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martedì 31 maggio 2011

Comunicato Presidente Comitato Pro Ospedale

clipped from www.google.it
Comunicato Presidente Comitato Pro Ospedale‏
Autore: m.c.
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CAGLI _ Il dibattito sull’ospedale a Cagli è di continua attualità e con un comunicato interviene il Presidente del Comitato Pro Ospedale, l’ex primario di chirurgia Dr. Sergio Castellucci: "Quale presidente del comitato sento l’obbligo di intervenire, visto che in tanti hanno parlato e scritto a volte in maniera contraddittoria. Perché è nato questo comitato? E’ chiaro, che le voci che arrivano dalla Regione, non sono certamente rassicuranti per il futuro del nostro ospedale e quindi per tutta la sanità del entroterra pesarese. Per questo è nato il comitato pro ospedale quindi per tenere alta l’attenzione sui nostri problemi. Come ci siamo mossi? Primo: raccolta di migliaia di firme a difesa delle nostre richieste. Secondo: cercare di coinvolgere nella maniera più pressante possibile le istituzioni del nostro territorio con la convocazione di sindaci, dei nostri rappresentati provinciali e regionali fino alla recente approvazione di tutti i consigli comunali, di un ordine del giorno in cui si è chiara la voce di tutti a difesa di quanto resta del nostro ospedale e cioè di una medicina per acuti, oltre ai già presenti posti di lungo degenza e la possibilità si svolgere un’attività chirurgica a ciclo breve il tutto associato ad una serie di servizi indispensabile (esempio: radiologia, cardiologia, punto di primo intervento).
Queste nostre perplessità, queste richieste le abbiamo più volte espresse anche attraverso stampa, e le abbiamo chiaramente evidenziate all’assessore Mezzolani , convocato qui a Cagli il 1/04/2011. Questo è comunque solo il primo passo. Abbiamo ascoltato gli operatori sanitari che lavorano all’interno del nostro ospedale ed è venuto fuori un quadro desolante, tutto un'altra cosa dell’ospedale A. Celli che conoscevamo fino a pochi anni fa.
Va bene la rimodulazione dei servizi, di certi reparti ma se una struttura deve fregiarsi del nome di “ospedale” deve necessariamente avere certi minimi requisisti di operabilità e di sicurezza per gli operatori e per i pazienti. In caso contrario, senza tanti giri di parole si dica chiaramente cosa si vuole fare dell’ospedale A. Celli. Restare così, è un non senso e i politici tengano presente che non è questo il modo di andare in contro alle esigenze di una popolazione che ha il solo torto di vivere lontano dai centri principali. Come è stato scritto più volte i cittadini del Catria e del Nerone forse non faranno un referendum come già è successo nella nostra provincia per passare ad altre regioni, ma di certo, sempre più spesso ad altre regioni si rivolgeranno per le proprie esigenze in materia di sanità, perché né l’ospedale regionale, né gli ospedali provinciali sono all’altezza di dare certe risposte".

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