Marche, cinque province da sopprimere. Il parere del Pri
Sul ridimensionamento delle Province, passate a organi di secondo livello con poteri amministrativi ridotti, i quadri regionali del Pri e la senatrice Luciana Sbarbati si sono espressi favorevolmente anche se considerano il provvedimento del governo Monti un primo passo per la chiusura totale di tutte le province d’Italia.Il Pri è per la chiusura totale di tutte le province fin dal 1970, quando furono create le Regioni, già da allora i repubblicani, con UgoLa Malfa, considerarono questo ente inutile perché andava ad incrementare la spesa pubblica.
Il Pri è quindi contrario al deliberato del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) che propone nelle Marche quattro circoscrizioni provinciali e disapprova il comportamento di quei partiti che ancora incuranti delle spese esorbitanti degli enti pubblici pensano di non cambiare nulla e si oppongono alla chiusura delle province.
Il Pri chiede al Governatore Spacca di farsi promotore della proposta repubblicana e proponga la chiusura di tutte le province. Avremmo per una volta precorso i tempi e dato un esempio di grande responsabilità a tutta la nazione.
Perché tenere in funzione organi di secondo livello con deleghe minime al trasporto, viabilità e ambiente, di cui può benissimo occuparsene la Regione? E’ incomprensibile tanto meno si comprende la necessità di tenerne aperte quattro, come sostiene il Cal o due come emerge da accordi sotterranei tra Ds e Udc.
Meglio quindi la soppressione di tutte le province anche per scongiurare che appena passata l’emergenza della crisi economica si ritorni a spendere allegramente senza alcun controllo. Le Marche siano un esempio per l’Italia intera.
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