http://ifg.uniurb.it
Medicina, il Braconnot Prize va a un ricercatore di Cagli, riconoscimento europeo
URBINO – Il Braconnot prize, premio assegnato dall’European Chitin Society (Euchis) quest’anno è andato a Luca Casettari, un ricercatore di 32 anni originario di Cagli. Il premio gli è stato assegnato per la sua attività di ricerca relativa all’applicazione del chitosano (un polisaccaride) utilizzato per il rilascio controllato di farmaci. Il chitosano, tra le tante sue utilità, ha anche un ruolo importante nella prevenzione delle infezioni, nella guarigione delle ferite e nella ricostruzione dei tessuti. L’Euchis assegna il premio ogni due anni a un giovane ricercatore europeo che si distingue per la propria attività di ricerca. “Stiamo cercando di convogliare le nostre ricerche di laboratorio per la creazione di uno spin-off universitario”, ha dichiarato Casettari.
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venerdì 31 maggio 2013
Cagli sbanca Pesaro, ora la finale
Cagli sbanca Pesaro, ora la finale
Basket: playoff decisivi mercoledì sera contro l'Isaurum
Isaurum-Cagli Basketball 39-62
I marcatori cagliesi: Basili 2, Smacchia 6, Caselli 10, Nocchi 2, Mensà 9, Ascani 2, Buccarini Gio., Ciancamerla 10, Ciarafoni 8, Buccarini Gia. 13.
giovedì 30 maggio 2013
Pianello da gustare
www.quiflaminiamarche.corrierenazionale.it
Pianello da gustare
Cagli - Musica e cena in osteria. Per gustarsi il cibo e i gruppi che si esibiscono, ma anche la Pianello nascosta, quella alla quale si accede a piedi.
Per far scoprite Pianello e la sua cucina (quella che comprende la polenta entrata nel Guinness), torna Piaceri Di Vini, dalla 19 di sabato 1 giugno.
Gone 4 Dogs alla manifestazione Piaceri Di Vini, all'Osteria d'la Loggia.
Pianello di Cagli (PU)
Cagliese: aggressione Painelli, il caso alla Procura Federale
www.quelliche.net
Cagliese: aggressione Painelli, il caso alla Procura Federale
CAGLI. La Cagliese va in fondo in merito alla questione dell'aggressione al giocatore Painelli prima dello spareggio playout di Eccellenza disputato a Corridonia. Il Comitato Regionale della FIGC invia la documentazione alla Procura Federale per svolgere gli accertamenti e le dovute indagini per la completa ricostruzione degli episodi sollevati dalla società pesarese.
Cagliese: aggressione Painelli, il caso alla Procura Federale
CAGLI. La Cagliese va in fondo in merito alla questione dell'aggressione al giocatore Painelli prima dello spareggio playout di Eccellenza disputato a Corridonia. Il Comitato Regionale della FIGC invia la documentazione alla Procura Federale per svolgere gli accertamenti e le dovute indagini per la completa ricostruzione degli episodi sollevati dalla società pesarese.
mercoledì 29 maggio 2013
Ciabocchi risponde a Pierfranceschi
Ciabocchi risponde a Pierfranceschi
Il consigliere Pierfranceschi non perde occasione per denigrare e far demagogia, volendo intendere una collaborazione trimestrale per specifici progetti come la causa della mancanza di lavoro per i giovani. A parte il dubbio che il consigliere solleva sull'opportunità che il Presidente dell'Assemblea Regionale ha ritenuto di voler dare a me che va a mettere in discussione la mia professionalità e che ritengo indegna, vorrei sottolineare il fatto che l'assunzione prevede un impegno a cui il sottoscritto fa fronte regolarmente, su una tematica che ormai conosco molto a fondo, avendoci lavorato per tanti anni e che ora è arrivata ad un momento cruciale, l'analisi delle tematiche del nuovo assetto territoriale degli enti locali, che partendo dall'obbligo di associazione di servizi per i comuni sotto i 3-5 mila abitanti passando per la trasformazione delle comunità montane e la chiusura ormai imminente delle province, e che vedrà un drastico cambiamento sul sistema di governo del territorio con il rischio di far venir meno utili servizi per i cittadini delle aree interne come da me denunciato ormai da anni!
Farebbe bene Pierfranceschi a spiegare ai giovani cosa non ha fatto il partito che rappresenta (pdl) in 4 anni di governo Berlusconi e fino ad oggi nei governi Monti e Letta in cui è stato ed è ago della bilancia, per risolvere la crisi, evitare il tracollo dell'economia e di conseguenza le perdite dei posti di lavoro, oppure cosa ha fatto per dare ai giovani opportunità di trovarne?
Non è una collaborazione su un progetto specifico a togliere opportunità ai giovani, ma sono i tagli alla ricerca, alla scuola, all'università e l'aumento delle imposte e l'allungamento dell'eta pensionabile, a cui ha contribuito il suo partito, a non dare scampo ai nostri ragazzi o a chi perde un posto di lavoro.
Per l'impegno e la disponibilità che metto nel mio lavoro e nell'amministrazione della cosa pubblica (7 giorni su 7 e fino a 16-18 ore al giorno) non credo di rubare nulla alla collettività e ai cittadini, tolgo solo tempo agli affetti miei personali e ai familiari che mi sostengono e capiscono che chi ha un mandato suffragato dal voto elettorale lo deve svolgere a pieno.
Le scelte che ho preso sono state sempre ragionate coerenti, ponderate e avvalorate dai risultati e oggi, come nel caso della discarica di ca Guglielmo sono sotto gli occhi di tutti, la discarica dopo tanti anni è chiusa e il territorio viene finalmente recuperato chiudendo e Curando una ferita così pesante.
Infine sarebbe bene che il consigliere Pierfranceschi criticasse la vera casta composta anche dai suoi rappresentanti politici nazionali e lo invito a fare proposte concrete invece di far demagogia in un momento così complicato per i comuni e per il paese. Può anche venire a trovarmi e condividere con me proposte e idee per il territorio, ma in 3 anni non l'ho mai visto nel mio ufficio per un confronto costruttivo, evidentemente è più facile criticare chi lavora piuttosto che contribuire a migliorare il territorio e cercare di dare futuro alle nuove generazioni.
Il consigliere Pierfranceschi non perde occasione per denigrare e far demagogia, volendo intendere una collaborazione trimestrale per specifici progetti come la causa della mancanza di lavoro per i giovani. A parte il dubbio che il consigliere solleva sull'opportunità che il Presidente dell'Assemblea Regionale ha ritenuto di voler dare a me che va a mettere in discussione la mia professionalità e che ritengo indegna, vorrei sottolineare il fatto che l'assunzione prevede un impegno a cui il sottoscritto fa fronte regolarmente, su una tematica che ormai conosco molto a fondo, avendoci lavorato per tanti anni e che ora è arrivata ad un momento cruciale, l'analisi delle tematiche del nuovo assetto territoriale degli enti locali, che partendo dall'obbligo di associazione di servizi per i comuni sotto i 3-5 mila abitanti passando per la trasformazione delle comunità montane e la chiusura ormai imminente delle province, e che vedrà un drastico cambiamento sul sistema di governo del territorio con il rischio di far venir meno utili servizi per i cittadini delle aree interne come da me denunciato ormai da anni!
Farebbe bene Pierfranceschi a spiegare ai giovani cosa non ha fatto il partito che rappresenta (pdl) in 4 anni di governo Berlusconi e fino ad oggi nei governi Monti e Letta in cui è stato ed è ago della bilancia, per risolvere la crisi, evitare il tracollo dell'economia e di conseguenza le perdite dei posti di lavoro, oppure cosa ha fatto per dare ai giovani opportunità di trovarne?
Non è una collaborazione su un progetto specifico a togliere opportunità ai giovani, ma sono i tagli alla ricerca, alla scuola, all'università e l'aumento delle imposte e l'allungamento dell'eta pensionabile, a cui ha contribuito il suo partito, a non dare scampo ai nostri ragazzi o a chi perde un posto di lavoro.
Per l'impegno e la disponibilità che metto nel mio lavoro e nell'amministrazione della cosa pubblica (7 giorni su 7 e fino a 16-18 ore al giorno) non credo di rubare nulla alla collettività e ai cittadini, tolgo solo tempo agli affetti miei personali e ai familiari che mi sostengono e capiscono che chi ha un mandato suffragato dal voto elettorale lo deve svolgere a pieno.
Le scelte che ho preso sono state sempre ragionate coerenti, ponderate e avvalorate dai risultati e oggi, come nel caso della discarica di ca Guglielmo sono sotto gli occhi di tutti, la discarica dopo tanti anni è chiusa e il territorio viene finalmente recuperato chiudendo e Curando una ferita così pesante.
Infine sarebbe bene che il consigliere Pierfranceschi criticasse la vera casta composta anche dai suoi rappresentanti politici nazionali e lo invito a fare proposte concrete invece di far demagogia in un momento così complicato per i comuni e per il paese. Può anche venire a trovarmi e condividere con me proposte e idee per il territorio, ma in 3 anni non l'ho mai visto nel mio ufficio per un confronto costruttivo, evidentemente è più facile criticare chi lavora piuttosto che contribuire a migliorare il territorio e cercare di dare futuro alle nuove generazioni.
Pierfranceschi: "Doppio incarico per il Presidente della Comunità Montana Ciabocchi"
Pierfranceschi: "Doppio incarico per il Presidente della Comunità Montana Ciabocchi"
In un periodo in cui si fa un gran parlare di privilegi, della casta e dei politici con doppi e vari incarichi sono venuto a conoscenza di un clamoroso fatto che riguarda due presidenti. E cioè uno in Regione e uno nella nostra C.M.. Infatti dal Decreto del Presidente della Assemblea Legislativa Regionale della Regione Marche N.7/Prescr del 28/03/2013, si apprende che il Presidente della C.M. Massimo Ciabocchi è stato inserito dal 1° aprile nell’elenco retribuito dei collaboratori del Presidente del Consiglio Regionale, Vittoriano Solazzi.
In questo modo, il Presidente Ciabocchi ha due indennità.
Una da parte della C.M. che viene pagata dai contributi dei comuni facenti parte della stessa Comunità Montana ed una dalla Regione.
Mi sembra un po' eccessivo, in un momento di grosse difficoltà economiche in cui i giovani fanno difficoltà a trovare un lavoro, che ci siano esponenti politici che invece possano prendere due stipendi pagati dai cittadini.
Pur riconoscendo l’iter del provvedimento regolare per l’assunzione di Ciabocchi (motivata per l’incarico fino al 30 giugno per l’analisi delle tematiche del nuovo assetto territoriale delle autonomie locali) tra i collaboratori del Presidente Solazzi, siamo sicuri che occorreva nominare proprio Ciabocchi e non nominare altri a seguire questo incarico?
Considerando poi che proprio Ciabocchi più volte si è eretto in varie dichiarazioni a paladino contro la casta per sprechi di soldi pubblici o doppi incarichi.
Del resto Ciabocchi non è proprio del tutto nuovo a dire una cosa e farne un’altra, anche quanto riguarda la difesa del territorio.
Si fa difensore dell’ambiente mentre poi nei mesi scorsi ha firmato come Presidente della C.M, il protocollo d’intesa per il mantenimento della discarica di Ca Guglielmo, oggi chiusa dopo molte mie segnalazioni e non poche polemiche tra i cittadini di Cagli e Frontone.
