"Basta bugie sugli ospedali". Il parere dell'Udc Marcello Mei
Ma, da quanto in questi giorni trapelato, a Sassocorvaro, Fossombrone e Cagli non sono più previsti posti letto di Medicina e di Chirurgia, le funzioni “per acuti” in queste strutture di fatto vengono cancellate.
"Certo le strutture, i muri, restano e forse anche le scritte sopra i portoni di ingresso, ma i servizi, nemmeno quei pochi fino a ora rimasti, non ci saranno più. Non essendovi funzioni per acuti, anche i Punti di Primo Intervento verranno meno. Si addebita tutto al pesante taglio di finanziamenti da parte dello Stato eppure pochi mesi or sono sembra siano stati dati ai direttori di area premi di ben ventimila euro per il raggiungimento degli obiettivi, ma quali obiettivi? Forse il miglioramento dei servizi? Oppure il gradimento della utenza? Non certo, ma il taglio delle spese. Non occorreva certo un manager per dimezzare il numero dei pannoloni per gli anziani o per chiudere dei reparti".
Precisando che: "togliere completamente le funzioni per acuti e di conseguenza togliere anche i punti di primo intervento significa abbandonare una grossa fetta di cittadini residenti nelle zone dell’entroterra. Hanno idea di quanto costa a una famiglia accompagnare un familiare in ospedale sulla costa, assisterlo nei giorni di degenza o andare a far visita a un anziano in ospedale partendo da Serravalle di Carda, da Cantiano, da Cagli, da Piobbico o Apecchio? Si rendono conto che senza un punto di primo intervento per qualsiasi problema sanitario dai confini con l’Umbria bisognerà arrivare fino al mare con tutti i disagi, i costi e soprattutto i rischi?".
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