Il costo della segnaletica? Quattromila euro e non quaranta
Mazzacchera: “Solito attacco a chi lavora per Cagli”
“Alla ricerca di scandali che non ci sono, il consigliere Pierfranceschi e compagni vorrebbero questa volta far credere che il Comune di Cagli ha speso ben 40mila euro per delle lapidi informative a terra che nella realtà hanno un costo (per fornitura e posa in opera compresa) di 242+Iva, per una cifra complessiva di 4mila euro”. A chiarire la posizione del Comune di Cagli sulla nuova segnaletica turistica è il vicesindaco Alberto Mazzacchera. “Ciò che meraviglia – prosegue - non è solo lo spasmodico attacco verso determinati assessorati scelti secondo una regia politica trasversale che sotto il motto ‘gambizza chi lavora per Cagli’, ha vari attori. Stupisce ancor di più che al di là dell'attacco visceralmente rabbioso non si esprime alcuna idea nuova e valida per il futuro di Cagli e per il suo sviluppo. Si prende invece atto che si tratta di una cabina di regia trasversale abile nell'ideare ritirate strategiche per sottrarsi dal prendere posizione su questioni ambientali quando coinvolgono i privati.Ma questo ennesimo attacco, frutto di una politica da bar, mostra per l'ennesima volta anche tutta la sua confusa visione sulle possibili scelte per un buon governo cittadino. All'ultimo vaglio turistico a cui Cagli si è sottoposta, gli esperti del Touring Club, tra i punti negativi annotati hanno indicato tanto il traffico quanto la segnaletica turistica. Sul traffico alcuni passi in avanti, con l'estensione della ZtL e la realizzazione di nuovi parcheggi, sono stati fatti. Altrettanto si sta facendo con il finanziamento europeo per la nuova segnaletica turistico-culturale che, come già spiegato a giugno scorso, comprende i segnali verticali con l'indicazione di monumenti e attività di interesse turistico, le lapidi a terra, i totem didattici all'interno di ciascun monumento con la storia in italiano e inglese e le targhette in prossimità delle singole opere d'arte. Il progetto, inoltre, prevede alcuni ulteriori interventi a cominciare dallo Iat.
A fronte di questo intervento in itinere, che investe sul turismo (ossia un settore che può far crescere l'economia locale e dare posti di lavoro), il consigliere Pierfranceschi invece suggerisce di realizzare nientemeno che dei rallentatori di traffico, dimenticando anche che il finanziamento europeo è vincolato per la sua originaria destinazione turistica”.
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