Anacleto Pierfranceschi
Consigliere Comunale - Cagli
In un periodo in cui si fa un gran parlare di privilegi, della casta e dei politici con doppi e vari incarichi sono venuto a conoscenza di un clamoroso fatto che riguarda due presidenti. E cioè uno in Regione e uno nella nostra C.M.. Infatti dal Decreto del Presidente della Assemblea Legislativa Regionale della Regione Marche N.7/Prescr del 28/03/2013, si apprende che il Presidente della C.M. Massimo Ciabocchi è stato inserito dal 1° aprile nell’elenco retribuito dei collaboratori del Presidente del Consiglio Regionale, Vittoriano Solazzi.
In questo modo, il Presidente Ciabocchi ha due indennità.
Una da parte della C.M. che viene pagata dai contributi dei comuni facenti parte della stessa Comunità Montana ed una dalla Regione.
Mi sembra un po' eccessivo, in un momento di grosse difficoltà economiche in cui i giovani fanno difficoltà a trovare un lavoro, che ci siano esponenti politici che invece possano prendere due stipendi pagati dai cittadini.
Pur riconoscendo l’iter del provvedimento regolare per l’assunzione di Ciabocchi (motivata per l’incarico fino al 30 giugno per l’analisi delle tematiche del nuovo assetto territoriale delle autonomie locali) tra i collaboratori del Presidente Solazzi, siamo sicuri che occorreva nominare proprio Ciabocchi e non nominare altri a seguire questo incarico?
Considerando poi che proprio Ciabocchi più volte si è eretto in varie dichiarazioni a paladino contro la casta per sprechi di soldi pubblici o doppi incarichi.
Del resto Ciabocchi non è proprio del tutto nuovo a dire una cosa e farne un’altra, anche quanto riguarda la difesa del territorio.
Si fa difensore dell’ambiente mentre poi nei mesi scorsi ha firmato come Presidente della C.M, il protocollo d’intesa per il mantenimento della discarica di Ca Guglielmo, oggi chiusa dopo molte mie segnalazioni e non poche polemiche tra i cittadini di Cagli e Frontone.
Anacleto Pierfranceschi
Consigliere Comunale - Cagli
A CAGLI IL CONCORSO FERNANDO MENCHERINI PREMIA I GIOVANI TALENTI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA
A CAGLI IL CONCORSO FERNANDO MENCHERINI PREMIA I GIOVANI TALENTI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA
Sabato 1 giugno, alle ore 21, presso il Teatro Comunale di Cagli (PU) si svolgerà la serata conclusiva della seconda edizione del Concorso Internazionale di Interpretazione di musica contemporanea Fernando Mencherini, creato
dall' Associazione Contemporaneo, in collaborazione con Comune di Cagli
Assessorato Beni e Attività Culturali e l'Istituzione Teatro Comunale
di Cagli, e con il patrocinio della Federazione Cemat, per promuovere la
conoscenza delle opere del Maestro cagliese prematuramente scomparso
nel 1997.
Tra i numerossissimi lavori di
Mencherini ricordiamo il Notturno per contrabbasso, commissionatogli dal
musicista maceratese Stefano Scodanibbio nel 1979, il primo
Quartetto d'archi, premiato al "Premio Bucchi 1981", "Das Zweiter
Zimmer", un tango commissionato nel 1983 dal pianista americano Yvar
Mikhashoff e "Isegreti del tempio", premiato al "Concorso Trio Basso
Internationaler Kompositions Wettbewerb" nel 1989 a Colonia.
Negli
ultimi anni Mencherini si si è dedicato al teatro musicale - ricordiamo
"Sexy Sadie", una flash opera per "Europa Festival '95" di Ferentino -
e al teatro danza: dalla collaborazione con la compagnia Arbalete sono
nati i balletti "Operai", "Le zattere", "Per la finestra nuova", "Il
meridiano", "Ghirigori ovvero Io non guardo mai il cielo", del 1996.
Quest'anno
sono giunte a Cagli oltre cinquanta iscrizioni, pervenute sia
dall'Italia sia dall'estero (Austria, Spagna, Svizzera, Germania,
Giappone...), una conferma del successo già riscontrato dalla prima
edizione del concorso, svoltasi nel 2007, e la dimostrazione che c'è un
forte interesse dei giovani esecutori verso la musica contemporanea e
verso la figura e l'opera di Fernando Mercherini. La giuria del concorso
è presieduta dal musicologo prof. Renzo Cresti ed è composta dal
pianista Fausto Bongelli, che ha recentemente dedicato un cd al maestro
Mencherini, dal sassofonista e direttore del Conservatorio di Fermo
Massimo Mazzoni, dall'organizzatore di festival musicali e teatrali
Gianfranco Leli e da un rappresentante della famiglia del compositore.
La
serata si concluderà con la partecipazione straordinaria del
sassofonista Massimo Mazzoni, che eseguirà un brano particolare della
produzione mencheriniana: "Piangere la pietra", per sax e voce, su testo
e con la voce recitante (registrata) del poeta Edoardo Sanguineti. L'ingresso alla serata è gratuito.
Una cagliese alle prefinali nazionali di Miss Mondo Italia
Una cagliese alle prefinali nazionali di Miss Mondo Italia
Debora Santini, a Marcelli di Numana, è riuscita ad aggiudicarsi la fascia di prefinalista nazionale, importante lasciapassare verso la finale nazionale di Miss Mondo Italia a Gallipoli.
Il prossimo step per Debora sarà martedì 4 giugno, al complesso turistico Le Sirenè Ecoresort di Gallipoli, con il gran galà di presentazione alla stampa. In quella data si sceglieranno le finaliste nazionali 2013 che continueranno il loro percorso fino ad arrivare alla finale nazionale del 15 giugno, nella piazza Aldo Moro di Gallipoli.
"Ho iniziato a seguire questa strada da quando ho compiuto 16 anni ma il fatto di essere minorenne costringeva i miei a seguirmi, per questo ho iniziato a prendere la cosa più sul serio compiuti i 18 anni" racconta Debora, nel tracciare l’inizio di questo piccolo, grande sogno che l’ha portata fino a Milano. "Non posso lamentarmi della mia avventura milanese. Sono soddisfatta di tutto quello che ho fatto e spero sempre in un seguito migliore - continua Debora - non ho mai fatto corsi o lezioni private di portamento, semplicemente accendevo la tv su un qualsiasi canale di moda e guardavo le modelle sfilare".
Chiara Azalea
martedì 28 maggio 2013
CONSEGNATO IL CANTIERE DELLA ROCCA-TORRIONE
CONSEGNATO IL CANTIERE DELLA ROCCA-TORRIONE
Con
l'avvenuta consegna dei lavori ha ufficialmente inizio il restauro del
quattrocentesco complesso fortificato "Torrione-soccorso coverto-Rocca"
di Francesco di Giorgio Martini.
Grazie al contributo statale di 531 mila euro, ad opera dell'impresa Icor Dorica Srl di Piobbico, si attivano i lavori di consolidamento e restauro per la prima tranche di un vasto progetto che nel suo complesso riguarda tanto la fortificazione martiniana quanto il tratto di strada dal Torrione ai Cappuccini con l’acquedotto medioevale e le mura della Cale pentapolitana traslata nell’attuale pianoro dopo i tragici eventi del 1287.
"Con questo intervento che varie generazioni di cagliesi hanno giustamente a lungo vagheggiato si avvia uno di quei grandi progetti ad alta valenza culturale con innegabili risvolti turistici data la grande forza attrattiva di uno dei gioielli ideati dal geniale architetto senese per il duca Federico da Montefeltro. Restaurare questo complesso fortificato significa inoltre recuperare un tassello di notevole rilievo in ambito internazionale che lega l’attuale città a quella antica posta tra il colle dei Cappuccini e quelli sovrastanti della Banderuola dell’Avenante. Tutto il colle dei Cappuccini è di notevole interesse per le diverse stratificazioni storiche di cui si leggono le testimonianze archeologiche che spaziano da quelle civili a quelle militari fino a quelle religiose. L'attuale primo stralcio di 531 mila euro è stato assegnato nel dicembre 2010 grazie ad una perfetta sinergia tra il Comune di Cagli la Direzione Regionale del MiBAC e la Soprintendenza BAP delle Marche. Nell'augurio che il Governo torni ad investire risorse nel fondamentale binomio beni-attività culturali e paesaggio quale motore di crescita culturale, economica e di creazione di nuovi posti di lavoro (da qui al 2020 esiste una potenzialità di 600 mila nuovi occupati) la Giunta Comunale di Cagli, guardando al fururo, prosegue con determinazione nel suo cammino di conservazione e valorizzazione dei beni monumentali, dei musei ed in strutture fondamentali quali il Polo Culturale di Eccellenza ed il Teatro".
in tale importante intervento, guardando anche ai possibili futuri riconoscimenti internazionali, già si intravedono i positivi risvolti turistici di quello che peraltro al termine dei lavori sarà anche il belvedere su Cagli e la vallata corsa dalla Flaminia e chiusa dai monti Paganuccio e Pietralata che compongono la preziosa comune Riserva del Furlo.
Grazie al contributo statale di 531 mila euro, ad opera dell'impresa Icor Dorica Srl di Piobbico, si attivano i lavori di consolidamento e restauro per la prima tranche di un vasto progetto che nel suo complesso riguarda tanto la fortificazione martiniana quanto il tratto di strada dal Torrione ai Cappuccini con l’acquedotto medioevale e le mura della Cale pentapolitana traslata nell’attuale pianoro dopo i tragici eventi del 1287.
"Con questo intervento che varie generazioni di cagliesi hanno giustamente a lungo vagheggiato si avvia uno di quei grandi progetti ad alta valenza culturale con innegabili risvolti turistici data la grande forza attrattiva di uno dei gioielli ideati dal geniale architetto senese per il duca Federico da Montefeltro. Restaurare questo complesso fortificato significa inoltre recuperare un tassello di notevole rilievo in ambito internazionale che lega l’attuale città a quella antica posta tra il colle dei Cappuccini e quelli sovrastanti della Banderuola dell’Avenante. Tutto il colle dei Cappuccini è di notevole interesse per le diverse stratificazioni storiche di cui si leggono le testimonianze archeologiche che spaziano da quelle civili a quelle militari fino a quelle religiose. L'attuale primo stralcio di 531 mila euro è stato assegnato nel dicembre 2010 grazie ad una perfetta sinergia tra il Comune di Cagli la Direzione Regionale del MiBAC e la Soprintendenza BAP delle Marche. Nell'augurio che il Governo torni ad investire risorse nel fondamentale binomio beni-attività culturali e paesaggio quale motore di crescita culturale, economica e di creazione di nuovi posti di lavoro (da qui al 2020 esiste una potenzialità di 600 mila nuovi occupati) la Giunta Comunale di Cagli, guardando al fururo, prosegue con determinazione nel suo cammino di conservazione e valorizzazione dei beni monumentali, dei musei ed in strutture fondamentali quali il Polo Culturale di Eccellenza ed il Teatro".
in tale importante intervento, guardando anche ai possibili futuri riconoscimenti internazionali, già si intravedono i positivi risvolti turistici di quello che peraltro al termine dei lavori sarà anche il belvedere su Cagli e la vallata corsa dalla Flaminia e chiusa dai monti Paganuccio e Pietralata che compongono la preziosa comune Riserva del Furlo.
successo per la 13° FESTA DELLA PIPA a Cagli
successo
per la
13°
FESTA DELLA PIPA a Cagli
La
gara di “lento fumo” (XI Trofeo internazionale) è stata
trasmessa per la prima volta in streaming su You-Tube in tutto
il
mondo. Vincitore Andrea Zuani che ha battuto per un minuto il
vice
campione Mauro Cosmo con 2 ore38minuti e 18 secondi, mentre
tra le
ospiti del gentil sesso la vittoria è stata assegnata alla
romana
Cinzia Cecconi (giunta sesta nella classifica generale) ed
Elena
Venturi con rispettivamente 1 ore e 41 min e 1 ora e 33
A
Mauro Cosmo, di San Donà di Piave, è stato anche consegnato
dal
Sindaco Patrizio Catena, il riconoscimento di “amico di
Cagli”,
vista la sua presenza fin dalle prime edizioni alla singolare
e
intrigante manifestazione.
