Turismo in bicicletta lungo l’antica via Flaminia
E’ stato infatti presentato, come già fatto qualche mese fa a Fano, il progetto di valorizzazione turistica del territorio “In bici lungo l’antica Flaminia” elaborato dalla sezione turistica dell’istituto tecnico Battisti di Fano in collaborazione con le associazioni Argonauta e For-bici FIAB, col supporto scientifico del Centro Studi Vitruviani che ha curato l’aspetto archeologico di un itinerario ricco di suggestioni; se adeguatamente valorizzato, attrezzato e promosso, il percorso non avrebbe nulla da invidiare a quelli da anni attivi in vari paesi europei, dove è in costante crescita la vacanza in bicicletta.
Particolarmente apprezzata è stata la conferma da parte di Adriabus dell’entrata in servizio di un bus con carrello in grado di trasportare 32 biciclette; fino al prossimo ottobre, ogni sabato e domenica ci saranno due corse giornaliere, una di mattina e una nel tardo pomeriggio, grazie alle quali i cicloturisti potranno muoversi agevolmente tra costa (Pesaro e Fano) ed entroterra (Scheggia e Urbino), con prevedibile allargamento del bacino di utenza alla vicina Umbria. La corsa inaugurale è prevista per domenica 12 maggio, in coincidenza con iniziative nazionali che mirano a promuovere la mobilità ciclistica (FIAB Bimbimbici).
Interesse e apprezzamento per l’iniziativa sono stati espressi in particolare dal sindaco di Acqualagna e dal vicesindaco di Cagli, accanto a qualche richiesta di migliorare la sede stradale della vecchia Flaminia nel tratto più interno in comune di Cantiano.
La sinergia è apparsa necessaria anche alla luce delle varie iniziative già avviate in provincia: nell’entroterra è risultata molto attiva l’associazione Fausto Coppi Corse nel settore dell’ospitalità alberghiera e delle strutture per il cicloturismo; sulla costa, l’agenzia viaggi ESATOUR, in collaborazione con l’associazione “Trek & Bike Experience”, sta proponendo sul territorio pacchetti vacanze per cicloturisti in MTB.
E’ stata infine avanzata la proposta di studiare percorsi ciclabili favoriti in periodo estivo dalla cestovia del Monte Catria, in attesa che vengano realizzate, come ormai in tutta Europa, piste ciclabili in sede propria.
In questo contesto va considerata anche la riconversione dell’ex ferrovia Fano-Urbino che potrebbe attirare tantissimi ciclo turisti che ancora non scelgono l’Italia, a parte il Trentino Alto Adige, proprio per le sue carenze strutturali.
Ma ciò che più necessita è la convinzione di potercela fare, nonostante la scarsità di risorse, facendo sistema tra amministratori pubblici ed operatori economici che possono contare anche su un risorsa in più, cioè il supporto delle tante associazioni attive in un territorio che ha le carte in regola per ospitare un turismo di qualità.
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