Consiglio comunale, la minoranza abbandona l'aula e il vicesindaco non vota
Sabato mattina i consiglieri di minoranza hanno abbandonato il consiglio comunale e il vicesindaco è uscito dall'aula prima della votazione sulla riapertura della cava di Smirra.
Un
consiglio comunale pieno di colpi di scena. Tutti i consiglieri di
minoranza hanno abbandonato l'aula e sorpresa c'è stata anche per
l'uscita dall'aula del vicesindaco Alberto Mazzacchera.
All'ordine del giorno anche la riapertura della cava "Il Faieto" di Smirra
CAGLI
– Lasciano l'aula poco dopo l'inizio del consiglio comunale, davanti
allo stupore del sindaco Patrizio Catena e della sua Giunta. E' successo sabato mattina, dopo l'appello dei presenti, durante quello che doveva
essere un tranquillo consiglio comunale. Tutti i consiglieri di
minoranza hanno abbandonato l'aula in segno di protesta, lasciando vuota
tutta l'ala sinistra del salone. Un consiglio che ha lasciato col fiato
sospeso anche nel momento delle votazioni, quando la giunta ha
rischiato di non avere più il numero legale per andare avanti a causa
dell'uscita di scena anche del vicesindaco Alberto Mazzacchera. La
protesta forte della minoranza, maturata lunedì scorso dopo la
convocazione del consiglio, è rivolta al sindaco che, secondo Vincenzo
Mei di Uniti per Cagli "ha indetto le assemblee consiliari sempre
nell'orario di lavoro. Più volte le minoranze avevano chiesto di
spostare l'assemblea dopo cena per facilitare la partecipazione ai
lavori a quei consiglieri che sono impegnati nelle proprie attività
lavorative e favorire anche la partecipazione della popolazione ad
assistere al momento amministrativo più importante dell'amministrazione.
L'aver ignorato sistematicamente questa richiesta – continuano i
consiglieri - è visto dalle minoranze di Cagli come un comportamento
arrogante e irrispettoso dei propri cittadini. L'uscita della minoranza
dal consiglio comunale ha voluto sottolineare questo comportamento poco
vicino ai cittadini". Immediata la risposta del sindaco che ha
sottolineato più volte il suo comportamento democratico e attento alle
esigenze dei consiglieri. "Non c'è stato nessun tentativo di non far
partecipare le minoranze al consiglio, ma abbiamo delle comunicazioni
del Governo che ci impongono delle scadenze. Capite bene che il caos
oggi è totale e questo Governo non perde occasione per prendere dai
comuni". Il consiglio comunale va avanti con dieci consiglieri e,
all'ordine del giorno, spunta anche l'approvazione con immediata
eseguibilità della riapertura della cava "Il Faieto" di Smirra. La cava
"della discordia" è sempre stata oggetto di scontro all'interno della
stessa maggioranza ed era quindi prevista l'uscita dall'aula del
vicesindaco Alberto Mazzacchera, fermamente contrario alla sua apertura.
"E' un fatto grave l'uscita di un vicesindaco davanti a un tema così
importante – ha affermato l'assessore Biscaccianti -. Si tratta di
un'offesa istituzionale. Io avrei preferito il voto contrario, ma non
voglio il rinvio della votazione perchè non siamo una maggioranza che
parla soltanto di politica, servono i fatti e le decisioni. Quindi il
mio sarà un voto favorevole perchè in una maggioranza c'è e deve esserci
una linea politica che prevale, poi sarà il partito socialista a tirare
le sue conclusioni". Soddisfatto il sindaco che ha parlato di "momento
di responsabilità, possibile soltanto attraverso il voto".
Il "fatto grave" non è l'uscita del vicesindaco dalla seduta del consiglio comunale, bensì la perniciosa volontà di perpetrare l'ennesimo sccempio ambientale a danno dell'entroterra pesarese: vergogna.
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