Piano sanitario, si inizia a ragionare
A
chiamarla vittoria, ci vuole coraggio. Ma il Piano sanitario regionale,
per ora, è stato bloccato. Da lunedì, si aprirà la discussione in
Commissione sanità, quella discussione che molti consiglieri regionali
si aspettavano fin dall'inizio. E, per martedì, l'assessore Mezzolani ha
convocato i sindaci dei comuni nei quali si trovano i piccoli ospedali
che la riforma sanitaria vorrebbe far diventare case della salute,
compreso quello di Cagli Patrizio Catena. L'obiettivo è di ascoltare le
istanze dei territori interessati, tanto che saranno presenti alle
audizioni anche i consiglieri regionali eletti in quelle zone, compreso
Traversini: un passo che, forse, doveva essere fatto prima di buttare
giù un'idea di sanità regionale, che è comunque meglio di niente, ma al
quale dovranno fare seguito provvedimenti.
Ma fidarsi di questa giunta, adesso, è
davvero impossibile. Tanto che resta l'autosospensione di Traversini.
“La mia decisione era derivata da un errore di metodo e da uno di
contenuto – spiega il consigliere regionale Pd -. Con questo passo, la
giunta regionale mostra di voler sanare l'errore di metodo, ma la mia
autosospensione resta in attesa del risultato finale: un Piano equo, che
tenga conto delle difficoltà dell'entroterra”. Ancora troppo poco per
fermare la protesta della comunità montana del Catria e Nerone: i
cittadini si stanno organizzando per essere presenti, giovedì, al
consiglio regionale. Chi vuole partecipare può lasciare la propria
adesione alla pro loco di Cagli sabato, domenica, lunedì e martedì.
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