Toccante
il momento della consegna delle Pipe al museo di Cagli: la
“pipa a
tema” di quest'anno era infatti dedicata ad un Mastro pipaio
pesarese, recentemente scomparso, Giancarlo Guidi.
Alla
presenza della moglie Luana, i Mastri Pipai hanno consegnato i
loro
lavori dedicati al Maestro. Alla cerimonia è intervenuto anche
il
noto stilista Piero Guidi: “Ho frequentato per anni la
“bottega
di Geppetto” del mio amico Giancarlo. Un artista che sapeva
donare
anima e luce alle sue creazioni. Se consideriamo che gli
oggetti sono
ormai divenuti comunicatori di affetto, si può dire che lui
creò
tra alcuni tra i più begli oggetti di valore dei nostri
tempi.”
Una
vera festa per Cagli, un meeting assolutamente unico, anche
per la
presenza di un gran numero di espositori da tutto il mondo,
tra cui
anche la simpaticissima danese Anne Julie, che
ha ereditato la passione dal marito e che da 45 anni crea
pipe di
alto design.
Successo
anche per lo spettacolo “Zona
Cesarini” - Storie di Emigrazione Tango e Pallone, a cura
dell’Associazione ItinerArte che
l’Associazione
“Omnibus 2” ha offerto ai numerosi ospiti sabato
pomeriggio al
Comunale di Cagli.
Rassegna di primavera, sabato in coro
Rassegna di primavera, sabato in coro
Cagli
- Si esibiranno il coro polifonico Città di Cagli e il coro lirico
Perla Verde di Riccione. La serata musicale è quella della 29esima
Rassegna corale di primavera, organizzata per sabato 1 giugno.
L'appuntamento è nella chiesa di San Francesco alle 21.
L'appuntamento è nella chiesa di San Francesco alle 21.
lunedì 27 maggio 2013
2° Concorso internazionale di interpretazione di musica contemporanea “FERNANDO MENCHERINI”
2° Concorso internazionale di interpretazione di musica contemporanea “FERNANDO MENCHERINI”
Con il patrocinio di Federazione Cemat
Comune di
Cagli Assessorato Beni e Attività
Culturali
Istituzione Teatro Comunale di
Cagli
sono lieti di invitarVi
al Teatro Comunale
di Cagli (PU)
sabato 1 giugno
ore 21
(ingresso libero)
per la serata
conclusiva della seconda edizione del
Concorso internazionale di interpretazione
di musica contemporanea
“FERNANDO MENCHERINI”
Per commemorare la figura e l'opera del
compositore cagliese Fernando Mencherini (1949-1997), sabato 1 giugno 2013 si
terrà la serata conclusiva della seconda edizione del
concorso internazionale di interpretazione di musica contemporanea “FERNANDO MENCHERINI”, promossa dall'Associazione Contemporaneo di Cagli, con
il sostegno del Comune di Cagli - Assessorato beni e attività culturali di
Cagli (assessore e vice sindaco Alberto Mazzacchera) e dell'Istituzione Teatro Comunale
(diretta dal prof. Massimo Puliani), e con il patrocinio della Federazione Cemat di
Roma.
Le oltre cinquanta iscrizioni,
pervenute sia dall'Italia sia da numerosi altri paesi (Austria, Spagna,
Svizzera, Germania, Giappone...) confermano il successo già riscontrato dalla
prima edizione del concorso, svoltasi nel 2007, nonché il forte interesse dei
giovani esecutori verso la musica contemporanea.
La serata conclusiva del concorso, che
prevede la premiazione e il concerto dei vincitori, si terrà nell'ambito
del progetto Cagli Prima A
Teatro al teatro
comunale sabato 1 giugno 2013, alle ore 21.
La giuria del concorso è presieduta dal musicologo
prof. Renzo Cresti ed è composta dal pianista Fausto Bongelli, il cui recente cd Bongelli plays
Mencherini è interamente dedicato al maestro Mencherini, dal sassofonista e
direttore del Conservatorio di Fermo Massimo Mazzoni, dall'organizzatore di
festival musicali e teatrali Gianfranco Leli e da un rappresentante della
famiglia del compositore.
Nel corso della serata la giuria dichiarerà i vincitori
della seconda edizione, che si esibiranno nei brani scelti dalla vasta
produzione di Fernando Mencherini.
La serata si concluderà con la
partecipazione straordinaria del sassofonista Massimo Mazzoni che
eseguirà un brano particolare della produzione mencheriniana: Piangere la
pietra, per sax e voce, su testo e con la voce recitante (registrata) del
poeta Edoardo Sanguineti.
L'ingresso alla serata è
gratuito.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio
Cultura Comune di Cagli - Tel.: (+39) 0721-780731
fonte: http://dentrovivereacagli.blogspot.it/2013/05/2-concorso-internazionale-di.html
Doppio podio a Vallelunga, Magnoni scala la classifica
Nella successiva gara-2 il marchigiano è stato bravo a rimediare a uno start difficile giungendo di nuovo subito alle spalle del vincitore: "Sono partito male - ha detto Michele - e ho cercato di recuperare il più velocemente possibile per non perdere la scia di Eddi ma lui era già lontano; ho provato a spingere forte ma quando ho capito che non l’avrei raggiunto ho preferito accontentarmi". E prendere punti importanti per il proseguo del campionato: prossimo appuntamento il 15 e 16 giugno a Misano.
Giovani e imprese-coraggio venerdì a Cagli
Giovani e imprese-coraggio venerdì a Cagli
L'evento della Confartigianato provinciale
domenica 26 maggio 2013
Le scuole protagoniste a teatro
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Le scuole protagoniste a teatro
Le scuole protagoniste a teatro
Cagli - L’emozione del debutto non ha età. Soprattutto se a guardarti c’è tutta la tua famiglia con gli occhi carichi di aspettativa e di orgoglio.
In scena giovedì e venerdì sera al teatro comunale di Cagli le classi V della scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di Cagli sono state protagoniste dello spettacolo Stars and Stripes.
Un vero e proprio omaggio all’America con un’ampia rappresentazione storica partita dai padri fondatori e conclusa al ritmo di What a Feeling negli anni ’80.
In oltre tre ore, 31 performance con recite, canzoni e ballo. A curare le coreografie, direttamente dal programma Amici, Francesco Mariottini con le musiche e gli arrangiamenti di Raffaele Felici e la regia di Antonella Accilli.
Una coreografia porta anche la firma di Benilde Marini, direttrice della scuola di danza Movimento e Fantasia. Soddisfazione da parte della professoresse coinvolte e della vicepreside Letizia Petroni che ha accompagnato gli spettatori in questo viaggio a stelle e strisce.
Lento fumo e Festa della Pipa
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Lento fumo e Festa della Pipa
Cagli –Il Trofeo di Lento fumo è l'appuntamento principe della giornata. Si conclude oggi, la 13esima edizione della Festa della Pipa di Cagli. Un appuntamento nato tra amici, che sull'incontro tra amici continua a puntare.
Al trofeo che premia la lentezza, la capacità di gustarsi la pipa e il sapore, parteciperà anche il vicecampione mondiale Mauro Cosmo, di San Donà di Piave, che ha il record di 3 ore e 20 minuti.
Le esposizioni dei mastri pipai aprono alle 10, la premiazione del trofeo è alle 17.
Mostre trovano posto in alcuni dei palazzi più belli della città.
Lento fumo e Festa della Pipa
Cagli –Il Trofeo di Lento fumo è l'appuntamento principe della giornata. Si conclude oggi, la 13esima edizione della Festa della Pipa di Cagli. Un appuntamento nato tra amici, che sull'incontro tra amici continua a puntare.
Al trofeo che premia la lentezza, la capacità di gustarsi la pipa e il sapore, parteciperà anche il vicecampione mondiale Mauro Cosmo, di San Donà di Piave, che ha il record di 3 ore e 20 minuti.
Le esposizioni dei mastri pipai aprono alle 10, la premiazione del trofeo è alle 17.
Mostre trovano posto in alcuni dei palazzi più belli della città.
La neve imbianca il Catria
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La neve imbianca il Catria
Cagli - Il freddo pungente poteva farlo sospettare. Ma vedere la neve sulla cima del monte Catria è un po' diverso. Ieri i fiocchi hanno coperto la sommità, ma i prati si sono imbiancati fino a quote basse.
Dopo la grandine a fine aprile, ora arriva la neve a fine maggio. E il meteo prevede possibilità di precipitazioni e temperature non troppo alte ancora fino alla prima settimana di maggio.
Chi non ha ancora fatto il "cambio di stagione" farà bene ad aspettare.
La neve imbianca il Catria
Cagli - Il freddo pungente poteva farlo sospettare. Ma vedere la neve sulla cima del monte Catria è un po' diverso. Ieri i fiocchi hanno coperto la sommità, ma i prati si sono imbiancati fino a quote basse.
Dopo la grandine a fine aprile, ora arriva la neve a fine maggio. E il meteo prevede possibilità di precipitazioni e temperature non troppo alte ancora fino alla prima settimana di maggio.
Chi non ha ancora fatto il "cambio di stagione" farà bene ad aspettare.
Acqua "salata", verso il Tar e tavoli tecnici
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Acqua "salata", verso il Tar e tavoli tecnici
Cagli - Valutare un ricorso al Tar (c'è tempo fino a inizio luglio) e mettere tutti i sindaci attorno a un tavolo. Ci sono queste tra le cose da fare subito, secondo quanti hanno partecipato all'assemblea pubblica sull'acqua, organizzata giovedì sera a Cagli da Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino e 5 Stelle del Catria e Nerone.
L'aumento della "bolletta" votato dai sindaci dell'Aato (non tutti presenti), il punto di partenza. E una mozione alla quale ha seguito il voto contrario di nove sindaci, compresi quelli di Piobbico (Mochi era l'unico sindaco in sala) e Pergola (rappresentata da un assessore), ma che non è servita a cambiare l'esito.
Quella al circolo cittadino, è stata la prima di una serie di riunioni, che dovrebbero portare alla costituzione di tavoli tecnici, capaci di agire su più fronti.
"C'è molto da fare - spiega il presidente del Fap Rossi -. La normativa sull'acqua è complessa e molto frammentata. Abbiamo discusso dell'iniquo aumento delle tariffe votato da tutti i sindaci (meno 9) e contro la 'tariffa truffa' voluta da Aeeg, stiamo valutando se improntare ricorsi legali come già avvenuto in Lombardia. È inoltre maturata la possibilità di chiedere una revisione del peso dei comuni all'interno dell'Aato: i comuni più grandi non possono spadroneggiare sulle sorti idriche di tutta la Provincia, specie visto che sono i comuni più piccoli a possedere le fonti" e a curare e preservare un territorio che da anni e in più occasioni dichiara di sentirsi riserva indiana.
Tra le idee, anche quella di riprendere, finanziandolo privatamente, lo studio sul Pozzo del Burano e gli effetti delle sempre più frequenti aperture estive. Anche in considerazione del fatto che sta piovendo molto, ma il livello dei fiumi è basso e i lavori di pulizia degli invasi vanno a rilento.
