frequentino la Scuola Media inferiore F. Michelini Tocci di Cagli. Siamo di fronte ad un caso maldestro di emulazione compiuto sotto l’effetto dell’alcol come dimostrano le grandi quantità di bottiglie di birra da ¾ di litro. Un caso che non può non fare riflettere sull’abuso di sostanze alcoliche (e purtroppo non solo queste) da parte di ragazzini che hanno a malapena 14 anni. Questa emulazione avviene purtroppo in un quadro complessivo preoccupante. Si registra infatti – continua Mazzacchera - in quest’ultimo periodo una nuova escalation di graffiti che nulla hanno a che vedere con l’espressioni artistiche dei murales per i quali a Cagli è stata messa già da tempo a disposizione di coloro che sottoscrivono il Patto d’Onore con il Comune un’ampia superficie presso il campo sportivo a cui se ne aggiunge una nuova grazie alla sensibilità della Provincia di Pesaro e Urbino. Evidentemente tale apertura risulta inutile per talune fasce di giovanissimi vandali che ora tornano prepotentemente nel centro storico con i loro graffiti (ma anche con la moda di orinare en-plein air contro i muri dei fabbricati come fossero vecchi ubriaconi prostatici, insieme ai residui solidi di notti troppo alcoliche) espressioni tutte di una palese sub-cultura frutto di una deriva morale e sociale più vasta. Ecco perché - prosegue Mazzacchera - occorre il tempo della fermezza per tutelare la bellezza diffusa del centro storico e i beni culturali dell’intero territorio comunale. Dal 2009 si è infatti sempre proceduto con apposita denuncia ai Carabinieri per ciascun reato in forza dell’articolo 639 del codice penale che per l’imbrattamento e deturpamento quando il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, ovunque siano ubicate, o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici, prevede sia la procedibilità d’ufficio e sia l’applicazione della pena della reclusione fino ad un anno e della multa. Ma il caso di specie preoccupa ancor più per l’età dei ragazzini coinvolti e per l’abuso di alcol. Un abuso di sostanze alcoliche e non solo che conducono solo in un vicolo cieco, in un tempo di inutile e irrimediabile perdita di campiture di vita.
A ciò si affiancherà la richiesta a tutti i livelli di azioni atte a difendere i beni culturali e gli immobili del centro storico che con notevole impegno di energie finanziarie e umane sono stati in questi ultimi anni valorizzati e che ora possono finalmente costituire il volano per lo sviluppo turistico. Chi invece chiederà spazi per le autentiche espressioni artistiche rappresentante dai murales, previa sottoscrizione del Patto d’Onore, sarà sempre il benvenuto".
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