Ospedali, la lotta continua
Fossombrone – Proposta sanitaria bocciata e lotta che continua a oltranza. È la sintesi dell’incontro di Fossombrone di venerdì sera organizzato dal coordinamento La salute ci riguarda, che ha fatto il punto sulla proposta di Piano sanitario, anche in vista di lunedì, quando la giunta delle Marche “chiuderà la pratica”.Il parere è quello delle oltre 150 persone presenti nella sala di Sant'Agostino a Fossombrone, compresi molti sindaci, medici, amministratori e rappresentanti del Comitato per l'ospedale di Cagli e dei Comitati in rete per la difesa delle Valli del Metauro, Cesano e Candigliano.
"Con loro abbiamo ripercorso tutti i passaggi che fin dal Piano socio sanitario del 2011 hanno portato alla situazione attuale, emersa in tutta la sua durezza” spiega il coordinamento, aggiungendo che: “i piccoli ospedali diventeranno Case della Salute, cioè strutture destinate ai medici di famiglia e agli ambulatori specialistici (che per esempio a Fossombrone risultano ridotti e non potenziati), i Punti di primo intervento saranno affidati a medici dell'ambulanza, ai medici di famiglia e alla guardia medica e i 195 letti per le Cure intermedie saranno destinati a ricoveri extraospedalieri.
Un progetto incredibile che ha generato uno spirito fortemente unitario tra chi da molto tempo richiama l'attenzione sul pericolo di un progetto di sanità inaccettabile e coloro che invece hanno creduto alle tante promesse non mantenute”.
La volontà dei presenti, quindi, è di proseguire la lotta. Valutando una serie di proposte emerse dal dibattito, a partire da una manifestazione pubblica a Fossombrone sabato 1 giugno. Insieme a una informazione capillare su tutti i territori, la valutazione di tutte le possibili azioni legali (a cui verrà dedicata una assemblea a fine mese), attivazione di iniziative istituzionali dei sindaci a partire dalla richiesta del quadro economico che dovrebbe supportare ogni scelta, fino all'appello - già espresso dal Coordinamento - di emendare da ogni futura proposta qualsiasi riferimento a Case della Salute in sostituzione degli ospedali esistenti e alla proposta di dimissioni congiunte”.
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