Acqua "salata", verso il Tar e tavoli tecnici
Cagli - Valutare un ricorso al Tar (c'è tempo fino a inizio luglio) e mettere tutti i sindaci attorno a un tavolo. Ci sono queste tra le cose da fare subito, secondo quanti hanno partecipato all'assemblea pubblica sull'acqua, organizzata giovedì sera a Cagli da Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino e 5 Stelle del Catria e Nerone.
L'aumento della "bolletta" votato dai sindaci dell'Aato (non tutti presenti), il punto di partenza. E una mozione alla quale ha seguito il voto contrario di nove sindaci, compresi quelli di Piobbico (Mochi era l'unico sindaco in sala) e Pergola (rappresentata da un assessore), ma che non è servita a cambiare l'esito.
Quella al circolo cittadino, è stata la prima di una serie di riunioni, che dovrebbero portare alla costituzione di tavoli tecnici, capaci di agire su più fronti.
"C'è molto da fare - spiega il presidente del Fap Rossi -. La normativa sull'acqua è complessa e molto frammentata. Abbiamo discusso dell'iniquo aumento delle tariffe votato da tutti i sindaci (meno 9) e contro la 'tariffa truffa' voluta da Aeeg, stiamo valutando se improntare ricorsi legali come già avvenuto in Lombardia. È inoltre maturata la possibilità di chiedere una revisione del peso dei comuni all'interno dell'Aato: i comuni più grandi non possono spadroneggiare sulle sorti idriche di tutta la Provincia, specie visto che sono i comuni più piccoli a possedere le fonti" e a curare e preservare un territorio che da anni e in più occasioni dichiara di sentirsi riserva indiana.
Tra le idee, anche quella di riprendere, finanziandolo privatamente, lo studio sul Pozzo del Burano e gli effetti delle sempre più frequenti aperture estive. Anche in considerazione del fatto che sta piovendo molto, ma il livello dei fiumi è basso e i lavori di pulizia degli invasi vanno a rilento.
Piobbico e Cagli premiate al Furlo
www.quiflaminiamarche.corrierenazionale.it
Piobbico e Cagli premiate al Furlo
Acqualagna – A scuola nella Riserva ci sono andati in più di 200. C'erano anche le scuole di Cagli, Piobbico e Serra Sant'Abbondio tra quelle che hanno partecipato alla cerimonia conclusiva del progetto promosso dalla Riserva naturale statale Gola del Furlo (gestita dalla Provincia) in collaborazione con il Labter (centro di educazione ambientale) e con il centro recupero animali selvatici.
Piobbico e Cagli premiate al Furlo
Acqualagna – A scuola nella Riserva ci sono andati in più di 200. C'erano anche le scuole di Cagli, Piobbico e Serra Sant'Abbondio tra quelle che hanno partecipato alla cerimonia conclusiva del progetto promosso dalla Riserva naturale statale Gola del Furlo (gestita dalla Provincia) in collaborazione con il Labter (centro di educazione ambientale) e con il centro recupero animali selvatici.
Tre i percorsi didattici (zoologico, naturalistico e artistico) su cui hanno lavorato durante l’anno gli allievi delle 13 classi partecipanti, realizzando disegni, elaborati, poster, opuscoli, fiabe.
Il miglior finale per la fiaba L’infortunio del maestro falco pellegrino di Giovanna Renzini è stato quello della classe III C della scuola primaria di Piobbico.
Attestati li hanno ricevuti i ragazzi delle classi IV A e B della scuola primaria di Cagli, delle classi I, III, IV, V C e IV D della scuola primaria di Piobbico e le classi I, II e V della scuola primaria di Serra Sant'Abbondio.
A premiare i giovani, al Furlo, c'erano anche il presidente della Provincia Matteo Ricci, l’assessore all’Ambiente Tarcisio Porto e il dirigente della Riserva Maurizio Bartoli.
“Siamo fortunati – ha detto Ricci agli alunni – ad avere dei luoghi belli come il Furlo. Quando i bambini crescono con l’amore per gli animali e la natura, diventano adulti migliori”.
“Oggi siete qui con le vostre scuole – ha sottolineato Tarcisio Porto – però invito tutti voi, i vostri genitori e i vostri amici a tornare per trascorrere una giornata in questo ambiente meraviglioso e conoscere tutti i suoi abitanti: l’aquilotto appena nato, la volpe rossa, il falco pellegrino, l’aquila reale e tanti altri”.
venerdì 24 maggio 2013
Speciale comunità montane (2)
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Speciale comunità montane (2)
Cagli – Piobbico e Fratterosa animano la discussione. Perché la mappa della futura unione dei comuni montani del Catria e Nerone è ancora da delimitare.
“Bisogna capire cosa vorranno fare Pergola e San Lorenzo in Campo – spiega il presidente della Comunità montana Massimo Ciabocchi – perché Fratte Rosa, con il quale condividiamo il servizio di segreteria, ci ha chiesto di entrare”. Mentre Piobbico, che una serie di servizi li ha già associati con Urbania, vorrebbe lasciare i comuni del Catria e Nerone.
“La proposta di legge prevede la possibilità di stare o no nell’unione dei comuni. Ma chi vuole entrare o uscire da una unione dei comuni (che devono essere per forza contigui) deve deliberare la scelta e chiedere il parere all’unione dalla quale esce e a quella nella quale chiede di entrare”, il passaggio, quindi, non è poi così scontato.
“La Regione ha interesse a mantenere una certa continuità territoriale. Nel nostro caso, Piobbico ha un pezzo di Nerone, quindi sarebbe assurdo se andasse in una comunità montana che non sia quella del Catria e Nerone, anche perché la denominazione dell’unione dei comuni potrebbe rimanere del Catria e Nerone. Stiamo cercando di trovare un accordo, visto che questa comunità montana esiste dal ’71 e Piobbico, come gli altri, ne ha tratto beneficio, non ultimo il finanziamento della casa di riposo. Siamo legati da oltre 40 anni di storia”
"Abbiamo più affinità con Urbania che con Cagli - spiega il sindaco Giorgio Mochi, meno possibilista -. E loro sarebbero favorevoli all'unione, come gli altri comuni dell'Alto Metauro. Poi Urbania dista 14 km da Piobbico, Cagli 25: per un piobbichese è più naturale fare questa scelta, quando lavora o nel tempo libero. Non ho nulla contro Cagli né contro questa comunità montana, ma se possiamo scegliere, scegliamo Urbania. Se non possiamo scegliere andremo a Cagli per Pasqua e Natale, associando con Urbania più funzioni possibile".
"Ci dispiace portare via un pezzo di Nerone, ma possono cambiare nome. E Apecchio resta collegato a Cagli via Serravalle".
Mentre il comune di Fratterosa, se ci fosse la possibilità, vorrebbe entrare a far parte dell’unione dei comuni del Catria e Nerone, “tanto che si è fatto promotore di un emendamento in cui esprimeva la sua volontà ad aderire. Intanto ha chiesto di aderire a servizi associati, con qualche indirizzo sul sociale e tributi, mentre già è associato il servizio segreteria”.
Provando a ricostituire la vecchia comunità montana, che comprendeva dieci comuni. “Ma ci sono delle incognite ancora, anche inerenti agli ambiti sociali che hanno già una mappa chiara di sei ambiti ottimali individuati dalla provincia di Pesaro e Urbino”.
Speciale comunità montane (2)
Cagli – Piobbico e Fratterosa animano la discussione. Perché la mappa della futura unione dei comuni montani del Catria e Nerone è ancora da delimitare.
“Bisogna capire cosa vorranno fare Pergola e San Lorenzo in Campo – spiega il presidente della Comunità montana Massimo Ciabocchi – perché Fratte Rosa, con il quale condividiamo il servizio di segreteria, ci ha chiesto di entrare”. Mentre Piobbico, che una serie di servizi li ha già associati con Urbania, vorrebbe lasciare i comuni del Catria e Nerone.
“La proposta di legge prevede la possibilità di stare o no nell’unione dei comuni. Ma chi vuole entrare o uscire da una unione dei comuni (che devono essere per forza contigui) deve deliberare la scelta e chiedere il parere all’unione dalla quale esce e a quella nella quale chiede di entrare”, il passaggio, quindi, non è poi così scontato.
“La Regione ha interesse a mantenere una certa continuità territoriale. Nel nostro caso, Piobbico ha un pezzo di Nerone, quindi sarebbe assurdo se andasse in una comunità montana che non sia quella del Catria e Nerone, anche perché la denominazione dell’unione dei comuni potrebbe rimanere del Catria e Nerone. Stiamo cercando di trovare un accordo, visto che questa comunità montana esiste dal ’71 e Piobbico, come gli altri, ne ha tratto beneficio, non ultimo il finanziamento della casa di riposo. Siamo legati da oltre 40 anni di storia”
"Abbiamo più affinità con Urbania che con Cagli - spiega il sindaco Giorgio Mochi, meno possibilista -. E loro sarebbero favorevoli all'unione, come gli altri comuni dell'Alto Metauro. Poi Urbania dista 14 km da Piobbico, Cagli 25: per un piobbichese è più naturale fare questa scelta, quando lavora o nel tempo libero. Non ho nulla contro Cagli né contro questa comunità montana, ma se possiamo scegliere, scegliamo Urbania. Se non possiamo scegliere andremo a Cagli per Pasqua e Natale, associando con Urbania più funzioni possibile".
"Ci dispiace portare via un pezzo di Nerone, ma possono cambiare nome. E Apecchio resta collegato a Cagli via Serravalle".
Mentre il comune di Fratterosa, se ci fosse la possibilità, vorrebbe entrare a far parte dell’unione dei comuni del Catria e Nerone, “tanto che si è fatto promotore di un emendamento in cui esprimeva la sua volontà ad aderire. Intanto ha chiesto di aderire a servizi associati, con qualche indirizzo sul sociale e tributi, mentre già è associato il servizio segreteria”.
Provando a ricostituire la vecchia comunità montana, che comprendeva dieci comuni. “Ma ci sono delle incognite ancora, anche inerenti agli ambiti sociali che hanno già una mappa chiara di sei ambiti ottimali individuati dalla provincia di Pesaro e Urbino”.
Cagli, sabato, è nel pallone
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Cagli, sabato, è nel pallone
Cagli - Cagli va nel pallone. E ci mette il tango e l'odore del tabacco nello spettacolo Zona Cesarini-Storie di Emigrazione Tango e Pallone, a cura dell’associazione ItinerArte.
Lo spettacolo, nel teatro comunale di Cagli sabato alle ore 18.30, narra la storia di uno dei più eclatanti geni del pallone del secolo scorso, quel Renato Cesarini che ha rappresentato il riscatto di tanti italiani emigrati oltreoceano i quali, subendo una sorte ben più dura, vedevano in lui la realizzazione di un sogno.
Il grande giocatore, che tutti chiamavano el Tano, l’ Italiano, indossò la maglia della Juventus, poi del River Plate, per divenire uno dei più importanti allenatori, tanto da essere chiamato Don Renato: la biblia del footbal.
La storia del grande maestro e giocatore di Senigallia che ha dato lustro all’Italia, nel mondo del calcio e non solo e che tuttora viene citato per la sua volontà di lottare fino all’ultimo respiro.
Un messaggio per “non arrendersi mai, fino all’ultimo c’è sempre da lottare per sperare ancora nella vittoria” nello sport come nella vita. L’opera, che parlerà attraverso immagini, voce recitante, performance e musiche originali, vede sul palcoscenico Francesco Corlianò, la voce recitante di Alessandra Giardina, Paola Lorenzi mezzo soprano, tutti accompagnati da Stefano Bartolucci al pianoforte, Gabriele Zoffoli al violoncello, Vanessa Scarano al Clarinetto e Giorgio Santi alla chitarra nonché con la partecipazione di ballerini dell’associazione Omnibus 2.
