“I consigli comunali si dimettano”. Secondo Gambioli, è l’unica cura per l’ospedale
“Il sindaco di Cagli e tutti i consiglieri comunali dovrebbero annunciare le proprie dimissioni e chiedere agli altri comuni di fare altrettanto”. Secondo il consigliere di minoranza Giuseppe Gambioli, non basta chiedere “la testa” della giunta Spacca, anche se la ritiene necessaria. Come ogni altro genere di manifestazioni di protesta.“Sono convinto – spiega - che le dimissioni dell’assessore Mezzolani sono già previste nella strategia della giunta regionale. È già accaduto altre volte in questi venti anni di spoliazione del nostro ospedale: si mette l’assessore alla Sanità come bersaglio delle proteste e poi, quando la popolazioni è al limite delle sopportazioni, viene sostituito con un altro. Gli animi si calmano, viene fatto credere che si è ottenuto un risultato e si torna a casa parzialmente soddisfatti. Nei fatti sono state delle vittorie di Pirro, anche questa volta l’assessore Mezzolani potrebbe essere sostituito ma il Piano sanitario andrà avanti come previsto e noi subiremo l’ennesimo taglio. L’ultimo, quello mortale, la cancellazione definitiva del ruolo del nostro ospedale.
A un colpo mortale, a una ingiustizia senza precedenti, dobbiamo rispondere con tutte le nostre forze e l’unica arma che abbiamo, che è nostra e che possiamo far valere, è quella di annunciare al prefetto di Pesaro le dimissioni dei consigli comunali dei comuni che beneficiano dell’ospedale”.
Difficile, secondo Gambioli, sarebbe per il prefetto garantire l’ordine pubblico se 20mila cittadini rimanessero senza sindaci.
“Dovrà chiedere spiegazioni al presidente Spacca che non potrà dare risposte politiche o ricattatorie come sta facendo ora. Non potrà prendere in giro i cittadini con le dimissioni dell’assessore alla Sanità ma dovrà bloccare e rivedere questo Piano sanitario, tenuto nascosto, iniquo, clientelare e poco trasparente”.
Ribadendo la volontà di partecipare a ogni manifestazione a difesa dell’ospedale, Gambioli chiede ai sindaci del Catria e Nerone “come cittadino dell’entroterra pesarese, come consigliere comunale di Cagli e come membro della direzione nazionale del Pri, di anteporre il ruolo di sindaco, se veramente hanno a cuore le sorti del nostro ospedale, al bene più prezioso che è la salute dei propri cittadini. Altrimenti rimarrà il rimorso di non aver tentato tutte le opportunità a disposizione pur di salvare il proprio ospedale”.
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