Riorganizzazione ospedali, per l'Udc "la Giunta deve ascoltare il parere dei cittadini"
Pesaro (PU) - "La grande partecipazione di cittadini, comitati, rappresentanti dei partiti e delle istituzioni locali alle manifestazioni per difendere il diritto alla salute ed il mantenimento di servizi essenziali nei piccoli ospedali richiede da parte della Giunta Regionale delle Marche una urgente modifica del piano di riorganizzazione dei servizi ospedalieri".
E' il parere dell'Udc provinciale, come sottolineano il segretario provinciale Udc provinciale Alessandro Rosati e il presidente provinciale Marcello Mei:
"Il forte ridimensionamento di nosocomi come quello di Cagli e Fossombrone in particolare - dicono - ma anche di Sassocorvaro e Pergola significherebbe di fatto togliere servizi primari a migliaia di cittadini. Va tenuto prima di tutto in considerazione che nella proposta di riorganizzazione vi è un enorme squilibrio per quanto riguarda la percentuale di posti letto".
"Già la provincia di Pesaro-Urbino è ampiamente sotto la media e il Piano di riordino taglierebbe ancora posti nella nostra provincia che sarebbe così molto più penalizzata rispetto Ancona, Macerata ed Ascoli. In queste settimane abbiamo visto con piacere che anche parlamentari e responsabili provinciali del principale partito della maggioranza hanno preso posizione in favore delle richieste dei territori, questo non può che farci piacere visto che da mesi anche l’Udc di Pesaro-Urbino come altri partiti, tanti Comitati e liberi cittadini stavano sollecitando la Regione a modificare le proposte avanzate".
"Sappiamo tutti che i tagli ai bilanci regionali impongono scelte difficili e sacrifici riteniamo però che la Regione Marche non possa tenere comportamenti diversi a seconda delle province e non possa pertanto penalizzare interi territori come quello dell’intero entroterra pesarese mentre in altre realtà i tagli sono minori".
"L’Udc di Pesaro Urbino confida che la Giunta regionale sappia ascoltare la voce di Comitati, Sindaci, forze politiche della nostra provincia apportando le modifiche che servono per non lasciare senza servizi ospedalieri le realtà che fanno riferimento in particolare a Cagli e Fossombrone che nella proposta attuale verrebbero penalizzate in maniera ingiusta rispetto l’intero territorio regionale".
E' il parere dell'Udc provinciale, come sottolineano il segretario provinciale Udc provinciale Alessandro Rosati e il presidente provinciale Marcello Mei:
"Il forte ridimensionamento di nosocomi come quello di Cagli e Fossombrone in particolare - dicono - ma anche di Sassocorvaro e Pergola significherebbe di fatto togliere servizi primari a migliaia di cittadini. Va tenuto prima di tutto in considerazione che nella proposta di riorganizzazione vi è un enorme squilibrio per quanto riguarda la percentuale di posti letto".
"Già la provincia di Pesaro-Urbino è ampiamente sotto la media e il Piano di riordino taglierebbe ancora posti nella nostra provincia che sarebbe così molto più penalizzata rispetto Ancona, Macerata ed Ascoli. In queste settimane abbiamo visto con piacere che anche parlamentari e responsabili provinciali del principale partito della maggioranza hanno preso posizione in favore delle richieste dei territori, questo non può che farci piacere visto che da mesi anche l’Udc di Pesaro-Urbino come altri partiti, tanti Comitati e liberi cittadini stavano sollecitando la Regione a modificare le proposte avanzate".
"Sappiamo tutti che i tagli ai bilanci regionali impongono scelte difficili e sacrifici riteniamo però che la Regione Marche non possa tenere comportamenti diversi a seconda delle province e non possa pertanto penalizzare interi territori come quello dell’intero entroterra pesarese mentre in altre realtà i tagli sono minori".
"L’Udc di Pesaro Urbino confida che la Giunta regionale sappia ascoltare la voce di Comitati, Sindaci, forze politiche della nostra provincia apportando le modifiche che servono per non lasciare senza servizi ospedalieri le realtà che fanno riferimento in particolare a Cagli e Fossombrone che nella proposta attuale verrebbero penalizzate in maniera ingiusta rispetto l’intero territorio regionale".
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