Cagli, sabato, è nel pallone
Cagli - Cagli va nel pallone. E ci mette il tango e l'odore del tabacco nello spettacolo Zona Cesarini-Storie di Emigrazione Tango e Pallone, a cura dell’associazione ItinerArte.
Lo spettacolo, nel teatro comunale di Cagli sabato alle ore 18.30, narra la storia di uno dei più eclatanti geni del pallone del secolo scorso, quel Renato Cesarini che ha rappresentato il riscatto di tanti italiani emigrati oltreoceano i quali, subendo una sorte ben più dura, vedevano in lui la realizzazione di un sogno.
Il grande giocatore, che tutti chiamavano el Tano, l’ Italiano, indossò la maglia della Juventus, poi del River Plate, per divenire uno dei più importanti allenatori, tanto da essere chiamato Don Renato: la biblia del footbal.
La storia del grande maestro e giocatore di Senigallia che ha dato lustro all’Italia, nel mondo del calcio e non solo e che tuttora viene citato per la sua volontà di lottare fino all’ultimo respiro.
Un messaggio per “non arrendersi mai, fino all’ultimo c’è sempre da lottare per sperare ancora nella vittoria” nello sport come nella vita. L’opera, che parlerà attraverso immagini, voce recitante, performance e musiche originali, vede sul palcoscenico Francesco Corlianò, la voce recitante di Alessandra Giardina, Paola Lorenzi mezzo soprano, tutti accompagnati da Stefano Bartolucci al pianoforte, Gabriele Zoffoli al violoncello, Vanessa Scarano al Clarinetto e Giorgio Santi alla chitarra nonché con la partecipazione di ballerini dell’associazione Omnibus 2.
Speciale comunità montane
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Speciale comunità montane
Cagli – Gli enti si preparano a tirare le somme. Per arrivare al nuovo aspetto che avranno le comunità montane, destinate a diventare qualcosa di diverso, forse unioni montane dei comuni. “Il 27 dovrebbe partire l'iter in Commissione ed entro giugno dovrebbe terminare la discussione che potrebbe portare all’approvazione di una legge definitiva”, spiega il presidente del Catria e Nerone Massimo Ciabocchi. In una fase di discussione aperta, è lui a fare il punto sulla riforma degli enti montani.
Il nuovo aspetto, lo racconta la proposta (che ha per relatori di maggioranza Traversini e di minoranza Massi) che deve ancora passare in Commissione e “prevede la costituzione dell’unione di comuni adeguandosi alla normativa che obbliga all’associazione di servizi (per i comuni sotto i 3mila abitanti) – spiega Ciabocchi -. Quello che dà un tratto speciale all’unione montana dei comuni, è il fatto che non cambia la gestione delle deleghe che erano di competenza delle comunità montane”, come forestazione, agricoltura o demanio.
L’unione montana dei comuni si distingue dalla semplice unione dei comuni perché gestisce deleghe particolari come, per esempio, la forestazione o la gestione delle aree Sic e Zps.
“Questa fase di discussione l’abbiamo avviata noi Comunità montane, anche se è vero che la Regione voleva sopprimerle (e ha previsto finanziamenti fino a 600mila euro per i comuni che scelgono di fondersi). Ma non avrebbe risolto i problemi perché il personale non si può licenziare a meno che non si decida di parificare il pubblico al privato. E, quindi, il personale sarebbe dovuto passare ai comuni che, però, non avrebbero potuto permettersi di prenderlo in carico anche per colpa dei patti di stabilità”.
I dipendenti, nel progetto, invece, saranno trasferiti all’unione dei comuni mantenendo, quindi, le funzioni proprie della comunità montana e dell’unione (continuando, cioè, a svolgere la gestione dei servizi in maniera associata) che, per tre anni, però, non potrà assumere dipendenti addizionali.
Secondo la proposta, “l’Unione montana si colloca in una logica di continuità istituzionale con le comunità montane per quanto riguarda lo svolgimento delle funzioni di promozione e valorizzazione della montagna e di esercizio associato delle funzioni comunali ma che consenta di realizzare, nello stesso tempo, i principi di ottimizzazione delle risorse finanziarie e umane esistenti”.
Con un risparmio determinato anche dall’assenza di gettoni di presenza: il presidente dell’Unione è un sindaco e il consiglio dovrebbe essere formato da tutti i sindaci, così da garantire una struttura abbastanza snella, visto che l’organo deliberante sarà il consiglio dei sindaci, che sono anche l’assemblea.
La burocrazia è un altro problema. Che i presidenti di comunità montane hanno provato a risolvere facendo convergere il vecchio ente in uno nuovo, senza chiuderne uno per aprirne uno differente. “Perché – spiega Ciabocchi – si dovrebbe chiudere una contabilità e aprirne una ex novo trasferendo anche la proprietà dei beni (la comunità montana del Catria e Nerone ha beni per oltre 4 milioni di euro di valore) con difficoltà degli uffici a ripartire. Così, invece, tutto è meno impegnativo. Anche in termini di risorse”.
Chiudere e basta le comunità montane, insomma, secondo Ciabocchi, avrebbe comportato la necessità di “accentrare tutto ad Ancona, togliendo i servizi dal territorio, magari perdendone buona parte. Così, invece, i cittadini mantengono i servizi, i dipendenti svolgeranno il loro lavoro, la Regione non si appesantirà perché i soldi che ci dà ce li facciamo bastare. Dal 2010 a oggi abbiamo ridotto i costi del 40per cento: si danno servizi con minor personale, ottimizzando e tagliando gli sprechi. Se qualcosa si deve mettere all’indice, sono quelle comunità montane che non sono montane e che non svolgono i servizi in maniera adeguata. Il nostro lavoro, iniziato con Traversini, è buono. Bisogna colpire gli evasori, non chi è virtuoso”.
Speciale comunità montane
Cagli – Gli enti si preparano a tirare le somme. Per arrivare al nuovo aspetto che avranno le comunità montane, destinate a diventare qualcosa di diverso, forse unioni montane dei comuni. “Il 27 dovrebbe partire l'iter in Commissione ed entro giugno dovrebbe terminare la discussione che potrebbe portare all’approvazione di una legge definitiva”, spiega il presidente del Catria e Nerone Massimo Ciabocchi. In una fase di discussione aperta, è lui a fare il punto sulla riforma degli enti montani.
Il nuovo aspetto, lo racconta la proposta (che ha per relatori di maggioranza Traversini e di minoranza Massi) che deve ancora passare in Commissione e “prevede la costituzione dell’unione di comuni adeguandosi alla normativa che obbliga all’associazione di servizi (per i comuni sotto i 3mila abitanti) – spiega Ciabocchi -. Quello che dà un tratto speciale all’unione montana dei comuni, è il fatto che non cambia la gestione delle deleghe che erano di competenza delle comunità montane”, come forestazione, agricoltura o demanio.
L’unione montana dei comuni si distingue dalla semplice unione dei comuni perché gestisce deleghe particolari come, per esempio, la forestazione o la gestione delle aree Sic e Zps.
“Questa fase di discussione l’abbiamo avviata noi Comunità montane, anche se è vero che la Regione voleva sopprimerle (e ha previsto finanziamenti fino a 600mila euro per i comuni che scelgono di fondersi). Ma non avrebbe risolto i problemi perché il personale non si può licenziare a meno che non si decida di parificare il pubblico al privato. E, quindi, il personale sarebbe dovuto passare ai comuni che, però, non avrebbero potuto permettersi di prenderlo in carico anche per colpa dei patti di stabilità”.
I dipendenti, nel progetto, invece, saranno trasferiti all’unione dei comuni mantenendo, quindi, le funzioni proprie della comunità montana e dell’unione (continuando, cioè, a svolgere la gestione dei servizi in maniera associata) che, per tre anni, però, non potrà assumere dipendenti addizionali.
Secondo la proposta, “l’Unione montana si colloca in una logica di continuità istituzionale con le comunità montane per quanto riguarda lo svolgimento delle funzioni di promozione e valorizzazione della montagna e di esercizio associato delle funzioni comunali ma che consenta di realizzare, nello stesso tempo, i principi di ottimizzazione delle risorse finanziarie e umane esistenti”.
Con un risparmio determinato anche dall’assenza di gettoni di presenza: il presidente dell’Unione è un sindaco e il consiglio dovrebbe essere formato da tutti i sindaci, così da garantire una struttura abbastanza snella, visto che l’organo deliberante sarà il consiglio dei sindaci, che sono anche l’assemblea.
La burocrazia è un altro problema. Che i presidenti di comunità montane hanno provato a risolvere facendo convergere il vecchio ente in uno nuovo, senza chiuderne uno per aprirne uno differente. “Perché – spiega Ciabocchi – si dovrebbe chiudere una contabilità e aprirne una ex novo trasferendo anche la proprietà dei beni (la comunità montana del Catria e Nerone ha beni per oltre 4 milioni di euro di valore) con difficoltà degli uffici a ripartire. Così, invece, tutto è meno impegnativo. Anche in termini di risorse”.
Chiudere e basta le comunità montane, insomma, secondo Ciabocchi, avrebbe comportato la necessità di “accentrare tutto ad Ancona, togliendo i servizi dal territorio, magari perdendone buona parte. Così, invece, i cittadini mantengono i servizi, i dipendenti svolgeranno il loro lavoro, la Regione non si appesantirà perché i soldi che ci dà ce li facciamo bastare. Dal 2010 a oggi abbiamo ridotto i costi del 40per cento: si danno servizi con minor personale, ottimizzando e tagliando gli sprechi. Se qualcosa si deve mettere all’indice, sono quelle comunità montane che non sono montane e che non svolgono i servizi in maniera adeguata. Il nostro lavoro, iniziato con Traversini, è buono. Bisogna colpire gli evasori, non chi è virtuoso”.
Monte Nerone, in tavola tradizione e innovazione
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Monte Nerone, in tavola tradizione e innovazione
Cagli - A vincere è stato il territorio. Che ha dimostrato di riuscire a lavorare compatto per valorizzare un prodotto tipico che, i bravi cercatori, trovano soltanto grazie all'odore.
Lo spignolo è uno dei funghi più odorosi, utilizzato solo in Emilia Romagna e Toscana oltre che nelle Marche: è stato lui il vero protagonista di Monte Nerone a tavola, il concorso enogastronomico tra i più longevi della provincia organizzato dalla comunità montana Catria e Nerone in collaborazione con l'Ais Urbino e Montefeltro.
È il tartufo tra i funghi, lo spignolo, che si valorizza meglio se lo si conosce e si è in grado di prendere certi accorgimenti.
Non era una sfida facile, quindi, quella affidata a quattro ristoratori del territorio (dovevano essere cinque, ma uno, all'ultimo, non ha potuto partecipare), chiamati a preparare piatti con lo spignolo da abbinare a vini che potessero valorizzarlo al meglio.
I maltagliati brodosi del Daino di Frontone sono risultati i più votati, accompagnati da spignolo e patate. È del Pineta il miglior abbinamento, con le classiche tagliatelle allo spignolo.
Forse il più azzardato, ma anche una piacevole intuizione, il trancio di tonno con gli spignoli servito dal ristorante Le Fontane di Cagli, che ha ospitato la serata.
Un modo gustoso per ricordare che il pesce può essere ben cucinato e abbinato anche nell'entroterra come, all'opposto, per i primi, i ristoratori pesaresi pensarono di affettare il tartufo bianco sopra il pesce.
