Canzoni, racconti e resistenze. La gente al centro del palco
CAGLI - “Per chi viaggi in direzione ostinata e contraria”. Una preghiera inserita nel recitato, che è una dedica e il filo rosso che tiene insieme lo spettacolo di teatro e musica “La Voce della Gente”, presentato mercoledì sera (con circa mezz’ora di ritardo rispetto all’orario) in anteprima sul palco del teatro comunale di Cagli.
“CagliPrimaaTeatro”, aspettando il 25 aprile, ha dedicato una giornata alla Resistenza. A quella liberazione costata tante vite, oggi cambiata nella forma, ma che, in sostanza, cerca ancora la libertà di vivere, lavorare e mettersi al servizio degli altri che è difficile trovare in una società individualista ed egocentrica.
Per questo Ultimo Binario è andato in scena con abiti e suoni lontani nel tempo, che evocano quelle veglie contadine attorno al fuoco. Un tempo di racconto e ascolto, ma anche delle feste, in quelle piazze troppo spesso diventate teatro di sconti e morte. Dai cimiteri escono gran parte delle storie cantate e recitate da Ultimo Binario. Dai racconti di chi porta avanti una memoria che la morte non è riuscita a far tacere.
“CagliPrimaaTeatro”, aspettando il 25 aprile, ha dedicato una giornata alla Resistenza. A quella liberazione costata tante vite, oggi cambiata nella forma, ma che, in sostanza, cerca ancora la libertà di vivere, lavorare e mettersi al servizio degli altri che è difficile trovare in una società individualista ed egocentrica.
Per questo Ultimo Binario è andato in scena con abiti e suoni lontani nel tempo, che evocano quelle veglie contadine attorno al fuoco. Un tempo di racconto e ascolto, ma anche delle feste, in quelle piazze troppo spesso diventate teatro di sconti e morte. Dai cimiteri escono gran parte delle storie cantate e recitate da Ultimo Binario. Dai racconti di chi porta avanti una memoria che la morte non è riuscita a far tacere.
Un treno di storie, quelle di ultimi riusciti a diventare primi, tanto da colpire i cinque componenti del gruppo, che ogni storia l’hanno trasformata in canzone. E in uno spettacolo che l’associazione culturale Orfeo porterà in teatri e circoli culturali e, presto, anche in un disco. Alle voci di questa gente, sul palco del teatro comunale se ne sono aggiunte altre, in una singolare forma di protesta che alle grida e agli scontri ha preferito le spiegazioni.
E altre ancora avevano animato il pomeriggio, fino a sera, nel ridotto del teatro. Alle 17 è stato presentato il docu-film di Massimo Puliani sulla strage di Montalto, seguito dal film del giovane regista Matteo Scarfò che ha realizzato nel 2010 il lungometraggio Anna, Teresa e le Resistenti, dedicato alle donne nella Resistenza come Anna Magnani e il suo personaggio Teresa Talotta Gullace, con la partecipazione di Nick Mancuso che ha girato le scene dove si svolse una delle più sanguinose battaglie.
E altre ancora avevano animato il pomeriggio, fino a sera, nel ridotto del teatro. Alle 17 è stato presentato il docu-film di Massimo Puliani sulla strage di Montalto, seguito dal film del giovane regista Matteo Scarfò che ha realizzato nel 2010 il lungometraggio Anna, Teresa e le Resistenti, dedicato alle donne nella Resistenza come Anna Magnani e il suo personaggio Teresa Talotta Gullace, con la partecipazione di Nick Mancuso che ha girato le scene dove si svolse una delle più sanguinose battaglie.
Il regista e attore Sergio Lapico ha presentato, poi, La Voce della Gente, con l'aiuto di interventi e video, oltre a interventi in acustica del gruppo Gatonegro che ha cantato brani della Resistenza. “Grazie a tutti”, “grazie ai ragazzi”, “grazie all’Istituzione teatro”, “grazie al pubblico”. Quel “grazie” onnipresente nella giornata di ieri, è stata il segno forse più forte di quanto la gente, ieri, fosse di nuovo il fulcro dell’attenzione e del lavoro fatto e da fare.
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