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Acqua "salata", verso il Tar e tavoli tecnici
Cagli - Valutare un ricorso al Tar (c'è tempo fino a inizio luglio) e mettere tutti i sindaci attorno a un tavolo. Ci sono queste tra le cose da fare subito, secondo quanti hanno partecipato all'assemblea pubblica sull'acqua, organizzata giovedì sera a Cagli da Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino e 5 Stelle del Catria e Nerone.
L'aumento della "bolletta" votato dai sindaci dell'Aato (non tutti presenti), il punto di partenza. E una mozione alla quale ha seguito il voto contrario di nove sindaci, compresi quelli di Piobbico (Mochi era l'unico sindaco in sala) e Pergola (rappresentata da un assessore), ma che non è servita a cambiare l'esito.
Quella al circolo cittadino, è stata la prima di una serie di riunioni, che dovrebbero portare alla costituzione di tavoli tecnici, capaci di agire su più fronti.
"C'è molto da fare - spiega il presidente del Fap Rossi -. La normativa sull'acqua è complessa e molto frammentata. Abbiamo discusso dell'iniquo aumento delle tariffe votato da tutti i sindaci (meno 9) e contro la 'tariffa truffa' voluta da Aeeg, stiamo valutando se improntare ricorsi legali come già avvenuto in Lombardia. È inoltre maturata la possibilità di chiedere una revisione del peso dei comuni all'interno dell'Aato: i comuni più grandi non possono spadroneggiare sulle sorti idriche di tutta la Provincia, specie visto che sono i comuni più piccoli a possedere le fonti" e a curare e preservare un territorio che da anni e in più occasioni dichiara di sentirsi riserva indiana.
Tra le idee, anche quella di riprendere, finanziandolo privatamente, lo studio sul Pozzo del Burano e gli effetti delle sempre più frequenti aperture estive. Anche in considerazione del fatto che sta piovendo molto, ma il livello dei fiumi è basso e i lavori di pulizia degli invasi vanno a rilento.
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domenica 26 maggio 2013
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