Il Gatto e la Volpe, invece, ha puntato sul filetto che, col vino, ha fatto l'abbinamento più gradito ai partecipanti alla cena, che hanno potuto dire la loro proprio come la giuria degli esperti.
D'altra parte, il successo di un piatto, lo fa il gradimento del pubblico.
Alto il livello dei piatti, a detta della giuria e alta la conoscenza di questo prodotto tipico del territorio, uno dei tanti, che quando si parla di storia, natura e cibo ha poco da invidiare e che ora sta anche provando a valorizzare.
Con l'augurio che sempre più ristoratori accolgano la sfida e partecipino sempre più numerosi. Non di concorrere tra loro, ma di provare a lavorare insieme per valorizzare questo territorio.
Monte Nerone, in tavola tradizione e innovazione
Cagli - A vincere è stato il territorio. Che ha dimostrato di riuscire a lavorare compatto per valorizzare un prodotto tipico che, i bravi cercatori, trovano soltanto grazie all'odore.
Lo spignolo è uno dei funghi più odorosi, utilizzato solo in Emilia Romagna e Toscana oltre che nelle Marche: è stato lui il vero protagonista di Monte Nerone a tavola, il concorso enogastronomico tra i più longevi della provincia organizzato dalla comunità montana Catria e Nerone in collaborazione con l'Ais Urbino e Montefeltro.
È il tartufo tra i funghi, lo spignolo, che si valorizza meglio se lo si conosce e si è in grado di prendere certi accorgimenti.
Non era una sfida facile, quindi, quella affidata a quattro ristoratori del territorio (dovevano essere cinque, ma uno, all'ultimo, non ha potuto partecipare), chiamati a preparare piatti con lo spignolo da abbinare a vini che potessero valorizzarlo al meglio.
I maltagliati brodosi del Daino di Frontone sono risultati i più votati, accompagnati da spignolo e patate. È del Pineta il miglior abbinamento, con le classiche tagliatelle allo spignolo.
Forse il più azzardato, ma anche una piacevole intuizione, il trancio di tonno con gli spignoli servito dal ristorante Le Fontane di Cagli, che ha ospitato la serata.
Un modo gustoso per ricordare che il pesce può essere ben cucinato e abbinato anche nell'entroterra come, all'opposto, per i primi, i ristoratori pesaresi pensarono di affettare il tartufo bianco sopra il pesce.
Il Gatto e la Volpe, invece, ha puntato sul filetto che, col vino, ha fatto l'abbinamento più gradito ai partecipanti alla cena, che hanno potuto dire la loro proprio come la giuria degli esperti.
D'altra parte, il successo di un piatto, lo fa il gradimento del pubblico.
Alto il livello dei piatti, a detta della giuria e alta la conoscenza di questo prodotto tipico del territorio, uno dei tanti, che quando si parla di storia, natura e cibo ha poco da invidiare e che ora sta anche provando a valorizzare.
Con l'augurio che sempre più ristoratori accolgano la sfida e partecipino sempre più numerosi. Non di concorrere tra loro, ma di provare a lavorare insieme per valorizzare questo territorio.
giovedì 23 maggio 2013
Col Sole in Fronte, il primo pacchetto è dedicato ai ciclisti
www.quiflaminiamarche.corrierenazionale.it
Col Sole in Fronte, il primo pacchetto è dedicato ai ciclisti
Cagli – Il primo pacchetto turistico nato dal lavoro di Col Sole in Fronte è pronto. L'idea di albergo diffuso non è più solo un progetto che ha messo insieme tante idee diverse di fare impresa e turismo, ma è pronta a offrire il primo pacchetto concreto, dedicato ai ciclisti. Sono una decina, gli imprenditori che hanno deciso di collaborare insieme per fornire ai turisti servizi migliori e più efficaci.
Col Sole in Fronte, il primo pacchetto è dedicato ai ciclisti
Cagli – Il primo pacchetto turistico nato dal lavoro di Col Sole in Fronte è pronto. L'idea di albergo diffuso non è più solo un progetto che ha messo insieme tante idee diverse di fare impresa e turismo, ma è pronta a offrire il primo pacchetto concreto, dedicato ai ciclisti. Sono una decina, gli imprenditori che hanno deciso di collaborare insieme per fornire ai turisti servizi migliori e più efficaci.
Marche. Giunta regionale approva delibera su riconversione piccoli ospedali
www.quotidianosanita.it
Marche. Giunta regionale approva delibera su riconversione piccoli ospedali
Approvata dalla giunta regionale delle Marche la delibera sulla riconversione dei piccoli ospedali in Case della salute e sul potenziamento della rete dell’emergenza (118). La riorganizzazione prevede una rimodulazione dei posti letto ospedalieri sulla base delle indicazioni nazionali che obbligano al loro contenimento.
I posti letto si riducono di 550 unità, passando da 6.251 a 5.701, con un taglio dell’8,8%. La riduzione è dovuta a un taglio di 790 posti letto per acuti, pari a meno 14,82% e a un incremento di 240 posti letto di lungodegenza e riabilitazione, pari a più 25,9%. La distribuzione, per azienda, dei tagli è diversificata: quella per acuti si applica a Inrca e Asur nell’ordine del 15%, mentre Marche Nord e Torrette hanno un taglio del 6%, il privato del 36%.
Poiché l’incremento dei posti letto di lungodegenza e riabilitazione è anch’esso diversificato, con un valore più elevato per l’Asur, il risultato finale della riduzione all’8,8% è legato a una riduzione complessiva di posti letto per le Aziende ospedaliera e l’Inrca nell’ordine del 4-5%, mentre per l’Asur e attorno al 10%, così come per il privato accreditato.
Caposaldo della nuova riorganizzazione sarà la Casa della salute che viene realizzata attraverso la riqualificazione dei piccoli ospedali: 15 strutture con posti letto totali compresi tra 20 e 68, di cui solo 5 con posti letto superiori a 50. Mentre Pergola e Amandola mantengono la qualifica ospedaliera, sono riconvertite in Case della salute le strutture di Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone, Chiaravalle, Cingoli, Sassoferrato, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant’Elpidio a Mare.
Marche. Giunta regionale approva delibera su riconversione piccoli ospedali
Approvata dalla giunta regionale delle Marche la delibera sulla riconversione dei piccoli ospedali in Case della salute e sul potenziamento della rete dell’emergenza (118). La riorganizzazione prevede una rimodulazione dei posti letto ospedalieri sulla base delle indicazioni nazionali che obbligano al loro contenimento.
I posti letto si riducono di 550 unità, passando da 6.251 a 5.701, con un taglio dell’8,8%. La riduzione è dovuta a un taglio di 790 posti letto per acuti, pari a meno 14,82% e a un incremento di 240 posti letto di lungodegenza e riabilitazione, pari a più 25,9%. La distribuzione, per azienda, dei tagli è diversificata: quella per acuti si applica a Inrca e Asur nell’ordine del 15%, mentre Marche Nord e Torrette hanno un taglio del 6%, il privato del 36%.
Poiché l’incremento dei posti letto di lungodegenza e riabilitazione è anch’esso diversificato, con un valore più elevato per l’Asur, il risultato finale della riduzione all’8,8% è legato a una riduzione complessiva di posti letto per le Aziende ospedaliera e l’Inrca nell’ordine del 4-5%, mentre per l’Asur e attorno al 10%, così come per il privato accreditato.
Caposaldo della nuova riorganizzazione sarà la Casa della salute che viene realizzata attraverso la riqualificazione dei piccoli ospedali: 15 strutture con posti letto totali compresi tra 20 e 68, di cui solo 5 con posti letto superiori a 50. Mentre Pergola e Amandola mantengono la qualifica ospedaliera, sono riconvertite in Case della salute le strutture di Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone, Chiaravalle, Cingoli, Sassoferrato, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant’Elpidio a Mare.
martedì 21 maggio 2013
Col Sole in Fronte, il primo pacchetto è dedicato ai ciclisti
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Col Sole in Fronte, il primo pacchetto è dedicato ai ciclisti
Cagli – Il primo pacchetto turistico nato dal lavoro di Col Sole in Fronte è pronto. L'idea di albergo diffuso non è più solo un progetto che ha messo insieme tante idee diverse di fare impresa e turismo, ma è pronta a offrire il primo pacchetto concreto, dedicato ai ciclisti. Sono una decina, gli imprenditori che hanno deciso di collaborare insieme per fornire ai turisti servizi migliori e più efficaci.
"Riprendiamoci la nostra acqua" giovedì a Cagli
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"Riprendiamoci la nostra acqua" giovedì a Cagli
Cagli - La questione acqua torna al centro del dibattito. Giovedì 23 maggio alle ore 21 al circolo cittadino Atanagi di Cagli il movimento locale e trasversale Fronte di Azione Popolare Pesaro-Urbino in collaborazione con gli Amici del M5S Catria e Nerone terrà un'assemblea pubblica sul tema "Riprendiamoci la nostra acqua". Nella riunione, alla quale sono stati invitati i sindaci e gli amministratori locali, si discuterà della gestione del servizio idrico e del recente aumento delle relative tariffe. Per ulteriori informazioni consultare i gruppi facebook dei movimenti o chiamare il 348/0058169.
Torrione, soccorso e Rocca verso la rinascita
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Il restauro, infatti, riguarda tutto il quattrocentesco complesso fortificato di Torrione, soccorso coverto e rocca opera di Francesco di Giorgio Martini.
Torrione, soccorso e Rocca verso la rinascita
Cagli – Da sempre è uno dei simboli della città. Spesso oggetto di cure e attenzioni. Ma il lavoro che è appena stato consegnato è imponente. Per la cifra, certo (531mila euro di contributo statale), ma anche per la quantità di strutture coinvolte.
Il restauro, infatti, riguarda tutto il quattrocentesco complesso fortificato di Torrione, soccorso coverto e rocca opera di Francesco di Giorgio Martini.
I lavori di
consolidamento e restauro assegnati riguardano la prima tranche di un
vasto progetto che nel suo complesso riguarda tanto la fortificazione
martiniana quanto il tratto di strada dal Torrione ai Cappuccini con
l’acquedotto medioevale e le mura della Cale pentapolitana traslata
nell’attuale pianoro dopo i tragici eventi del 1287.
“Con
questo intervento – spiega Alberto Mazzacchera, vicesindaco con delega a
Beni e attività culturali - si avvia uno di quei grandi progetti ad
alta valenza culturale con innegabili risvolti turistici data la grande
forza attrattiva di uno dei gioielli ideati dal geniale architetto
senese per il duca Federico da Montefeltro. Restaurare questo complesso
fortificato significa inoltre recuperare un tassello di notevole rilievo
in ambito internazionale che lega l’attuale città a quella antica posta
tra il colle dei Cappuccini e quelli sovrastanti della Banderuola
dell’Avenante. Tutto il colle dei Cappuccini è di notevole interesse per
le diverse stratificazioni storiche di cui si leggono le testimonianze
archeologiche che spaziano da quelle civili a quelle militari fino a
quelle religiose. L'attuale primo stralcio di 531mila euro è stato
assegnato nel dicembre 2010 grazie a una sinergia tra Comune, direzione
regionale del Mibac e soprintendenza Bap delle Marche. Nell'augurio che
il governo torni a investire risorse nel fondamentale binomio
beni-attività culturali e paesaggio quale motore di crescita culturale,
economica e di creazione di nuovi posti di lavoro (da qui al 2020 esiste
una potenzialità di 600mila nuovi occupati) la giunta di Cagli,
guardando al futuro, prosegue con determinazione nel suo cammino di
conservazione e valorizzazione dei beni monumentali, dei musei e in
strutture fondamentali quali il Polo culturale di eccellenza e il
teatro".
