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lunedì 20 maggio 2013

Ospedali, “L’alleanza viene dopo la salute”

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Ospedali, “L’alleanza viene dopo la salute” 

 

Pesaro – “Non è ammissibile che tra le varie province vi sia una evidente disparità nel numero dei posti letto. Ed è inconcepibile che l’intera area interna e montana della provincia di Pesaro e Urbino veda fortemente ridimensionati i servizi sanitari attraverso la prevista chiusura dei piccoli ospedali con la trasformazione in Case della salute”.

Lo sostengono il segretario provinciale Udc Alessandro Rosati e il presidente Marcello Mei, che sollecitano segreteria regionale, consiglieri regionali e assessori dell’Udc a impegnarsi “per modificare le indicazioni della Regione Marche in campo sanitario”, per non penalizzare così tanto la provincia di Pesaro e Urbino.

“Le strutture ospedaliere di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro – precisa l’Udc provinciale - hanno assicurato negli anni servizi di primaria importanza a popolazioni già fortemente penalizzate: non è possibile scendere sotto il limite dei servizi erogati ora, che è già ai livelli di guardia”.

Una riflessione a parte, poi, la riservano all’emergenza.

“La Regione sembra intenzionata a ridurre anche il personale e il servizio di guardia medica rendendo attivi i Punti di primo intervento solo 12 ore su 24, con la sola presenza dei medici del 118. Queste proposte vanno rigettate nell’ottica di una completa revisione  della impostazione adottata dall’assessore Mezzolani e dal dirigente Ciccarelli. Riteniamo che non possa essere sacrificata la permanenza di strutture sanitarie efficienti sul territorio nell’ottica della salvaguardia dell’alleanza in Regione rispetto al ben più importante dovere di assicurare servizi essenziali e facilmente accessibili a tutti i cittadini in tutte le aree della regione stessa. La pur necessaria riduzione dei costi può essere ottenuta anche con indicazioni diverse, ma che comunque non privilegino alcune aree rispetto ad altre come invece i dati numerici concretamente dimostrano che ora stia avvenendo”.

 




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