Soddisfatto
anche il sindaco Patrizio Catena che nell'intervento vede i positivi
risvolti turistici di quello che, a lavori conclusi, sarà anche il
belvedere su Cagli e la vallata corsa dalla Flaminia e chiusa dai monti
Paganuccio e Pietralata che compongono la Riserva del Furlo.
Cani da ferma protagonisti sul Petrano
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Cani da ferma protagonisti sul Petrano
CAGLI - Sul monte Petrano continuano le prove attitudinali per cani da ferma su quaglie liberate. Dopo la partecipata giornata del 12 maggio (un momento nella foto), il Gruppo Cinofilo Cagliese organizza altre due appuntamenti domenicali, previsti per il 25 maggio e il primo giugno. Per informazioni è possibile contattare lo stesso gruppo allo 0721/782567 - info@gruppocinofilocagliese.it
Spignolo, sfida tra ristoranti a Cagli
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Spignolo, sfida tra ristoranti a Cagli
CAGLI - Mercoledì 22 maggio è il giorno del concorso tra ristoratori per preparazioni a base di fungo spignolo abbinate ai vini della provinci. L'evento di degustazione si terrà al ristorante Le Fontane di Cagli dalle ore 20 ed è organizzato dalla comunità montana Catria e Nerone in collaborazione con l'Ais Urbino Montefeltro. La serata è aperta al pubblico, che assaggerà cinque piatti e farà parte della giuria dei consumatori, e sarà guidata, al termine della cena, da una giuria tecnica composta da esperti e sommelier. Al termine il giudizio delle due giurie premierà il miglior abbinamento cibo-vino la miglior preparazione che valorizza il fungo spignolo. Oltre alle Fontane, i ristoranti partecipanti sono la Pineta (Cagli), il Col d'Agello (Cantiano), Il gatto e la volpe (Montevecchio di Pergola) e Il daino (Frontone).
Info e prenotazioni: Raffaele Papi, urbino@aismarche.it; mob. 348/6416335Lo scrittore Fabrizio Silei incontra i bambini al Teatro di Cagli
http://www.provincianotizie.info
Giunta all’VIII edizione, la rassegna ha coinvolto nel corso dell’anno oltre 13mila studenti del territorio provinciale, che hanno “adottato” e poi incontrato personalmente i loro scrittori preferiti. L’iniziativa, che si è snodata nei teatri, castelli, luoghi storici, biblioteche del territorio provinciale, è stata promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con vari enti (capofila la Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro), con il coordinamento dell’associazione culturale “Le foglie d’oro”.
Lo scrittore Fabrizio Silei incontra i bambini al Teatro di Cagli
CAGLI - Martedì 21 maggio, alle ore 9.30, nella Sala del Ridotto del Teatro di Cagli, lo scrittore e illustratore Fabrizio Silei incontrerà i bambini per l’ultimo appuntamento del festival “Adotta l’autore 2013”. L’ingresso è libero. Giunta all’VIII edizione, la rassegna ha coinvolto nel corso dell’anno oltre 13mila studenti del territorio provinciale, che hanno “adottato” e poi incontrato personalmente i loro scrittori preferiti. L’iniziativa, che si è snodata nei teatri, castelli, luoghi storici, biblioteche del territorio provinciale, è stata promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con vari enti (capofila la Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro), con il coordinamento dell’associazione culturale “Le foglie d’oro”.
lunedì 20 maggio 2013
A Cagli, la Pipa fa 13
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Mastri pipai e appassionati fumatori, saranno a Cagli 25 e 26 maggio per una festa che propone mostre, esposizioni e gara di lento fumo.
Tra i fumatori ci sarà anche la miglior pipe maker del mondo, la danese Anne Julie.
È un assaporare lento, quello della pipa, che dona spazio alla meditazione, alla calma interiore. Un fumo “sapiente”, quasi religiosamente filosofico che vede tra i suoi adepti numerosissimi personaggi nel mondo della letteratura e dell'arte, della musica, dello spettacolo, dello sport o della politica come Baudelaire, Miller, Simenon, Gerschwin, Van Gogh, Mallarmè, Melville, Welles, Joyce, Kipling, Gabin, Conan Doyle (e il suo mitico Sherlock Holmes) e migliaia di altri, per arrivare a Pascoli, Ungaretti, Saba, Pertini e Bearzot o a donne famose come la Marquise de Pompadour, Charlot Rampling, Andie McDowell.
“La Festa della Pipa è una delle feste più interessanti e curiose del nostro comune – per il sindaco Patrizio Catena –. È una manifestazione che crea un'atmosfera unica e tutta la città ne viene coinvolta. Partecipo anche io con piacere alla gara di lento fumo, anche se non ho speranze visto che uno degli affezionati ospiti è il vicecampione mondiale con un record che supera le due ore. Ogni anno per il nostro comune è una grande festa, riconosciuto e atteso appuntamento italiano ed europeo. Quest'anno offriremo ai numerosi partecipanti anche uno spettacolo teatrale, oltre alla tradizionale accoglienza in un territorio che offre buon cibo e calorosa ospitalità”.
Lo spettacolo sarà sabato pomeriggio alle ore 18.15, organizzato in sinergia con l'Istituzione teatro. A proporlo è l’associazione Omnibus 2 che ha pensato per di riunire diversi artisti per offrire a tutti gli ospiti Zona Cesarini, storie di Emigrazione Tango e Pallone, a cura dell’associazione ItinerArte.
La pipa a tema di quest'anno è dedicata al mastro pipaio pesarese, recentemente scomparso Giancarlo Guidi, figura indimenticabile che persino Pertini andò a trovare nella sua visita a Pesaro negli anni '70. I partecipanti elaboreranno quindi una pipa Secondo Giancarlo Guidi che, come le precedenti, saranno donate al comune che sta organizzando l'allestimento di un Museo della Pipa.
A Cagli, la Pipa fa 13
Cagli – La Pipa fa 13. Con 12 edizioni già in archivio, la Festa della Pipa torna a riempire di odore di tabacco il centro storico di Cagli.
Mastri pipai e appassionati fumatori, saranno a Cagli 25 e 26 maggio per una festa che propone mostre, esposizioni e gara di lento fumo.
Tra i fumatori ci sarà anche la miglior pipe maker del mondo, la danese Anne Julie.
È un assaporare lento, quello della pipa, che dona spazio alla meditazione, alla calma interiore. Un fumo “sapiente”, quasi religiosamente filosofico che vede tra i suoi adepti numerosissimi personaggi nel mondo della letteratura e dell'arte, della musica, dello spettacolo, dello sport o della politica come Baudelaire, Miller, Simenon, Gerschwin, Van Gogh, Mallarmè, Melville, Welles, Joyce, Kipling, Gabin, Conan Doyle (e il suo mitico Sherlock Holmes) e migliaia di altri, per arrivare a Pascoli, Ungaretti, Saba, Pertini e Bearzot o a donne famose come la Marquise de Pompadour, Charlot Rampling, Andie McDowell.
“La Festa della Pipa è una delle feste più interessanti e curiose del nostro comune – per il sindaco Patrizio Catena –. È una manifestazione che crea un'atmosfera unica e tutta la città ne viene coinvolta. Partecipo anche io con piacere alla gara di lento fumo, anche se non ho speranze visto che uno degli affezionati ospiti è il vicecampione mondiale con un record che supera le due ore. Ogni anno per il nostro comune è una grande festa, riconosciuto e atteso appuntamento italiano ed europeo. Quest'anno offriremo ai numerosi partecipanti anche uno spettacolo teatrale, oltre alla tradizionale accoglienza in un territorio che offre buon cibo e calorosa ospitalità”.
Lo spettacolo sarà sabato pomeriggio alle ore 18.15, organizzato in sinergia con l'Istituzione teatro. A proporlo è l’associazione Omnibus 2 che ha pensato per di riunire diversi artisti per offrire a tutti gli ospiti Zona Cesarini, storie di Emigrazione Tango e Pallone, a cura dell’associazione ItinerArte.
La pipa a tema di quest'anno è dedicata al mastro pipaio pesarese, recentemente scomparso Giancarlo Guidi, figura indimenticabile che persino Pertini andò a trovare nella sua visita a Pesaro negli anni '70. I partecipanti elaboreranno quindi una pipa Secondo Giancarlo Guidi che, come le precedenti, saranno donate al comune che sta organizzando l'allestimento di un Museo della Pipa.
Ospedali, “L’alleanza viene dopo la salute”
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Lo sostengono il segretario provinciale Udc Alessandro Rosati e il presidente Marcello Mei, che sollecitano segreteria regionale, consiglieri regionali e assessori dell’Udc a impegnarsi “per modificare le indicazioni della Regione Marche in campo sanitario”, per non penalizzare così tanto la provincia di Pesaro e Urbino.
“Le strutture ospedaliere di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro – precisa l’Udc provinciale - hanno assicurato negli anni servizi di primaria importanza a popolazioni già fortemente penalizzate: non è possibile scendere sotto il limite dei servizi erogati ora, che è già ai livelli di guardia”.
Una riflessione a parte, poi, la riservano all’emergenza.
“La Regione sembra intenzionata a ridurre anche il personale e il servizio di guardia medica rendendo attivi i Punti di primo intervento solo 12 ore su 24, con la sola presenza dei medici del 118. Queste proposte vanno rigettate nell’ottica di una completa revisione della impostazione adottata dall’assessore Mezzolani e dal dirigente Ciccarelli. Riteniamo che non possa essere sacrificata la permanenza di strutture sanitarie efficienti sul territorio nell’ottica della salvaguardia dell’alleanza in Regione rispetto al ben più importante dovere di assicurare servizi essenziali e facilmente accessibili a tutti i cittadini in tutte le aree della regione stessa. La pur necessaria riduzione dei costi può essere ottenuta anche con indicazioni diverse, ma che comunque non privilegino alcune aree rispetto ad altre come invece i dati numerici concretamente dimostrano che ora stia avvenendo”.
Ospedali, “L’alleanza viene dopo la salute”
Pesaro – “Non è ammissibile che tra le varie province vi sia una evidente disparità nel numero dei posti letto. Ed è inconcepibile che l’intera area interna e montana della provincia di Pesaro e Urbino veda fortemente ridimensionati i servizi sanitari attraverso la prevista chiusura dei piccoli ospedali con la trasformazione in Case della salute”.
Lo sostengono il segretario provinciale Udc Alessandro Rosati e il presidente Marcello Mei, che sollecitano segreteria regionale, consiglieri regionali e assessori dell’Udc a impegnarsi “per modificare le indicazioni della Regione Marche in campo sanitario”, per non penalizzare così tanto la provincia di Pesaro e Urbino.
“Le strutture ospedaliere di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro – precisa l’Udc provinciale - hanno assicurato negli anni servizi di primaria importanza a popolazioni già fortemente penalizzate: non è possibile scendere sotto il limite dei servizi erogati ora, che è già ai livelli di guardia”.
Una riflessione a parte, poi, la riservano all’emergenza.
“La Regione sembra intenzionata a ridurre anche il personale e il servizio di guardia medica rendendo attivi i Punti di primo intervento solo 12 ore su 24, con la sola presenza dei medici del 118. Queste proposte vanno rigettate nell’ottica di una completa revisione della impostazione adottata dall’assessore Mezzolani e dal dirigente Ciccarelli. Riteniamo che non possa essere sacrificata la permanenza di strutture sanitarie efficienti sul territorio nell’ottica della salvaguardia dell’alleanza in Regione rispetto al ben più importante dovere di assicurare servizi essenziali e facilmente accessibili a tutti i cittadini in tutte le aree della regione stessa. La pur necessaria riduzione dei costi può essere ottenuta anche con indicazioni diverse, ma che comunque non privilegino alcune aree rispetto ad altre come invece i dati numerici concretamente dimostrano che ora stia avvenendo”.
Ospedali, la lotta continua
Ospedali, la lotta continua
Fossombrone – Proposta sanitaria bocciata e lotta che continua a oltranza. È la sintesi dell’incontro di Fossombrone di venerdì sera organizzato dal coordinamento La salute ci riguarda, che ha fatto il punto sulla proposta di Piano sanitario, anche in vista di lunedì, quando la giunta delle Marche “chiuderà la pratica”.Il parere è quello delle oltre 150 persone presenti nella sala di Sant'Agostino a Fossombrone, compresi molti sindaci, medici, amministratori e rappresentanti del Comitato per l'ospedale di Cagli e dei Comitati in rete per la difesa delle Valli del Metauro, Cesano e Candigliano.
"Con loro abbiamo ripercorso tutti i passaggi che fin dal Piano socio sanitario del 2011 hanno portato alla situazione attuale, emersa in tutta la sua durezza” spiega il coordinamento, aggiungendo che: “i piccoli ospedali diventeranno Case della Salute, cioè strutture destinate ai medici di famiglia e agli ambulatori specialistici (che per esempio a Fossombrone risultano ridotti e non potenziati), i Punti di primo intervento saranno affidati a medici dell'ambulanza, ai medici di famiglia e alla guardia medica e i 195 letti per le Cure intermedie saranno destinati a ricoveri extraospedalieri.
Un progetto incredibile che ha generato uno spirito fortemente unitario tra chi da molto tempo richiama l'attenzione sul pericolo di un progetto di sanità inaccettabile e coloro che invece hanno creduto alle tante promesse non mantenute”.
La volontà dei presenti, quindi, è di proseguire la lotta. Valutando una serie di proposte emerse dal dibattito, a partire da una manifestazione pubblica a Fossombrone sabato 1 giugno. Insieme a una informazione capillare su tutti i territori, la valutazione di tutte le possibili azioni legali (a cui verrà dedicata una assemblea a fine mese), attivazione di iniziative istituzionali dei sindaci a partire dalla richiesta del quadro economico che dovrebbe supportare ogni scelta, fino all'appello - già espresso dal Coordinamento - di emendare da ogni futura proposta qualsiasi riferimento a Case della Salute in sostituzione degli ospedali esistenti e alla proposta di dimissioni congiunte”.
Cagli, esplode la primavera sul Monte Petrano: magia di narcisi
www.ilrestodelcarlino.it
Il Petrano è raggiungibile sin dagli anni ’30 con una comoda strada provinciale che parte dal centro storico di Cagli ed in circa 10 chilometri, permette di arrivare in cima. Quest’anno dopo le continue piogge primaverili, c’è stata una vera esplosione di narcisi che durerà ancora per pochi giorni consentendo di poter assistere ad uno spettacolo naturale tra i più rari dell’Appennino.
Molte persone sono già salite in cima a questa montagna per ammirare la spontanea e bellissima fioritura di narcisi. Una meta primaverile che ogni anno richiama molti curiosi e senza ulteriori commenti vi proponiamo le immagini di questo raro spettacolo che solo al Petrano è possibile ammirare.
Cagli, esplode la primavera sul Monte Petrano: magia di narcisi
Cagli (Pesaro-Urbino), 19 maggio 2013 - Da qualche giorno in cima al Monte Petrano, è possibile ammirare la naturale fioritura di narcisi che rendono questo particolare pianoro interamente bianco e profumatissimo.Il Petrano è raggiungibile sin dagli anni ’30 con una comoda strada provinciale che parte dal centro storico di Cagli ed in circa 10 chilometri, permette di arrivare in cima. Quest’anno dopo le continue piogge primaverili, c’è stata una vera esplosione di narcisi che durerà ancora per pochi giorni consentendo di poter assistere ad uno spettacolo naturale tra i più rari dell’Appennino.
Molte persone sono già salite in cima a questa montagna per ammirare la spontanea e bellissima fioritura di narcisi. Una meta primaverile che ogni anno richiama molti curiosi e senza ulteriori commenti vi proponiamo le immagini di questo raro spettacolo che solo al Petrano è possibile ammirare.
venerdì 17 maggio 2013
Cagli, Spr+eco chiude la rassegna di teatro verde
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Cagli, Spr+eco chiude la rassegna di teatro verde
Cagli – È l’ultimo degli eco-spettacoli. Spr+eco sarà a Cagli sabato 18 maggio. Era partita da Cantiano, la rassegna che porta a teatro la sostenibilità ambientale.
E dopo quattro spettacoli in giro per la comunità montana del Catria e Nerone, È tempo di cambiare approda al teatro comunale di Cagli.
Nell’anno contro lo spreco, sul palco salgono Massimo Cirri e Andrea Segré, padre del Last Minute Market, spin-off accademico nato dall'università di Bologna che trasforma i beni invenduti e prossimi a scadenza in risorse da ridistribuire alle associazioni.
Cagli, Spr+eco chiude la rassegna di teatro verde
Cagli – È l’ultimo degli eco-spettacoli. Spr+eco sarà a Cagli sabato 18 maggio. Era partita da Cantiano, la rassegna che porta a teatro la sostenibilità ambientale.
E dopo quattro spettacoli in giro per la comunità montana del Catria e Nerone, È tempo di cambiare approda al teatro comunale di Cagli.
Nell’anno contro lo spreco, sul palco salgono Massimo Cirri e Andrea Segré, padre del Last Minute Market, spin-off accademico nato dall'università di Bologna che trasforma i beni invenduti e prossimi a scadenza in risorse da ridistribuire alle associazioni.
Sanità: i sindaci del territorio chiedono un chiarimento in Regione
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Sanità: i sindaci del territorio chiedono un chiarimento in Regione
Cagli - La Casa della Salute di Cagli è una casa a livello intensivo alto, medio o basso? La Lungodegenza è intesa come reparto ospedaliero con una dotazione organica dedicata e un primario oppure no? Se no, cosa è e come funziona? Il punto di primo intervento ha personale dipendente ospedaliero dedicato o viene gestito da altri servizi? Se non è gestito da personale dipendente come viene gestito (118 e/o continuità assistenziale?) L'accesso diretto nelle cure intermedie e nella lungodegenza è consentito anche dal Ppi e dal 118 oltre che dal medico di medicina generale? Quale percorso di potenziamento è previsto per l'assistenza domiciliare e territoriale oltre che le attività semi residenziali e residenziali?
Sono queste le richieste di chiarimento sottoposte, ieri pomeriggio, alla commissione Sanità, scaturite durante la conferenza dei sindaci indetta lo scorso 13 maggio, nella sede della Comunità montana dal presidente Massimo Ciabocchi, su proposta del Comitato per la difesa dell’ospedale e dei servizi socio sanitari del Catria e del Nerone.
Le istanze sono state presentate al presidente della Commissione Francesco Comi dal consigliere regionale Gino Traversini, presente all’incontro con Comitato, sindaci e territorio insieme al collega Gianfranco D’Anna.
Si sono ritrovati tutti allo stesso tavolo, lo scorso 13 maggio, per discutere alcuni punti rimasti ancora oscuri del Piano sanitario regionale approvato dalla giunta regionale il 6 maggio.
A lanciare un nuovo allarme, qualche giorno fa, era stato Marco Rosati, referente per le guardie mediche, che aveva prospettato il rischio, concreto e immediato, di un depotenziamento drastico del servizio di continuità assistenziale nel territorio.
"Ora copriamo i territori di Cagli, Cantiano e Acqualagna in due – ha spiegato Marco Rosati, invitato all’incontro - con un collega su Piobbico e Apecchio. Voci accreditate ci hanno riportato la volontà di allargare la competenza a Serra e Frontone, ma affidando a un solo medico la copertura del territorio. Con un risparmio esiguo a fronte del danno per i cittadini".
Così nella sala del consiglio della Comunità montana, su invito e proposta del Comitato per la difesa dell’ospedale, sono stati convocati i sindaci dei Comuni di Cagli, Cantiano, Apecchio, Piobbico, Acqualagna, Frontone e Serra Sant’Abbondio per confrontarsi su questo nuovo allarme. Dopo una lunga e partecipata discussione, diverse le richieste di chiarimento formulate, accompagnate da un rigetto della proposta di riduzione della continuità assistenziale “anche perché non è coerente con il nuova assetto ospedaliero nel momento in cui si viene a chiedere un aumento dei servizi svolti dalla continuità assistenziale all'interno della struttura”.
Sanità: i sindaci del territorio chiedono un chiarimento in Regione
Cagli - La Casa della Salute di Cagli è una casa a livello intensivo alto, medio o basso? La Lungodegenza è intesa come reparto ospedaliero con una dotazione organica dedicata e un primario oppure no? Se no, cosa è e come funziona? Il punto di primo intervento ha personale dipendente ospedaliero dedicato o viene gestito da altri servizi? Se non è gestito da personale dipendente come viene gestito (118 e/o continuità assistenziale?) L'accesso diretto nelle cure intermedie e nella lungodegenza è consentito anche dal Ppi e dal 118 oltre che dal medico di medicina generale? Quale percorso di potenziamento è previsto per l'assistenza domiciliare e territoriale oltre che le attività semi residenziali e residenziali?
Sono queste le richieste di chiarimento sottoposte, ieri pomeriggio, alla commissione Sanità, scaturite durante la conferenza dei sindaci indetta lo scorso 13 maggio, nella sede della Comunità montana dal presidente Massimo Ciabocchi, su proposta del Comitato per la difesa dell’ospedale e dei servizi socio sanitari del Catria e del Nerone.
Le istanze sono state presentate al presidente della Commissione Francesco Comi dal consigliere regionale Gino Traversini, presente all’incontro con Comitato, sindaci e territorio insieme al collega Gianfranco D’Anna.
Si sono ritrovati tutti allo stesso tavolo, lo scorso 13 maggio, per discutere alcuni punti rimasti ancora oscuri del Piano sanitario regionale approvato dalla giunta regionale il 6 maggio.
A lanciare un nuovo allarme, qualche giorno fa, era stato Marco Rosati, referente per le guardie mediche, che aveva prospettato il rischio, concreto e immediato, di un depotenziamento drastico del servizio di continuità assistenziale nel territorio.
"Ora copriamo i territori di Cagli, Cantiano e Acqualagna in due – ha spiegato Marco Rosati, invitato all’incontro - con un collega su Piobbico e Apecchio. Voci accreditate ci hanno riportato la volontà di allargare la competenza a Serra e Frontone, ma affidando a un solo medico la copertura del territorio. Con un risparmio esiguo a fronte del danno per i cittadini".
Così nella sala del consiglio della Comunità montana, su invito e proposta del Comitato per la difesa dell’ospedale, sono stati convocati i sindaci dei Comuni di Cagli, Cantiano, Apecchio, Piobbico, Acqualagna, Frontone e Serra Sant’Abbondio per confrontarsi su questo nuovo allarme. Dopo una lunga e partecipata discussione, diverse le richieste di chiarimento formulate, accompagnate da un rigetto della proposta di riduzione della continuità assistenziale “anche perché non è coerente con il nuova assetto ospedaliero nel momento in cui si viene a chiedere un aumento dei servizi svolti dalla continuità assistenziale all'interno della struttura”.
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